Magistratura e Sinistra all'Hotel Champagne

L'Opinione di Luigi Cabrino

Luca Palamara non ci sta ad essere l’unico a pagare per lo scandalo delle nomine in magistratura pianificate dal sistema delle correnti ed ha iniziato a vuotare il sacco; in un lungo libro-intervista ripercorre, gli incontri, le cene e le trattative per sistemare processi, nomine ed altro, tutto gestito da un sistema di correnti legate per lo più alla Sinistra politica che ben poco ha a che fare con l’autonomia e l’indipendenza che la magistratura dovrebbe avere in base al dettato costituzionale.

Tra le tante che stanno emergendo in questi giorni c’è la notte all’Hotel Champagne di Roma a maggio 2019.

Tema della serata è la nomina del nuovo Procuratore Generale di Roma, visto che Pignatone ha lasciato dopo sette anni per raggiunti limiti di età; tra i partecipanti risultano Palamara, Cosimo Ferri - parlamentare PD ( oggi in Italia Viva) ma soprattutto storico leader di una delle correnti della magistratura - e Luca Lotti , parlamentare PD e pezzo grosso della Sinistra durante la reggenza del PD di Renzi.

Che due parlamentari, ovviamente di Sinistra, partecipino ad una riunione a tarda notte (mezzanotte o giù di lì) in un hotel romano per concordare i voti delle diverse correnti del CSM sulla nomina alla Procura di Roma di Marcello Viola, all’epoca P.G. a Firenze, dovrebbe suonare strano.

Se poi si pensa che proprio Lotti è sotto processo a Roma per la vicenda delle tangenti Consip si potrebbe iniziare a fare due più due.

Se poi pensiamo che in un’altra cena tra i vertici delle correnti si decideva la nomina di David Ermini (parlamentare PD) ai vertici del CSM i dubbi sull’indipendenza della magistratura iniziano ad essere grossi.

Processi guidati dalla magistratura militante di Sinistra contro avversari politici sono stati all’ordine del giorno negli ultimi trent’anni ( da Mani Pulite ai recenti processi a carico di Salvini passando per il ventennio berlusconiano); spesso poi i titoloni dei giornali che davano notizia delle indagini o dei passaggi processuali sono serviti ad azzoppare politicamente gli imputati che nella stragrande maggioranza dei casi si vedevano poi assolti o prosciolti da tutto, ma la frittata intanto era fatta.

Non sarebbe il caso, visto che tanto abbiamo capito che la legislatura arriverà alla scadenza naturale, istituire una commissione parlamentare per valutare la commistione tra una parte militante della magistratura e la Sinistra italiana? Almeno per rispetto ai tanti magistrati estranei a questi giochi che svolgono onestamente il loro lavoro.

Dalla serata all’hotel Champagne di Roma emerge ciò che da anni si sta cercando di denunciare, vale a dire un legame indissolubile tra una parte militante della magistratura ed i partiti della Sinistra, ma il fatto che un parlamentare PD sotto inchiesta sieda al tavolo con le correnti della magistratura per concordare a notte fonda la nomina del magistrato che dovrà guidare il processo a suo carico è un vero insulto alla Costituzione che stabilisce l’autonomia e l’indipendenza della magistratura.

E c’è chi è ancora convinto  che il conflitto di interessi sia una cosa che riguarda solo Berlusconi e le sue aziende; ci siamo scordati dei girotondi organizzati dalla Sinistra illuminata per mettere in guardia dal pericolo dell’imprenditore che faceva politica per i suoi interessi?

E’ risaputo che il Cav. organizzava cene che duravano tutta la notte, anche se il tema non erano le nomine alle procure italiane e il target dei partecipanti era un po’ diverso dalle cene di Palamara con Ferri e Lotti; una cosa è certa, il suo conflitto di interessi è una barzelletta rispetto alla commistione tra Sinistra e parte della magistratura.

E ciò che è più grave è che ci vogliono far credere che il problema sia stato risolto facendo ricadere sul solo Palamara le colpe mentre tutti coloro che hanno trattato con lui sono saldamente in sella più forti che mai ed animati dal solito odio ideologico; con buona pace della  magistratura indipendente ed autonoma.

 

Luigi Cabrino

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Articolo pubblicato il 31/01/2021