Giampiero Leo ci invita ad incontrarlo on line il 1 Gennaio nella giornata dedicata alla pace

Intervista ad un costruttore di pace

Incontro Giampiero Leo, Presidente dell'associazione per il Tibet e i diritti umani, e già assessore alla Cultura della Regione Piemonte, nominato da poco accademico d’onore dell’Albertina.

A lui chiedo quali sono le iniziative per il prossimo futuro, in questo periodo tormentato dalla pandemia da cui tutti, in particolar modo per quel che riguarda la Cultura in genere,  siamo stati penalizzati.

"Abbiamo promosso diverse iniziative, raccolte di firme e partecipato a vari flash mobes, organizzati dai Radicali italiani, dall’Associazione Adelaide Aglietta, da Amnesty Internazional e dal Comitato contro l’atomica, le guerre e i terrorismi. Ci si è mossi dunque su varie emergenze e situazioni scottanti. Dalla mobilitazione a favore del ricercatore iraniano Ahmadreza Djalal. Il dr. Djalali – in possesso anche della cittadinanza svedese – lavorava ormai da molti anni in occidente (è stato anche a lungo collaboratore correttissimo e molto apprezzato presso l’università del Piemonte Orientale)".

"Attirato in Iran con l’inganno, è stato sequestrato dalla polizia politica e successivamente condannato a morte con un processo farsa. Riteniamo, quindi, indispensabile non abbassare mai l’attenzione sul suo caso, perché è una questione di vita o di morte. Per il povero Giulio Regeni, purtroppo, non si tratta più di salvargli la vita, ma di ottenere finalmente una vera giustizia, obbligando a far luce non solo sulle responsabilità e coperture dei “Servizi” che si sono resi colpevoli della sua morte, ma anche di chi li ha coperti e di chi e perché –  per esempio nell’Università Britannica di Cambridge – ha spinto Giulio Regeni in una situazione ambigua e rischiosissima. Per queste ragioni sabato 19 dicembre abbiamo realizzato un presidio sotto il Comune di Torino.

"E' stato stilato da me e dai miei collaboratori  un documento sulla politica intitolato: “La Città ideale – l’appello del Coordinamento interconfessionale del Piemonte alla politica”. Questo nostro lavoro ha riscontrato – possiamo affermarlo con legittimo orgoglio! – una grande attenzione sia da parte degli organi di informazione, che da importanti personalità e autorità religiose, politiche e culturali. In qualche modo collegata all’impegno per il dialogo interconfessionale, mi è giunta la nomina a membro del Comitato scientifico del Centro Interdipartimentale di Scienze Religiose “Erik Peterson”, dell’università di Torino. Inutile sottolineare l’onore e l’impegno derivante dal far parte di una Istituzione così prestigiosa".

"Ci tengo a precisare, fra il serio e il faceto, a chi pensa che ogni “politico” sia “bulimico” di incarichi e prebende, che anche questa nomina è a titolo assolutamente gratuito, e che contemporaneamente ne ho rifiutate altre, anche esse interessanti e prestigiose, perché sono consapevole dei miei tanti e grandi limiti, fra i quali quello di non riuscire a seguire con la serietà necessaria più di un tot di cose. Per cui mi scuso quando non me la sento di prendere impegni che ho timore di non poter onorare come meriterebbero".

"Proprio a proposito del succitato autorevolissimo Centro di Scienze religiose, Vi segnalo che dal 7 gennaio al 20 febbraio 2021, sarà possibile iscriversi al Master, dell’università di Torino in “Scienze Religiose e Mediazione Interculturale” (SRIM). Le competenze che potrà fornire il succitato Master, peraltro organizzato in maniera eccelsa, oltre a essere di altissimo livello culturale, saranno sempre più necessarie nella nostra società, ormai definitivamente avviata ad essere multiculturale e multiconfessionale. In allegato troverete un comunicato stampa chiaro ed esaustivo a fornire le risposte a tutte le domande che le persone interessate potrebbero porsi".

A quale progetto sta lavorando attualmente?

"E' un progetto a cui attribuisco una grande importanza. Grazie alla generosità di varie amiche e amici del nostro Coordinamento, stiamo cercando di organizzare anche quest’anno la celebrazione della “Giornata mondiale della pace” che cade, come sempre il 1° gennaio. Stiamo quindi verificando le modalità per un collegamento in video conferenza, tra le ore 18.00 e le ore 20.00 ovviamente del 1° gennaio. Data la ben nota e difficilissima realtà che stiamo vivendo, vogliamo che la nostra “manifestazione” sia significativa e bella come gli anni scorsi, e soprattutto portatrice di speranza".

"Augurandomi  che questo nostro tentativo abbia successo e visto che sarà probabilmente impossibile farlo in altro modo, invitiamo chi fosse interessato a collegarsi, ecco  i link necessarii per seguire la manifestazione:

per la diretta Facebook:

https://facebook.com/events/s/concerto-interreligioso-di-cap/693201661342102/?ti=wa

da computer e cellulari

per la diretta su yuotube (solo da computer e NON da cellulare)

https://youtu.be/SQXX21EuGiE

Colgo l'occasione per inviare a tutti l'augurio di un sereno e costruttivo 2021".

 

foto dal profilo fb : https://www.facebook.com/photo?fbid=10201541702693108&set=a.1374023359302

 

 

 

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Articolo pubblicato il 27/12/2020