Siena – Grandi opere in mostra della collezione Johannesburg Art Gallery

Grandi interpreti dell’arte dalla metà del XIX secolo fino al secondo Novecento

Doveva essere l’esposizione più significativa per la città di Siena quella che si è aperta dal  24 luglio  fino al 10 gennaio 2021( interrotta per le vicende sanitarie del Covid-19, si spera in una proroga, consultare i siti museali) negli  ambienti del Museo Santa Maria della Scala di Siena ,”Il sogno di Lady Florece Philips- La collezione della Johannesburg Art Gallery”, curata da Simona Bartolena, di Opera – Civita,  promossa dal Comune di Siena. Catalogo della mostra SKira (Foto copertina). Una selezione di oltre sessanta opere, tra oli, acquerelli e grafiche, che ripercorrono oltre un secolo di storia dell’arte internazionale,  che va dalla metà del XIX secolo fino al secondo Novecento.

La protagonista della mostra, se vogliamo in primis è proprio lei Lady Florence Phillips, la fondatrice del museo, figura straordinaria che ha tutto una sua storia, che brevemente cercheremo di ripercorrerla. Lady Phillips nasce il 14 giugno 1863 a Cape Town. Nel 1885 Florence,  sposa Lionel Phllips figlio di mercanti della lower middie - class londinese, e con lui si trasferiscono  a Johannesburg.

Nel 1892 Lionel (il marito) viene eletto presidente della Chamber of Mines, acquisendo sempre più potere e perseguendo interessi politici che sfoceranno nel coinvolgimento personale nel “Jameson Raid”, il fallimentare tentativo britannico di sovvertire il governo sudafricano, allora ancora in mano ai boeri. Consegnatosi alla giustizia per chiedere la grazia, Phillips viene condannato a morte, dopo sei mesi di prigionia viene liberato e costretto all’esilio in Inghilterra. Florence, che fino al triste episodio aveva viaggiato molto, torna in quell’occasione accanto al marito e lo segue a Londra.

In questo periodo Florence si appassiona all’arte, convincendosi che l’arte possa essere strumento di aiuto sociale, in particolare per le fasce più deboli. Tornata a Johannesburg nel 1906 guidata da uno straordinario filantropismo, Lady Phillips vuole realizzare qualcosa d’importante per il Sud Africa, immaginando una galleria d’arte pubblica a livello internazionale, con sede a Johannesburg. Lady Phillips  colleziona manufatti africani, va oltre alla creazione del museo, puntando alla divulgazione e protezione dei nativi. Florence si spegnerà nella tenuta di famiglia nel West Somerset il 23 agosto del 1940. Questa donna straordinaria rivive in splendidi dipinti, tra cui uno di questi è la splendida tela di Antonio Mancini che ritrae Florence all’età di 46 anni.

Dopo un’introduzione doverosa alla figura di Lady Phillips, il percorso esponenziale si avvia, con la sezione dedicata all’Ottocento inglese, con opere del grande protagonista del romanticismo britannico William Turner, dei Preraffaelliti, Dante Gabriele Rossetti e John Everett Millais e di Sir Lawrence Alma - Tadema. Un nucleo di opere francesi della seconda metà Ottocento si susseguono subito dopo quelle inglesi, in esposizione vi sono opere come le vedute delle falesie normanne di Éntretat di Gustave Coubert e opere di François Millet e Henri - Joseph Harpignie.

Si prosegue poi  con la straordinaria novità del linguaggio impressionista. Nella mostra viene riservata uno spazio dedicato al pointillisme grazie alla presenza di due capolavori di Paul Signac, un paesaggio di Lucien Pissarro e un importante lavoro di Henri Le Sidaner. Il passaggio al XX secolo viene sancito da disegni di due grandi scultori Auguste Rodin e Aristide Maillol.

Si contemplano poi opere di André Derain, altre dell’avanguardista di Ossip Zadkine, l’inconfondibile eleganza di Amedeo Modigliani e dello sguardo di Henri Matisse. Quattro grafiche e una significativa Testa di Arlecchino a pastello raccontano la ricerca di Pablo Picasso.

La collezione storica dedicata al secondo Novecento è testimoniata da un tormentato ritratto maschile di Francis Bacon, un intenso carboncino di Henry Moore, e due capolavori pop di Roy Lichtenstein e Andy Warhol.

L’ultima sezione della mostra è dedicata all’arte africana e si chiude con tre splendide opere di William kentrige, il più noto rappresentante dell’arte africana nel mondo contemporaneo.

Descrizione immagini

Foto copertina catalogo della mostra

Foto 1 Boudin Louis Eugène”Il porto di Trouville” 1898 olio su tela 45,1x63,7 cm ©Johannesburg Art Gallery

Foto 2 Alfred Sisley “Sulle rive del fiume a Veneux”, 1881 ..olio su tela cm.59x79 cm. ©Johannesburg Art Gallery

Foto 3   Paul Cézanne”I Bagnanti” 1898 litografia a colori 42,5x64,5 cm © Johannesburg Art Gallery

Foto 4 Andy Warhol “Joseph Beuys” serigrafia 103,8x76, cm ©Johannesburg Art Gallery

Informazioni: Complesso Museale Santa Maria della Scala-  Siena  tel. +39 0577.286300 www.santamariadellascala.com

 

  

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Articolo pubblicato il 24/12/2020