Torino - uBroker? Ecco come dare presente e futuro ai propri sogni

Luca Furlan: da addetto vendite per catene sportive a manager di primo piano dell’azienda

Il presente e il futuro appartengono a chi crede nella potenza dei propri Sogni”, volutamente scritto con la ‘S’ maiuscola. Lo afferma entusiasta Luca Furlan, 50 anni, di Padova, città in cui è nato e vive, e dove ha fatto ritorno dopo un lungo peregrinare per lavoro fra Italia ed Estero, Australia inclusa, ove per un anno ha vissuto a Sydney.

Dialettica sciolta, eloquio fluente, entusiasmo e competenza da vendere, oggi è uno degli 8 super manager di ‘uBroker Srl’, la fortunata e pionieristica multiutilities company torinese nata nel 2015 che annovera oltre 100mila clienti in tutta Italia per più di un milione di fatture emesse dalla fondazione a oggi, con un volume d’affari complessivo superiore agli 80 milioni di euro.

Un’azienda che, come afferma lui stesso, “mi ha cambiato la vita”. Una laurea in Economia e Commercio, unita alla grande e innata passione per lo sport, che ha sempre cercato di conciliare con il lavoro, unendo passione e professione, “grazie all’ingresso in Decathlon, dove in un paio di anni sono passato da addetto alle vendite a direttore di negozio, restando all’interno del gruppo per circa cinque anni e mezzo”, ricorda Furlan, “per poi proseguire la mia carriera all’interno del mondo Ikea: prima come Customer Service Manager a Parma, poi come Store Sales Manager a Firenze e Padova, ricoprendo il ruolo di Direttore Commerciale”.

Quando si dice il destino. Ed ecco la svolta epocale. L’approdo in ‘uBroker SRL’ è avvenuto “per mezzo di un amico, che mi confidò soddisfatto l’esistenza di questa importante realtà imprenditoriale, con cui era possibile venire in contatto liberamente e senza costo alcuno. Era il novembre del 2015, l’azienda era nata neanche un anno prima. Così scelsi di provare e intraprendere spontaneamente un percorso formativo e commerciale insieme, ancora ignaro del fatto che quell’evento avrebbe presto fatto rima con il mio futuro”, approfondisce Luca Furlan.

In quel contesto, grazie alla comprovata esperienza e alla guida sapiente di Cristiano Bilucaglia e Fabio Spallanzani, Soci Fondatori di ‘uBroker Srl’, e di professionisti di livello come Sara Scimone e Alessandro Hurka, che hanno raggiunto l’apice di carriera in azienda, ho completato con successo anch’io il cursus honorum in poco più di un biennio, unendomi pari grado con massima soddisfazione al gruppo di coloro che sono stati e continuano tuttora a essere i miei mentori e maestri”.

Inizia così un cambiamento epocale, che interesserà di lì a breve l’intera sfera esistenziale di Luca Furlan. Passato da una media di retribuzioni a inizio carriera pari ai 15/20mila euro netti annui (poi parificate ai 40/50mila prima del suo ingresso in ‘uBroker Srl’), sino all’attuale status economico e sociale acquisito e consolidato di natura imprenditoriale, con emolumenti netti paragonabili alle soglie massime di stipendio dei migliori manager pubblici italiani.

A cambiare maggiormente, al di là degli aspetti remunerativi, è stata la qualità della vita. Grazie a ‘uBroker Srl’ ho creato delle rendite che massimizzano la mia libertà e l’altrettanta gestione di ritmi e spazi da dedicare alle passioni di sempre. Agli affetti, alla vita sociale”, specifica Luca Furlan. “La mia attività si sviluppa per passaparola. Ho creato rapporti funzionali con circa 10mila collaboratori, ognuno dei quali possiede la mia medesima opportunità di moltiplicazione del business nella propria cerchia di contatti. ‘uBroker’ garantisce affiancamento e formazione costanti a tutte le proprie risorse umane. Una materia, questa, che amo profondamente e di cui oggi mi occupo anche in azienda, essendo finalmente riuscito a fare della mia vita ciò che desideravo: tanto sul lavoro, che nel mio privato”.

Perché, in fondo, è questo il segreto del successo di ‘uBroker Srl’: aver prodotto sin dagli esordi una struttura a rete meritocratica di collaboratori, consulenti e professionisti, diversa da quelle piramidali tipiche delle aziende tradizionali, in cui prevale la gerarchia e ruoli al posto di fatti e risultati. Un modello di business dinamico, elastico e flessibile in cui è la persona a fare la differenza, decidendo quanto e come premere sull’acceleratore.

Si avvera così anche per il valente Luca Furlan la celebre profezia di Thomas Carlyle, celebre filosofo, matematico e storico scozzese dei primi dell’Ottocento: “Felice colui che ha trovato il suo lavoro: non chieda altra felicità”. L’Italia pronta a rinascere dalle ceneri del Covid-19 passa anche da qui.

 

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Articolo pubblicato il 19/02/2021