Quel «Viva l’Italia» da pronunciare 160 volte!

Considerazioni sui centosessanta anni dell’unificazione, di Alessandro Mella

Si avvicina il centosessantesimo compleanno della nostra povera, claudicante, sfibrata ma sempre affascinante Italia. Non c’è da farsi troppe illusioni, le istituzioni probabilmente se la caveranno con poche parole di circostanza senza far nulla per tornare a far sentire questo momento come unificante per gli italiani; sempre più divisi e sempre più abbandonati al rancore ed all’amarezza.

L’epidemia del Sars Cov 2, che ha diviso gli animi come poche volte accadeva del dopoguerra, non offrirà le occasioni necessarie e ricordare a dovere un momento il cui valore non dovrebbe essere dimenticato. Soprattutto dopo un ventennio di secessionismi “nordici” e revisionismi fantasiosi e stucchevoli provenienti dal nostro meridione ed assai cavalcati da molti personaggi in cerca di visibilità.

L’Unita Nazionale non fu raggiunta con semplici complotti immaginati con discreta fantasia da neoborbonici, neopapalini e simili.

Fu il punto di arrivo di un percorso lunghissimo.

Se l’idea di “Italia” aveva ed ha solide radici millenarie, documentate fin dall’antichità più remota, il percorso risorgimentale richiese decenni di maturazione. Iniziata, lo scrivente modestamente fu tra coloro che con un proprio libro lo documentò, nel ventennio napoleonico quando lo spirito nazionale iniziò a prendere forma.

Seguitò a cresce nella fallimentare Restaurazione, trovò vitalità negli innumerevoli moti ottocenteschi, raggiunse il proprio scopo con le travagliate guerre d’indipendenza.

Un percorso che richiese la lungimiranza di Camillo Cavour, l’arguzia ed il pragmatismo di Vittorio Emanuele II, l’apostolato utopico e chimerico, ma prezioso, di Mazzini e soprattutto la capacità di sintesi di Garibaldi. Colui che seppe intrecciare, fondere, armonizzare le due grandi vocazioni del Risorgimento: quella repubblicana e rivoluzionaria con quella monarchica e costituzionale.

Il vero, grande, intramontabile “compromesso storico” che permise a persone di idee diverse, di provenienza diversa, di estrazione sociale diversa, di guardare ad un progetto comune.

Progetto, e sogno, che unì genti del nord e genti del sud.

Perché, mille volte l’ho detto e lo ripeterò allo sfinimento, senza il Meridione il Risorgimento non si sarebbe potuto fare. Il Sud c’era, c’era eccome, con figure nobilissime, martiri e personalità meravigliose da non confondersi con le postume riabilitazioni di chi certo non merita le etichette d’insano eroismo oggi attribuitegli.

Il Risorgimento resta la più bella pagina di storia nazionale anche se oggi va di moda macchiarla con mistificazioni, menzogne, fantasie ed invenzioni indecorose, divisorie, ingenerose ed ingrate.

Ingiustizie cui pochi hanno cercato di rispondere.

Figure come Alessandro Barbero, Carmine Pinto, Tanio Romano, Giancristiano Desiderio, Marco Vigna, Aldo A. Mola e poche altre. Davvero poche tra le quali, lasciatemelo dire, nel suo piccolo, anche chi scrive.

Questa “Italia 160” ora più che mai dovrebbe unirci in comune spirito, in fratellanza, per guardare all’Europa come nazione solida che vi vuole concorrere con spirito costruttivo e con il suo impareggiabile patrimonio ideale, morale e culturale.

Maggiormente in questo periodo in cui la pandemia avrebbe dovuto ricordarci quanto dovremmo essere uniti.

Come quando i soccorritori di tutta Italia salvarono migliaia di vite a Reggio Calabria o Messina nel 1908, quando molti nostri compatrioti furono salvati tra le macerie d’Irpinia o del Belice da mani generose giunte dalle regioni del Nord o quando in Friuli furono i soccorritori giunti dal Sud a salvare centinaia di vite.

Siamo il popolo con la storia e la cultura più belle del mondo.

Idealmente abbracciamoci centosessanta volte e, insieme, guardiamo al futuro grazie a quelle solide radici che il Risorgimento ci ha lasciato e che noi dovremmo irrorare invece che recidere.

Buon compleanno Patria.

Perché non c’è niente di male a chiamarla così.

Alessandro Mella

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Articolo pubblicato il 16/03/2021