Torino - Si faccia il possibile per difendere Pininfarina Engineering

L'Analisi di Gigi Cabrino

Il settore dell’automotive ha caratterizzato lo sviluppo di Torino e del Piemonte intero nel corso del XX secolo e la pur necessaria ricerca di nuovi settori di sviluppo del territorio non può permettere a Torino e al Piemonte di prescindere dall’industria automobilistica.

La crisi economica derivante dalla pandemia da coronavirus è la più grande sfida che ci troviamo ad affrontare dal dopoguerra e come ogni altro settore della produzione industriale l’automotive sta attraversando un momento estremamente delicato.

Pininfarina engineering , a seguito della perdita di alcune commesse ha annunciato la chiusura ed il licenziamento di oltre 130 dipendenti notevolmente qualificati dietro ai quali, è bene ricordarlo, ci sono altrettante famiglie.

Le proposte avanzate dalla proprietà indiana, che peraltro si è rifiutata di chiedere il ricorso agli ammortizzatori sociali, sono insufficienti; a quanto si apprende è stata avanzata la proposta,  verbale e non scritta, della riassunzione con nuovo contratto di soli 60 dipendenti ed un contributo di 6mila euro per accettare il licenziamento.

"Come Movimento Progetto Piemonte - afferma il Presidente - auspichiamo che le Istituzioni del Territorio, Comune, Città Metropolitana e Regione, convochino le parti e le associazioni di categoria per trovare una soluzione diversa dalla chiusura di un’importante presidio dell’automotive piemontese e per difendere un settore industriale già notevolmente depotenziato negli ultimi anni".

Gigi Cabrino

 

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Articolo pubblicato il 28/11/2020