Torino Tricolore per ricordare i Martiri delle foibe

Numerosa partecipazione nonostante i dpcm

Si è svolta ieri sera per il tredicesimo anno, di fronte alla lapide posta in corso Cincinnato, la consueta fiaccolata in ricordo dei Martiri delle foibe. Oltre 100 persone tra cui esuli hanno ricordato, con marzialità e compostezza, gli italiani uccisi da Tito accompagnati dalle parole di Luigi Vatta, figlio di Sergio Vatta esule dalmata.

 

“Anche quest’anno - ha ricordato Matteo Rossino, portavoce degli organizzatori - nonostante le restrizioni dovute alla pandemia hanno aderito alla commemorazione un folto numero di partecipanti, tra esuli e cittadini torinesi,  che in rigoroso silenzio, illuminati dalla luce delle fiaccole e colorati di verde bianco e rosso dalle torce, hanno reso onore ai Martiri”.

 

Rossino ha altresì voluto ricordare la presenza di Luigi Vatta, figlio di esuli dalmati,

 

"per il suo prezioso e toccante intervento; ricordiamo tra l’altro che, proprio in questi giorni, è stata censurata la sua presenza, precedentemente approvata, a un incontro organizzato dalla Consulta degli studenti, segno questo che una certa parte politica vuole, ancora oggi, insabbiare quelle atroci vicende”.

 

In  conclusione, Matteo Rossino ha voluto sottolineare come anno dopo anno, con impegno e costanza

 

"abbiamo dato a Torino un ricordo degno di questo nome ai tanti italiani uccisi nelle foibe e per l’anno prossimo abbiamo già in cantiere l’intenzione di fare le cose ancora più in grande, perché nessuno si azzardi mai più a provare a nascondere ciò che accadde in quelle terre.”

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Articolo pubblicato il 11/02/2021