Morto a 79 anni il Boss fondatore della Nuova Camorra Organizzata
Il boss della Camorra Raffaele Cutolo è morto ieri nel reparto sanitario del carcere di Parma. Aveva 79 anni. Già da diverso tempo riversava in condizioni critiche sotto regime del 41bis.
Fu tra i fondatori della Nuova Camorra Organizzata, organizzazione criminale di stampo mafioso con l’ambizione di riunire a sé tutte le mafie per dominare la Campania e l’Italia.
Il suo fu quasi un manifesto politico del crimine più che una semplice Camorra. Noto ben oltre le cronache giudiziarie di Napoli. Il capo della mafia napoletana fu molto popolare anche al di fuori della malavita. De Andrè si riferì a lui nella nota canzone di Don Raffaè.
Cutolo fu un uomo che unì intelligenza e delinquenza, brutalità e gentilezza. Una mente politica geniale e criminale, andò in guerra contro lo Stato ed il Clan Giuliano, unica famiglia mafiosa che si oppose al suo controllo su Napoli.
Nell'ultimo periodo Cutolo era stato più volte trasferito dal carcere al reparto ospedaliero.
Nel respingere l'ultima istanza di riduzione della pena, fatta dalla difesa del boss per le condizioni di salute, il tribunale di Sorveglianza di Bologna aveva sottolineato, a giugno 2020, come le sue condizioni fossero compatibili con la detenzione. Ma soprattutto come, nonostante l'età, Cutolo costituisse ancora un simbolo.
“Si può ritenere che la presenza di Raffaele Cutolo potrebbe rafforzare i gruppi criminali che si rifanno tuttora alla Nco, gruppi rispetto ai quali Cutolo ha mantenuto pienamente il carisma”, scrivevano i giudici. E a ciò aggiungevano: “Nonostante l'età, la perdurante detenzione rappresenta un modello da seguire per tutti quei gruppi criminali che continuano a richiamarsi al suo nome”.
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Articolo pubblicato il 18/02/2021