Covid Piemonte. 16 Ospedali diventano Covid Hospital
Ospedale CTO di Torino

In aumento i casi di pazienti ricoverati

Nelle ultime 24 ore la situazione pandemica del Piemonte si è ancora più aggravata. A fronte di 28 decessi di persone positive al test del Covid-19, i positivi sono saliti di 1887 unità rispetto a venerdì di cui 1199 (42%) sono asintomatici. I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 174 (+15 rispetto a venerdì), mentre quelli ricoverati non in terapia intensiva sono 2683 (+136 rispetto a ieri). Le persone in isolamento domiciliare sono 29.967. I tamponi diagnostici finora processati sono 1.029.059 (+15.575 rispetto a venerdì),di cui 565.672 risultati negativi.

Alla luce della necessità crescente di posti di ricovero e al fine di destinare ai pazienti Covid strutture ospedaliere dedicate, l’Unità di crisi della Regione Piemonte ha dato disposizione di convertire 16 presidi ospedalieri del territorio in Covid Hospital. A Torino l’Ospedale Martini (con chiusura del DEA) e parzialmente il CTO (conversione della Medicina del lavoro, parte della Rianimazione e dell’Ortopedia) mentre in provincia di Torino il San Luigi di Orbassano (con una conversione del 50% dei posti letto e Dea aperto) e gli ospedali di Venaria, Giaveno, Cuorgnè, Lanzo e Carmagnola.

Nel Cuneese gli ospedali di Saluzzo e Ceva, in provincia di Alessandria la Clinica Salus e l’ospedale di Tortona, in provincia di Asti l’ospedale di Nizza Monferrato, nel Novarese l’ospedale di Galliate, nel Vercellese quello di Borgosesia (con Punto di primo intervento - PPI - aperto h24) e nel VCO il presidio COQ di Omegna.

«È una scelta difficile, ma inevitabile, per riuscire a fronteggiare la necessità crescente di posti Covid e dare una risposta immediata che decongestioni i nostri pronto soccorso - spiega l’assessore regionale alla Sanità, Luigi Genesio Icardi -. La conversione di questi presidi ci consente di destinare ai pazienti Covid dei percorsi ospedalieri completamente dedicati e separati da quelli dei pazienti non Covid. Il sistema sanitario piemontese sta facendo lo sforzo massimo per potenziare il più possibile l’intera rete ospedaliera e territoriale, che l’evoluzione della pandemia sta mettendo a dura prova in tutto il nostro Paese».

Sono in corso trasferimenti di pazienti coliti dal virus, verso questi ospedali

 

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Articolo pubblicato il 01/11/2020