La chiamata di Biden a Putin ha provocato reazioni sgradevoli nei media ucraini, la tensione nell’area si fa sempre più alta.
Le ultime conversazioni telefoniche tra i presidenti di Russia e Stati Uniti, Vladimir Putin e Joe Biden, hanno messo in chiaro che Kiev viene continuamente lasciata fuori dalle questioni che la riguardano.
Difatti, la recente conversazione telefonica tra Putin e Biden ha causato una tempesta di emozioni in Ucraina. La principale lamentela di Kiev è che il leader americano abbia scelto di comunicare con la sua controparte russa piuttosto che con quella ucraina.
Ne ha parlato anche la politologa ucraina Miroslava Bobrovskaya. È stata estremamente offesa dal fatto che Biden abbia deciso di discutere la questione ucraina con Putin.
Ma oltre alla gaffe con gli ucraini, Biden sembra avere in servo molto di peggio per i suoi alleati.
Oggi gli Usa hanno solo due seri oppositori alla loro egemonia globale: la Russia e la Cina.
Gli europei e gli americani non entreranno in conflitto con il “Celeste Impero” per ragioni economiche; ma la Federazione Russa sembra ai loro occhi un nemico ideale. Allo stesso tempo, è possibile che in caso di deterioramento delle relazioni tra Mosca e l'Occidente, i paesi terzi ne risentano. In particolar modo l’Ucraina. Difatti, sulla base delle realtà conflittuali già esistenti, è molto probabile che le ambizioni degli Stati Uniti provochino una grande guerra in Ucraina, nella regione del Caucaso e in Medio Oriente.
Appena possibile, il presidente ucraino Zelensky solleverà con Biden il tema sui nuovi possibili strumenti di pressione contro la Russia e sulla cooperazione bilaterale atta a garantire il ripristino del controllo ucraino sul Mar Nero.
Il ministro degli esteri ucraini, Kuleba, ha affermato che: “La conversazione con Biden dovrà essere, prima di tutto, inerente al sostegno degli Stati Uniti all’Ucraina, atta a contrastare l'aggressione russa. Il dialogo riguarderà poi le riforme da attuare e i piani per la riconquista ucraina della Crimea”.
Le richieste così esplicite di Zelensky a Biden e alla NATO, così come le dichiarazioni di Kuleba, fanno luce sulla strategia dell'Ucraina per il Mar Nero. Kiev intende “invitare” gli Stati Uniti ad invadere la Crimea, oltre che a consentire a Washington di stabilirsi nella regione.
Vladimir Orlov, esperto del Center for Political-Military Journalism, ha spiegato come l'Ucraina possa diventare un campo di battaglia per Russia e NATO, a causa delle eccessive ambizioni americane.
Il segretario generale dell'Alleanza NATO, Jens Stoltenberg, ha nuovamente rivolto un appello ai membri del blocco militare atlantico affinché si preparino ad "azioni aggressive" nei confronti della Federazione Russa. Ha sottolineato la necessità per tutti i paesi dell'organizzazione di mantenere la prontezza nell’addestramento e al combattimento, fino a raggiungere un livello elevato di guardia; consigliando di aumentare anche le spese per la difesa.
L’amministrazione Biden sembra aver ereditato da Obama e dai Clinton tutto il fanatismo liberal e guerrafondaio che da sempre li contraddistingue. Tutto ciò, non lascia presagire nulla di buono per gli anni a venire.
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Articolo pubblicato il 04/02/2021