Governo gattopardesco

Draghi doveva compiere un cambio di passo ma in realtà sta facendo tutto come prima

Stufi delle solite iniziative del povero Giuseppe Conte, dai continui DPCM senza passare dal Parlamento, alla lentezza sui vaccini, ai ristori che non arrivano e all'affossamento dell'economia facendo chiudere imprese e commercianti, ecco arrivare come deus ex machina Mario Draghi, l'uomo della provvidenza, il plutiriconosciuto a livello internazionale, insomma l'uomo in grado di avanzare quel cambio di passo cui miravano le opposizioni, dalla Lega a Forza Italia, e pezzi della maggioranza, come Italia Viva.

Con Draghi al Governo, la classica italianata di gattopardesca memoria dove tutto cambia affinché nulla cambi si sta compiendo inesorabilmente, poiché ad oggi ciò che si nota è che commercianti e imprese chiuderanno sino a Pasqua, le decisioni vengono prese per decreto governativo, le vaccinazioni proseguono a rilento e le levate di scudi contro la DAD nella scuola proseguono inesorabili.

E dire che in questo Esecutivo erano saliti tutti: da Salvini, a Renzi, sino a Berlusconi, tutti quelli che non avevano fatto altro che criticare il Giuseppi incapace, il Conte dracula che ce l'aveva con i cittadini, le imprese e i commercianti facendo chiudere tutto e tutti a suon di DPCM.

Ora che sono tutti sulla barca, anche se il nuovo ammiraglio segue le stesse rotte, nessuno ovviamente ha l'intenzione di bucare lo scafo, scafo sul quale tra l'altro ora tutti hanno  poltrone nei Ministeri.

Dunque siamo stati gabbati? Mattarella si è preso gioco di noi? No, il Presidente della Repubblica è stato brillante, e non lo dico affatto con sarcasmo. Quale è stata a posteriori la vera strategia di Mattarella?

Il Capo dello Stato ha ben compreso che il momento che stiamo vivendo, quello della pandemia da Covid-19, non può che richiedere grosso modo le misure portate avanti da Giuseppe Conte, ossia lockdown per rallentare la diffusione del virus, ristori per chi chiude l'attività, l'attuazione del Recovery Fund e la didattica a distanza, solo che, avendo compreso che siamo nel Paese in cui non interessa cosa si fa ma chi lo fa, ha pensato saggiamente di dare l'incarico a un non politico il quale distrubuendo poltrone a tutti ha fatto sì che nessuno si osi più a (auto)criticare il Governo, ma vada avanti accettando tutta la solita minestra che ci aveva propinato Conte.

Con Giuseppe Conte avevamo ancora la magra consolazione di sentirci dire le cose in conferenza stampa o in diretta TV durante l'orario dei telegiornali serali, ora, invece, neanche più quello: tutti a casa e zitti, consapevoli che, con tutti i partiti appasionatamente assieme e condotti dall'uomo amato dalle banche, potremo finalmente dormire sonni tranquilli!

 

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Articolo pubblicato il 16/03/2021