E questo sarebbe il nuovo corso della politica?

L'Opinione di Luigi Cabrino

Abbiamo tutti ancora in mente gli slogan del Movimento 5 Stelle rampante, quelli che sarebbero entrati in Parlamento per aprirlo come una scatola di sardine, quelli che avrebbero servito solo nell’esclusivo interesse degli italiani, quelli che non volevano essere chiamati “onorevole” ma “cittadino”, quasi che fossimo tornati alla Rivoluzione francese.

Bei ricordi, che fanno sorridere chi non li ha votati e che faranno incavolare un bel po’ quelli che hanno riposto la loro fiducia in questa banda di incapaci.

Ormai il Parlamento vorrebbero sigillarlo, altro che aprirlo come una scatola di sardine, tanta è la loro paura di non poterci rientrare una volta usciti.

E’ inutile ricordare le parole di fuoco di Grillo di qualche anno fa contro il “professionista della politica” Mastella, mentre oggi trattano, nemmeno sotto traccia, con i parlamentari che fanno riferimento al Clemente nazionale che pur facendo il sindaco di Benevento è talmente inserito nei meccanismi romani da coordinare le scialuppe di salvataggio per Conte che si vedrebbe mancare il sostegno dei parlamentari di Italia Viva.

E sorvoliamo sulla disinvoltura di Conte, questo professore universitario definito “nuovo” nello scenario politico; da navigato politico tratta l’appoggio di parlamentari con la scaltrezza di uno Scilipoti.

Interessanti i retroscena svelati dalla stampa sulle trattative di queste ore;  "Ti piacerebbe continuare a fare la senatrice? E se ti diamo il ministero della Famiglia? Tuo figlio si è appena laureato in ingegneria, giusto?" , sono alcuni dei sussurri riportati da Il Giornale e da altri quotidiani.

Qui da un lato c’è la paura folle dei 5 stelle di dover tornare a cercarsi un lavoro se finisse anzitempo questa legislatura e l’ambizione di Conte che se riesce ad arrivare alle prossime elezioni da Presidente del Consiglio potrà provare l’avventura di un suo partito personale come fatto a suo tempo da Dini e da Monti; oltre al PD che rischia , in caso di voto anticipato, di perdere il Governo, malgrado la proverbiale abilità della sinistra di governare pur perdendo le elezioni.

Solo che a leggere le motivazioni ufficiali per cui non si dovrebbe nemmeno pensare al voto e che definiscono Renzi uno sciagurato che apre una crisi in un periodo tanto delicato, si penserebbe che sia importante portare a termine le trattative per il Recovery fund per accompagnare l’Italia fuori dalla crisi sanitaria e sociale.

No, niente di tutto questo, si sta mercanteggiando apertamente, senza nemmeno lo scrupolo di essere un po’ riservati, pur di restare nella cabina di comando, mi escono tot senatori e ne recupero altrettanti per mantenere i numeri; questo il ragionamento, niente di più e niente di meno, altro che “bene superiore del Paese” o “responsabilità”.

Questa legislatura è nata per portare una ventata di novità nello scenario politico e poco dopo il giro di boa la maggioranza rischia di stare in piedi grazie a Mastella, che comunque rispetto ai nani politici attuali è un gigante, ma per favore non parliamo più di nuovo corso della politica.

 

Luigi Cabrino

 

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Articolo pubblicato il 19/01/2021