L’Italia sta andando a Ramengo? Ma Ramengo dov’è?

Curiosità nascoste dentro a modi di dire nati nei meandri della storia

Tra tanti modi di dire che si adoperano con ordinaria quotidianità ve ne sono alcuni che solleticano la curiosità intorno alle loro origini. “Andare a ramengo” è certamente uno di questi, oggi quanto mai applicabile per molte contrade della Penisola, intristite da una sequenza di attività lavorative piegate dalle restrizioni anti Covid-19. Ma Ramengo dove o cos’è?

Ramengo è certamente storpiato dal latino: “ramingun”, in italiano: ramingo, errante, vagabondo. Il modo di dire, nel suo insieme, equivale ad andare in rovina, in fallimento, in malora e ha origini piemontesi molto antiche.

La frase è di origini Astigiane e risale all’Alto Medioevo, quando la città era sede del ducato longobardo. In quell’epoca, infatti, e anche in tempi successivi,  fino a quando Asti fu integrata al Ducato di Savoia, i condannati per reati relativi al patrimonio, soprattutto i responsabili di fallimenti, venivano confinati nel comune più marginale del ducato, che era Aramengo.

Oggi Aramengo è un piccolo comune situato in una ridente zona collinare della provincia di Asti, appena al confine con quella di Torino, facilmente raggiungibile dalla strada statale che va da Asti a Chivasso; non è più luogo di confino per mascalzoni e per falliti, anzi è conosciuto a livello internazionale per un importante laboratorio di restauro di antichissimi reperti e opere d’arte che fa scuola e rinomanza.

È ipotesi molto condivisa quindi, che Aramengo debba preso il suo nome al ruolo che gli fu attribuito, trasformando “ad ramingum” in A-ramengo, rappresentando così la destinazione che toccava ai falliti, esiliati dalla città.

L’andare a-ramengo, dapprima espressione del gergo popolare piemontese, con cui si interpretava la sventura economica di agricoltori e di mercanti, si diffuse rapidamente nelle regioni limitrofe e con l’unità d’Italia, divenne lessico  in uso nell’intera Penisola, fino ai giorni nostri. Giorni in cui, molto sta andando anche a Rotoli, altro motto dal medesimo significato e che solleva lo stesso dubbio, Rotoli…chissà dov’è?

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Articolo pubblicato il 21/12/2020