Torino - Nasce "Torino Tricolore", comitato di cittadini trasversale ed autonomo

Gruppo eterogeneo di lavoratori e lavoratrici, studenti e professionisti

"I prossimi anni saranno decisivi per Torino. Bisogna sin da subito pensare al dopo-pandemia e alla rinascita sociale, economica e culturale della città".

 

Lo afferma Matteo Rossino, Presidente di questo nuovo soggetto cittadino che si propone nello scenario politico locale.

 

"Serve un nuovo progetto di sviluppo per la città - insiste Rossino -  che sappia coniugare il rispetto per la nostra tradizione con le sfide del futuro. Un laboratorio politico trasversale ai partiti pronto a costruire un'alternativa all'attuale classe dirigente cittadina".

 

"Torino Tricolore non è un partito - dice ancora il Presidente - ma nemmeno disdegna a priori le eventuali sfide elettorali. Torino Tricolore è, comunque, un soggetto politico pronto a confrontarsi con tutti, partiti e movimenti di tutte le aree, sovraniste comprese".

 

Rossino, pur riconoscendo a queste ultime il merito di aver portato avanti un progetto politico antitetico rispetto a quello delle sinistre, ha espresso il concetto su cui si basa il disegno di Torino Tricolore:

 

"Il nostro intendimento e quello di costruire un'autentica e seria proposta politica sovranista; a questo scopo un gruppo eterogeneo di lavoratori e lavoratrici, madri e padri, studenti e professionisti ha creato questo nuovo soggetto politico locale".

 

Una casa per tutti i torinesi, il superamento dei campi rom, difesa dell'industria pesante e del lavoro, superamento dei quartieri ghetto, solidarietà sociale e lotta all'usura e carovita sono alcuni dei punti programmatici di Torino Tricolore:

 

"Possiamo costruire in questo XXI secolo una nuova Torino che sappia coniugare la sua vocazione e tradizione industriale con le nuove tecnologie rimettendo al centro dell'agire politico il lavoro, l'ambiente, la cultura e le tradizioni in opposizione alla globalizzazione che fino ad oggi ci ha impoverito" 

 

ha inoltre evidenziato Matteo Rossino che ha alrtesì voluto sottolineare come Torino possa tornare ad essere il centro propulsivo per un nuovo Risorgimento italiano:

 

"Da qui può partire la nuova guerra di indipendenza contro la tirannide burocratica dell'UE e il globalismo apolide."

 

Per poi chiudere affermando:

 

"Tutte le donne e gli uomini liberi di Torino qualunque sia la loro storia politica precedente, possono aderire al nostro progetto e contribuire alla ricostruzione della Città: tutti possono dare il proprio contributo per rilanciarla sul palcoscenico nazionale, e non soltanto".

 

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Articolo pubblicato il 04/02/2021