Lettera aperta al Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte

Giuliana Tofani Rossi si rivolge, in maniera piuttosto critica, direttamente al Premier

Presidente Giuseppe Conte,

oggi,  giornata internazionale per l'eliminazione della violenza,  vorrei che fosse eliminata  la violenza da Lei perpetrata nei confronti della COSTITUZIONE.

Roberto Benigni, grande regista e attore toscano di Arezzo, ha detto che la nostra Costituzione è la più bella del mondo. Si la Costituzione italiana  è bellissima, come è  bellissima l’Italia che si protende nel Mar Mediterraneo con la sua particolare e caratteristica forma a stivale. Prof.  Giuseppe Conte, Lei,  che  è  il 29 esimo Presidente del Consiglio della Repubblica italiana, si  è autodefinito  "l’avvocato del popolo" e "il capo del governo del cambiamento".

Ai sensi dell’art. 21 della Costituzione,  mi consenta di dire che non mi sembra che Lei sia l'avvocato del popolo. Anzi,   come avvocato,   è di molto   inferiore all’azzeccagarbugli di Alessandro Manzoni. Costui ebbe almeno l’onestà di far restituire a Renzo i quattro capponi ricevuti in dono. Invece ritengo che, sicuramente, Lei sia capo del governo del cambiamento, ma cambiamento in peggio. Anzi, a mio modesto avviso,  Lei è il   peggiore dei Presidenti del Consiglio della Repubblica italiana.  

 

Il mitico Re Mida  riusciva a trasformare in oro tutto ciò che toccava. Lei, invece, infanga tutto ciò che tocca, con particolare riferimento  alla COSTITUZIONE, che per me è sacra. Come può un professore di diritto privato all’Università di Firenze, e docente della LUISS (Libera Università Internazionale degli Studi Sociali Guido Carli), non sapere che il potere legislativo spetta al Parlamento e non al Governo?  

 

Il popolo italiano, che non è ignorante,  ha capito  che Lei ha violato la Costituzione. Il popolo italiano sa, ad es. che l'art.13 stabilisce che la LIBERTA' PERSONALE E' INVIOLABILE. Il popolo che conosce la Costituzione, sa che "non è ammessa forma alcuna di detenzione, di ispezione o perquisizione personale, né qualsiasi altra restrizione della libertà personale se non per atto motivato dall'Autorità giudiziaria e nei soli e casi e modi previsti dalla legge."

 

Il popolo italiano sa che l'art.32 stabilisce che" Nessuno può essere obbligato  a un determinato trattamento sanitario se non per disposizioni di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana."

Presidente Conte, Lei,  come un novello Napoleone,  si è autoincoronato da solo, da solo si è attribuito poteri straordinari  previsti per  il Governo  quando le Camere hanno deliberato lo stato di  GUERRA. Mi auguro che il popolo, che è sovrano,  dichiari “lo stato di guerra” a Lei e al Suo governo.

 

Giuliana Tofani Rossi

Sanremo (IM)

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Articolo pubblicato il 25/11/2020