
L'Analisi di Marco Rabellino
Dopo la grande partita di Barcellona la Juve si prepara ad affrontare una squadra sulla carta debole.
I Bianconeri partono forte con Mckennie da calcio d’angolo non trova la porta per poco e successivamente con un tiro da fuori di Betancur fuori bersaglio.
Primo tempo che si chiude con Dybala che tenta di sorprendere Perin con uno dei suoi tiri a giro.
La seconda frazione si accende al 57’ quando dybala servito da Mckennie entra in area, si porta palla sul mancino e scarica in porta superando Perin.
Al 61’ però il Genoa trova il pareggio con Sturaro. Pellegrini effettua un cross morbido che scavalca tutti e trova l’inserimento laterale dell’ex bianconero che insacca alle spalle di Szcesny.
Al 78’ Rovella stende Cuadrado in area. L’arbitro concede il penalty che CR7 trasforma facilmente.
Al minuto 89 retropassaggio scellerato verso il centro dell’area piccola rossoblu, Morata si avventa sulla palla e viene travolto dall’uscita di Perin. Giallo per il portiere e rigore che ancora Cr7 trasforma.
Con i tre punti di stasera i bianconeri continuano la rincorsa alla capolista vincendo 3-1 sul Genoa.
Szczesny para tutto ma guarda il pallone di Sturaro entrare in rete.
Cuadrado decide la partita conquistando il rigore che CR7 segna. Percorre la fascia mille volte e sente la stanchezza nel finale.
De Ligt e’ un muro. Con lui in campo la Juve subisce molto meno.
Bonucci con De Ligt al fianco sembra più sicuro e può spingersi anche in avanti lasciando l’olandesino in fase arretrata.
Alex Sandro non è ancora al top anche se col Barcellona ha ben figurato.
Rabiot gioca male e viene sostituito da Morata che si procura il rigore finale che chiude la partita.
Molto bene Betancur che governa bene davanti la difesa. Copre e imposta bene. Rispetto ad altre partite è cresciuto.
Bene anche Chiesa che non esagera ma resta nel suo compito.
Mckennie eccellente. È il migliore dei bianconeri. Crea occasioni e offre a Dybala il pallone del vantaggio.
Dybala non esiste fino alla ghiotta occasione che non sbaglia. Da li si riprende e gioca bene fino al cambio con Kulusevski.
Ronaldo non brilla ma segna i due rigori concessi raggiungendo Ibrahimovic.
Una partita non brillantissima per larghi tratti poi nel finale la Juve si scuote e convince. Che sia l’inizio, dopo Barcellona, di una nuova Juve, più grintosa e convincente.
(immagine Juventus.com)
Marco Rabellino
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Articolo pubblicato il 14/12/2020