Parigi: Bataclan, cinque anni dopo

L’anniversario testimoniato da Christophe Archambault

Uniti contro l'orrore. La Francia ha commemorato ieri, il quinto anniversario degli attentati del 13 novembre 2015 che causarono 130 morti tra lo Stade de France, i locali del centro di Parigi e il Bataclan. Intanto i ministri dell'Interno dei 27 Paesi dell'Unione Europea - in videoconferenza - hanno chiesto di "rafforzare" la sicurezza dello spazio Schengen e delle frontiere esterne dell'Ue.

"Fluctuat nec mergitur", 'È sbattuta dalle onde ma non affonda', ha scritto il premier Jean Castex, riprendendo in un tweet lo storico motto latino di Parigi, che in questi ultimi anni è stato utilizzato in numerose occasioni in risposta al terrore.

Nel mare di tweet pubblicati da venerdì mattina in omaggio alle vittime, anche quello della sindaca, Anne Hidalgo. "13 novembre 2015-13 novembre 2020. Oggi, cinque anni dopo, Parigi ricorda". La prima cittadina ha ricordato inoltre  che alle 20 di ieri sera la Tour Eiffel avrebbe spento le luci, per poi scintillare a tutte le ore in ricordo delle persone uccise. Sulla Dama di Ferro verrà inoltre apposto un messaggio in omaggio a tutte le vittime del terrorismo, che è recentemente tornato a colpire l'Europa, con gli attacchi in Francia e a Vienna.

I ministri dell'Interno dei 27 Paesi dell'Unione Europea hanno chiesto di "rafforzare" la sicurezza dello spazio Schengen di libera circolazione e delle frontiere esterne dell'UE. La dichiarazione congiunta è stata adottata venerdì e fa seguito agli attentati di matrice islamista in Francia e in Austria.

I 27 hanno inoltre espresso la loro determinazione a concludere "entro la fine dell'anno" i negoziati in corso per varare una legge UE che permetta di eliminare la propaganda  terroristica online entro un'ora dalla pubblicazione.

Cinque anni dopo gli attentati jihadisti del 13 novembre 2015, i ministri hanno reso omaggio alle 130 persone uccise a Parigi e a Saint-Denis e hanno condannato "con la massima fermezza", in particolare, i recenti attentati in Francia e in Austria, che hanno portato ad arresti anche in Svizzera.

E proprio la Svizzera si è detta interessata a partecipare alle discussioni dell'Unione Europea su un approccio globale alla lotta contro il terrorismo, poiché è determinante ricevere e scambiare tempestivamente informazioni corrette e complete.


(da RSI)

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Articolo pubblicato il 14/11/2020