Covid. Firmato il DPCM di Draghi

In vigore dal 6 marzo al 6 aprile: divieto di spostarsi fra regioni fino al 27 marzo- In Piemonte altri 14 comuni in zona rossa, da questa sera

C’era aspettativa per il nuovo Dpcm firmato dal premier Mario Draghi, il primo varato dal suo governo che detta le misure di contrasto alla pandemia e di prevenzione del contagio da Covid-19 .

Non si ravvisano sostanziali differenze rispetto al passato, ma assistiamo ad un cambio di passo. Il decreto è stato presentato in conferenza stampa dal Ministro  per la Salute Roberto Speranza, insieme alla ministra per gli Affari regionali Mariastella Gelmini, in assenza del Presidente de Consiglio, perché il Premier sostiene lo spirito di squadra. All’ interno del DPCM, anche le nuove misure per scuola, cinema, musei, teatri, zone bianche e spostamenti per il contrasto alla diffusione del coronavirus.

Il Dpcm sarà in vigore dal 6 marzo al 6 aprile 2021 e conferma, fino al 27 marzo, il divieto già in vigore di spostarsi tra regioni o province autonome diverse, con l’eccezione degli spostamenti dovuti a motivi di lavoro, salute o necessità", si legge in una nota di Palazzo Chigi. Queste le principali novità e le misure confermate:

ZONE BIANCHE

Nelle zone bianche, si prevede la cessazione delle misure restrittive previste per la zona gialla, pur continuando ad applicarsi le misure anti-contagio generali (come, per esempio, l’obbligo di indossare la mascherina e quello di mantenere le distanze interpersonali) e i protocolli di settore. Restano sospesi gli eventi che comportano assembramenti (fiere, congressi, discoteche e pubblico negli stadi). Si istituisce un 'tavolo permanente' presso il Ministero della salute, con i rappresentanti delle regioni interessate, del Comitato tecnico-scientifico e dell’Istituto superiore di sanità, per monitorare gli effetti dell’allentamento delle misure e verificare la necessità di adottarne eventualmente ulteriori.

SCUOLA

Nelle zone rosse dal 6 marzo, si prevede  la sospensione dell’attività in presenza delle scuole di ogni ordine e grado, comprese le scuole dell’infanzia ed elementari. Resta garantita la possibilità di svolgere attività in presenza per gli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali. Per quanto riguarda le zone arancioni e gialle, i Presidenti delle regioni potranno disporre la sospensione dell’attività scolastica: nelle aree in cui abbiano adottato misure più stringenti per via della gravità delle varianti; nelle zone in cui vi siano più di 250 contagi ogni 100mila abitanti nell’arco di 7 giorni; nel caso di una eccezionale situazione di peggioramento del quadro epidemiologico.

MUSEI, TEATRI, CINEMA E IMPIANTI SPORTIVI

Nelle zone gialle si conferma la possibilità per i musei di aprire nei giorni infrasettimanali, garantendo un afflusso controllato. Dal 27 marzo, sempre nelle zone gialle, è prevista l’apertura anche il sabato e nei giorni festivi. Dal 27 marzo, nelle zone gialle si prevede la possibilità di riaprire teatri e cinema, con posti a sedere preassegnati, nel rispetto delle norme di distanziamento. La capienza non potrà superare il 25% di quella massima, fino a 400 spettatori all’aperto e 200 al chiuso per ogni sala. Restano chiusi palestre, piscine e impianti sciistici.

ATTIVITA' COMMERCIALI

In tutte le zone è stato eliminato il divieto di asporto dopo le ore 18 per gli esercizi di commercio al dettaglio di bevande da non consumarsi sul posto.

PARRUCCHIERI, BARBIERI, CENTRI ESTETICI

Nelle zone rosse, saranno chiusi i servizi alla persona come parrucchieri, barbieri e centri estetici.

SPOSTAMENTI ALL'ESTERO

Si amplia il novero dei Paesi interessati della sperimentazione dei voli cosiddetti 'Covid tested'. A chi è stato in Brasile nei 14 giorni precedenti è consentito l’ingresso in Italia anche per raggiungere domicilio, abitazione o residenza dei figli minori.

TAVOLO CON LE REGIONI

È istituito un tavolo di confronto presso il Ministero della salute, con componenti in rappresentanza dell’Istituto superiore di sanità, delle regioni e delle province autonome, del Ministro per gli affari regionali e le autonomie e del Comitato tecnico-scientifico, con il compito di procedere all’eventuale revisione o aggiornamento dei parametri per la valutazione del rischio epidemiologico, in considerazione anche delle nuove varianti.

 

Per quanto concerna la nostra regione, ieri l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 1.609 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 300 dopo test antigenico), pari al 6,9% dei 23.240 tamponi eseguiti, di cui 13.644 antigenici. Dei 1.609 nuovi casi, gli asintomatici sono 634 (39,4% ).

I casi sono così ripartiti: 274 screening, 906 contatti di caso, 429 con indagine in corso; per ambito: 17 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 186 scolastico, 1.406 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 253.926.

 

 

I ricoverati in terapia intensiva sono 180(+ 5 rispetto a lunedì), mentre i  ricoverati non in terapia intensiva sono 2139(+ 96 sempre rispetto a lunedì).

Le persone in isolamento domiciliare sono 15.001.

 

 

I tamponi diagnostici finora processati sono 3.036.136(+23.240 rispetto a ieri), di cui 1.170.200 risultati negativi.

Sono 20 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, ed il totale assomma a  9.395 deceduti risultati positivi al virus.

 

Circa i vaccinati, sono 9.688, tra cui 5.875 ultraottantenni, le persone che hanno ricevuto ieri il vaccino contro il Covid . A 703 è stata somministrata la seconda dose. Dall’inizio della campagna si è quindi proceduto, all’inoculazione di 414.854 dosi (delle quali 139.627 come seconda), corrispondenti all'80,9% delle 512.650 finora disponibili per il Piemonte.

 

A partire dal 10 marzo anche il personale docente e non docente non residente in Piemonte, che non dispone di un medico di famiglia sul territorio regionale, potrà aderire alla campagna vaccinale tramite il portale www.ilpiemontetivaccina.it

 

Inoltre nella serata di ieri è stata firmata dal Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, l’ordinanza  che da questa sera alle ore 19 inserisce in zona rossa 14 comuni collegati al focolaio di Cavour (To), comune già in zona rossa da sabato scorso. In particolare si tratta di 12 comuni della Valle Po in provincia di Cuneo (Barge, Bagnolo Piemonte, Crissolo, Envie, Paesana, Gambasca, Revello, Martiniana Po, Oncino, Ostana, Rifreddo, Sanfront) e 2 comuni in provincia di Torino (Bricherasio e Scalenghe).

 

In questi comuni è sospesa l’attività didattica nelle scuole di ogni ordine e grado ed è disposta la dad per gli studenti che vivono nell’area, ma frequentano le lezioni in altri comuni non inseriti in zona rossa. Previsto anche il potenziamento del tracciamento attraverso i tamponi e la messa in priorità per la vaccinazione degli anziani over80 domiciliati in zona rossa. L’ordinanza sarà valida fino al 12 marzo.

 

I 14 comuni si aggiungono a Cavour e ad altri 7 comuni della Val Vigezzo, nel Vco, già inseriti in zona rossa nei giorni scorsi, per un totale di 22 comuni in zona rossa in questo momento in Piemonte.

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Articolo pubblicato il 03/03/2021