Rimella (Vercelli) - La riscoperta dell’arte di Cornelia Ferraris

Un libro del Centro Studi Walser sulla pittura di un artista che ebbe come formazione il grande pittore della montagna: Cesare Maggi

Il libro  delle  Edizioni Centro Studi Walser di Rimella ,”Cornelia Ferraris (1909-1983). La vita e le opere di un’artista senza confini a Rimella e nel mondo”,curato da Ornella Maglione ( Industria Grafica, Borgosesia), ripercorre le vicende artistiche di una donna:”indipendente, avventurosa,   sensibile, capace di esprimere su carta, tela, legno, e anche cartapesta  e terracotta, sentimenti, passioni, ansie, rassegnazione – come scrive nel saluto Pier Giorgio Vasinadolore, fatica, nei personaggi in giro per il mondo ….”.

Un libro che  ti accompagna  passo dopo passo alla scoperta della vita  e della carriera artistica di Cornelia Ferraris  nata a Cameriano , comune di Casalino in provincia di Novara e che negli anni Quaranta e Cinquanta   del secolo scorso si ritira con la mamma Teresina nella ridente località della Valsesia: Rimella dove gli abitanti,  l’hanno subito accolta con affetto, e ancora tutt’oggi la ricordano,  cercando di conservare,  studiare promuovere l’immenso  patrimonio artistico che ha lasciato.  

Lo sguardo intenso e profondo di Cornelia riportato nell’esauriente volume curato dall’architetto Ornella Maglione, “  I tempi lunghi sono quelli di una ricerca iniziata senza riferimenti  certi e con un passaparola improvvisato, su un territorio che è andato dilatandosi, non privo però di conoscenze  utili e simpatiche”.

Il libro dopo i  saluti istituzionali e la prefazione, inizia a tracciare il profilo di questa donna, Cornelia Ferraris dalle sue origini, come abbiamo detto precedentemente, nata a  Cameriano nel 1909, in provincia di Novara, e in questi luoghi trascorse l’infanzia e la gioventù. Nel lasso di tempo la famiglia Ferraris acquista una casa a Rimella in frazione Sella , dove trascorreranno  i periodi di vacanza ( Cornelia e la sua  mamma Teresina  vivranno da  sfollate negli anni della seconda guerra mondiale  1944-1945  da Torino.

Nella città subalpina si erano trasferite nel  1933 dopo la scomparsa del papà avvenuta nel 1927). Fu a Biella che Cornelia ebbe la prima formazione artistica dalle maestre di disegno,  e inizia a  frequentare lo studio di Gino Piccioni. Grazie alla sua sensibilità e la suprema dote artistica, Cornelia  riuscì a superare l’esame all’Accademia Albertina di Torino dove si diplomò nel 1937, con gli insegnanti: Giacomo Grosso e Cesare Ferro, ma i suoi maestri di formazione furono Cesare Maggi  e Marcello Boglione che l’avviò all’arte calcografica.

Arriviamo agli anni che la Ferraris trascorse a Rimella,  dove produsse una innumerevole quantità di opere incisioni, pastelli e oli (molti riportati nel libro e provenienti da collezioni private) -  scriverà  la Cornelia, “ il tutto proveniva dall’ ispirazione dei paesaggi, ma soprattutto le persone in particolare , gli anziani , le giovani donne e i bambini”.  

Negli  anni Cinquanta , mancata la mamma, Cornelia rimase sola e libera di disporre della propria vita e inizia a viaggiare, prima a Parigi, poi in Europa: Bosnia, Macedonia, Montenegro, Russia, Africa,  Asia. L’artista rimarrà affascinata dalla gente dalla cultura  che diventeranno  anche qui forti fonti di ispirazioni d’arte.

Nell’ultima parte del volume viene  riportata  la trascrizione integrale delle memorie «la mia Rimella», curata da Paola Borla, un testo che descrive nei minimi particolari la vita, che trascorreva in questi posti dove tutti si conoscevano, si aiutavano, condividevano gioia allegria tristezza dolore. Ogni capitolo - la Ornella Maglione - ricostruisce la vicenda biografica e di tutto il percorso artistico di Cornelia Ferraris fino ad arrivare al regesto delle mostre e delle esposizioni che l’artista ha partecipato.

Una pubblicazione, dove pagina dopo pagina, ti  fa scoprire o riscoprire  la produzione artistica di Cornelia Ferraris che ha avuto come Maestro di formazione il grande pittore della montagna, Cesare Maggi, ma ti sa trasmettere  anche  emozioni di quel tempo passato dal sapore antico ma carico di umanità.

Il Centro Studi Walser è molto attivo da oltre trent’anni pubblica periodicamente un interessante rivista”Remmalju”. Nell’ultimo numero  dell’anno appena trascorso vi è un ricordo di Dino Vasina  e di quanti hanno dato vita al Centro Studi, inoltre vi sono approfonditi  servizi sulla figura di  quesito grande personaggio: Cornelia Ferraris.

Per richieste informazioni :www.centrostudiwalserrimella.it

Descrizione immagini

Foto copertina libro

Foto 1 Cornelia Ferraris  Biella – Piazzo via principale olio su tela, collezione privata

Foto 2 Cornelia Ferraris Biella Piazza Curiel olio su tavola (collezione privata)

Foto 3  Cornelia Ferraris “Clown con l’ombrello” incisione collezione privata

Foto 4  Cornelia Ferrais “Attori squattrinati a Parigi” incisione collezione privata

Foto 5 Cornelia Ferraris “Le Christ bafouè (Cristo schernito), incisione, collezione privata. E una delle pochissime opere a carattere religioso eseguite dall’artista

Foto  6 Cornelia Ferraris sul cammello  durante uno dei suoi numerosi viaggi

Foto  7 Cornelia Ferraris Novizio birmano, incisione, collezione privata

Foto  8 Cornelia Ferraris “Ragazza pensierosa”, olio su tavola collezione privata

Foto  9 Cornelia Ferraris “Donna di Rimella che lavora ai ferri”, olio su tela (juta), collezione privata

Le immagini 3-4-5-6-7-8-9- sono tratte dal volume:“Cornelia Ferraris (1909-1983). La vita e le opere di un’artista senza confini a Rimella e nel mondo”,  cura di Ornella Maglione, pp.176 ill. col. b/n  Borgosesia Industria Grafica  2019, €30.00

    

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Articolo pubblicato il 25/01/2021