Covid. Morto docente a Biella, dopo la somministrazione del vaccino.
Luigi Icardi

La Regione Piemonte sospende il lotto AstraZeneca interessato. Per l’Assessore Icardi:” Stop atto di estrema prudenza”

Notizia drammatica giunta ieri nel corso della mattinata da Biella. Un docente di 57 anni è deceduto dove aver ricevuto la inoculazione del vaccino AstraZeneca, oggetto di attenzione e sospensione in molti Paese d’Europa.

La Regione Piemonte che la settimana scorsa già aveva prudentemente bloccato la somministrazione del lotto ABV2856 del vaccino AstraZeneca anti COVID-19 dopo la morte di tre militati a Siracusa, ha preso posizione immediatamente, anche perchè a seguito dei decessi avvenuti in Sicilia molte persone già in lista per ricevere il vaccino, nei giorni scorsi avevano disdettato la prenotazione.

Così ieri mattina, con effetto immediato, in attesa degli esiti dei riscontri per verificare l’eventuale nesso di causa, in via precauzionale il commissario dell‘Area giuridico-amministrativa dell’Unità di crisi della Regione Piemonte, Antonio Rinaudo, ha disposto immediatamente la sospensione su tutto il territorio regionale della somministrazione del vaccino AstraZeneca per i dovuti accertamenti sul lotto coinvolto. È stata subito convocata la Commissione piemontese sulla farmaco-vigilanza per l’attivazione di tutte le procedure previste dalla legge. Incontro che si è tenuto nel pomeriggio. “Si tratta - specifica l’assessore alla Sanità della Regione Piemonte Luigi Genesio Icardi - di un atto di estrema prudenza in attesa di verificare se esista un nesso di causalità tra la vaccinazione e il decesso. Ad oggi in Piemonte non era mai stata segnalata nessuna criticità particolare dopo la somministrazione dei vaccini”.

Nel corso del pomeriggio di ieri, come ci ha comunicato l’Unità di crisi della Regione Piemonte, sono riprese regolarmente in Piemonte le somministrazioni di vaccino AstraZeneca, dopo la sospensione precauzionale di un paio d’ore finalizzata a individuare e isolare il lotto del quale faceva parte la dose somministrata all’insegnante biellese deceduto. Il lotto incriminato ABV5811  è stato quindi individuato e bloccato. Sono così proseguite le somministrazioni di vaccini AstraZeneca appartenenti a lotti diversi, in attesa delle decisioni dell’Aifa e della Commissione piemontese per la farmaco vigilanza, che è stata già convocata.

In un contesto in cui sta venendo meno la Medicina fondata sulla persona, sul suo bisogno di salute, e si fa prepotentemente strada una medicina della collettività, dove ciò che importa è raggiungere l’obiettivo dell’immunità di gregge, costi quel che costi, sacrificando le vite dei singoli a vantaggio della “massa”, non si può che evidenziare la posizione prudente adottata dalla regione Piemonte. Nelle ultime settimane, gli indici del contagio si sono impennati in modo preoccupante, ma non si possono trascurare eventuali effetti negativi, senza preoccupazione. 

Le stesse aziende farmaceutiche hanno dichiarato, che lo scopo principale di questi attuali vaccini contro il Covid è quello di evitare che si sviluppino sintomi gravi, che potrebbero rendere necessario un ricovero in ospedale o causare la morte. Insomma, non è tanto importante che il vaccino impedisca in assoluto di ammalarsi di covid, ma che impedisca di avere una forma grave e altamente rischiosa della malattia.

Un obiettivo che si potrebbe agevolmente raggiungere in un altro semplicissimo modo, adottando le cure mediche fatte precocemente e coi farmaci giusti, come espresso nei giorni scorsi dall’Assessore Icardi: “Diamo nuovi strumenti ai medici di famiglia e alle Unità speciali di continuità assistenziali (Usca) per combattere il Covid19 direttamente a casa dei pazienti. Con l’aggiornamento del protocollo delle cure domiciliari, introduciamo l’utilizzo dell’idrossiclorochina nella fase precoce della malattia, insieme a farmaci antinfiammatori non steroidei e vitamina D. In più, prevediamo la possibilità di attivare “ambulatori Usca” per gli accertamenti diagnostici altrimenti non eseguibili o difficilmente eseguibili al domicilio, ottimizzando le risorse professionali e materiali disponibili”. 

Seguiremo le notizie inerenti al lotto sospeso, augurandoci che l’applicazione delle direttive regionali, potranno  almeno evitare, migliaia di effetti collaterali gravi.

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Articolo pubblicato il 15/03/2021