Covid. Sospensione AstraZeneca in alcuni Paese Europei ed in Italia

Per il Presidente della Regione Piemonte Cirio e l’assessore Icardi “La decisione di Aifa su AstraZeneca dimostra la lungimiranza del Piemonte, che ha agito con la massima cautela per la sicurezza dei propri cittadini”

Giornate convulse in tema di vaccini e viva preoccupazione da parte di coloro che si approssimavano ad assumerlo. I fatti sono noti. Tre giovani militari deceduti in Sicilia, il maestro di musica scomparso domenica a Biella ed una donna colpita da trombosi e gravissima nei pressi di Napoli, dopo la somministrazione della nefasta fiala di AstraZeneca. Precedenti che nel giro di pochi giorni, hanno alimentato il panico tra coloro che erano già nelle liste dei prenotati alla somministrazione del  vaccino.

La Regione Piemonte domenica aveva agito con tempestività e a tutela della salute pubblica, sospendendo le vaccinazioni. Si poi levata la protesta di medici e di organizzazioni sindacali di categoria  che hanno accusato la giunta e i componenti dell’Unità di Crisi, che avevano avuto il coraggio di sospendere momentaneamente le vaccinazione in attesa di individuare il lotto incriminato, di non aver consultato il Ministero della Salute.

Ma ieri c’è stato un altro colpo di scena che abbiamo già tempestivamente riportato. A distanza di poche ora, seguendo la decisione di Germania, Francia, Spagna ed altri Paesi, anche l’Italia ha formalmente bloccato l’inoculazione del vaccino AstraZeneca, sull’intero territorio nazionale.

Pronta anche nella serata di ieri, la presa di posizione dei presidente Cirio «La decisione dell’Aifa di sospendere la somministrazione del vaccino AstraZeneca a livello nazionale dimostra la lungimiranza del Piemonte, che ieri (domenica) ha saputo agire con la massima cautela per la sicurezza dei propri cittadini. È la prova che nella nostra Regione la campagna vaccinale è monitorata costantemente giorno per giorno h24, pronti a intervenire immediatamente dove se ne ravvisi la necessità. Ora ci auguriamo che Ema chiarisca in fretta ogni dubbio, perché la campagna vaccinale deve poter ripartire in sicurezza e con fiducia»: lo sottolineano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi.

Nella giornata di domenica, i NAS avevano già iniziato a sequestrare in tutta Italia il lotto che era già stato temporaneamente sospeso in Piemonte a scopo precauzionale. Ma questa verità inconfutabile è stata abilmente oscurata da parte dei fautori delle vaccinazioni di massa, senza se e senza ma.

“Procedere con la campagna vaccinale è una assoluta priorità perché il vaccino rappresenta l’unica vera arma per superare l’emergenza che stiamo vivendo da più di un anno ormai - continuano il presidente Cirio e l’assessore Icardi -. In Piemonte andremo avanti continuando e completando le somministrazioni agli over 80 su cui stiamo usando i vaccini Pfizer e Moderna, gli stessi con cui a partire da domani daremo il via alla vaccinazione degli oltre 6 mila disabili nelle strutture residenziali e semiresidenziali piemontesi.

Intanto ieri con il supporto dei medici di famiglia è partita la raccolta delle preadesioni anche per i soggetti estremamente vulnerabili e i disabili gravi per i quali sono previsti sempre i vaccini Pfizer e Moderna. Per quanto riguarda invece AstraZeneca, che è stato usato finora per le forze dell’ordine e il personale docente e non docente, abbiamo sentito il ministro Speranza e sospenderemo le somministrazioni per 48 ore in attesa del pronunciamento dell’Ema.

Di certo questa non è una buona notizia per il Paese, ma non possiamo che augurarci che questo momento venga superato al più presto e che la campagna vaccinale possa proseguire al meglio perché rappresenta uno strumento indispensabile per tornare alla normalità».

Alla luce della decisione assunta ieri dall’Aifa e dell’ampliamento della campagna vaccinale, che a breve coinvolgerà numeri sempre più importanti della popolazione, la Regione Piemonte ha anche deciso di costituire all’interno della sua Unità di crisi un Gruppo sanitario di supporto alla somministrazione vaccini, per assistere le Asl, i medici e i punti vaccinali del territorio e fornire tutte le informazioni necessarie ad affrontare eventuali momenti di criticità, come accaduto domenica in provincia di Biella.

Sarà costituito dalla responsabile piemontese di farmacovigilanza Laura Poggi, dai responsabili dell’Emergenza Covid-19 e del Settore Prevenzione della Regione Piemonte, Gianfranco Zulian e Bartolomeo Griglio, e dal commissario dell’Area giuridico amministrativa dell’Unità di crisi Antonio Rinaudo.

Argomento che sarò oggetto di ulteriori sviluppi. Cercheremo sempre di tener presente la fiducia e la volontà espressa dal cittadino utente del servizio sanitario, senza trarre le conclusioni superficiali e approssimative a proposito dei rischi, pronunciate nella serata di ieri da virologi che in un anno dal fatidico marzo 2020 si sono già contraddetti più volte, contribuendo a creare panico e sconcerto, invece che affidabilità.

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Articolo pubblicato il 16/03/2021