Biella – Il periodico trimestrale di ottobre della Rivista Biellese

La storia dell’uomo selvaggio, la stregoneria autrice di molte uccisioni, il meraviglioso territorio biellese raccontato con le cartoline, sono solo alcuni argomenti trattati nel quarto numero dell’anno 2020

Il periodico trimestrale della Rivista Biellese edita da DocBi – Centro Studi Biellesi con il numero di ottobre archivia il 2020, e conclude ventiquattro anni di pubblicazioni. La copertina accoglie il lettore con  la riproduzione di una delle prime e rare  cartoline a colori - viaggiata nel 1907, “ Biella-Saluti dalla Manchester d’Italia” - proveniente dalla collezione  di Enrico Sturari uno dei maggiori collezionisti cartofili del mondo. Marco Conti, tra mito, leggenda e tradizione narra la storia dell’Uomo Selvaggio. Donato D’Urso, racconta la storia di Bernardo Buscaglione, da questore e prefetto nativo di Graglia ( pochi chilometri da Biella) viaggiò per la penisola italiana  “Al servizio dell’Italia Unita”come fedele servitore del governo postunitario. Arianna Paschetto, con il servizio “Le rocce non perdono la bussola”, analizza degli studi eseguiti molti anni or sono che  hanno portato a ipotizzare alcuni modelli della formazione delle Alpi, le cui tracce possono essere individuate nelle litologie affioranti nel territorio del Biellese.

Massimiliano Franco,  nel suo intervento racconta del complotto e di un processo messo in atto per mandare al rogo nel 1471 la poveretta di Salussola Giovanna de Moduro, accusandola di essere stata l’autrice  di molti nefandi crimini di malocchi. La sentenza di condanna venne decisa e controfirmata da 33 uomini, i quali tutti attestarono che non hanno mai veduto o saputo o sentito dire che la predetta sia stata scema o demente o instabile nei sensi, nei detti, nei fatti.  La vicenda narrata offre lo spunto per una lettura antropologica della stregoneria che era molto in voga a quei tempi. Claudia Ghiraldello, porta alla luce le “Lettere inedite del medico Mongilardi”, due missive una del 1635 e  l’altra del 1642 che il medico Giovanni Battista Mongilardi le invia al principe Paolo Bresso Ferrero Fieschi, il contenuto delle lettere descrivevano le difficoltà pubbliche e private di quell’epoca dominata da violenze e incertezze. Giovanni Vachino, con la cartolina racconta il territorio biellese, che  attraverso questo documento postale nato nel 1869, si suppone che ne siano state spedite oltre 140 miliardi, bisogna tenere in considerazione che tra l’Ottocento e il Novecento la cartolina rappresentava il più efficace, rapido ed economico mezzo di comunicazione e di diffusione delle immagini l’equivalente attuale WhatesApp.

Pier Mario Mello Teggia, descrive la figura di don Pietro Serra che nel 1876 era parroco a Veglio e descrisse in un volume lo stato della popolazione della sua comunità, registrando con meticolosità la situazione dei suoi 1174 abitanti. L’analisi di questo volume, redatto dal sacerdote, ci permette di delineare aspetti caratteristici di questo paese montano in provincia di Biella. Claudio Oddone, con “Mille pagine di anagrammi” ci parla della diffusione dei giochi enigmistici. Dal  racconto parrebbe che gli italiani e i  Biellesi siano un popolo di enigmisti di lunga data. Marcello Vaudano, recensisce il nuovo libro di stampa  “Le tante corone della Madonna Nera”scritto da Don Angelo Stefano Bessone e  Gianni De Stefanis, edito dall’Arte della Stampa di Gaglianico.  

Mina Novello,  ci erudisce sul prezioso  alimento “il sale, chiamato anche oro bianco”, che nell’antichità era un bene raro e di lusso. Il sale,  veniva impiegato in cucina per la conservazione dei cibi, oggi si consiglia un consumo moderato. Il sale in tempi passati  era spesso contrabbandato per evitare le onerose gabelle. Infine, Rocco Casella attraverso i grafici ricostruisce l’evoluzione demografica della provincia e della Città di Biella dal 2005 al 2019. Come sempre la rivista Biellese offre al lettore  interessanti servizi che ricoprono non soltanto il territorio Biellese ma gli argomenti trattati molte volte sono sia a carattere nazionale  che internazionale. L’abbonamento annuale alla rivista, composta da quattro numeri, uno ogni trimestre, ha un costo annuale di Euro 20.00.

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Articolo pubblicato il 03/11/2020