Tutti coloro che portano lo stesso nome si assomigliano.

Osservate voi stessi se è proprio così!

Questo è un invito a diventare direttamente osservatori responsabili di qualcosa che solitamente sfugge anche ai più scafati indagatori.

Più della data e ora di nascita, più del segno zodiacale incluse tutte le caratteristiche e variabili ad esso correlate, più del contesto sociale e familiare in cui si cresce e si agisce, più degli eventi fausti ed infausti che la vita riserva, il nome è in grado, includendo anche tutto quanto appena citato, di essere la sintesi perfetta dell’essenza di colui che lo porta.

 

Il nome attiva lo stato d’essere potenziale e lo porta a manifestarsi in modo così evidente da lasciare sbalorditi.

 

Certo non è cosa semplice e facile verificarlo nei fatti, ma è possibile per chiunque mettersi al lavoro in tal senso. Per iniziare basta poco. Occorre trovare due o più persone, non importa sesso, età o provenienza, che portano lo stesso nome e cominciare ad osservarne i comportamenti.

 

Per facilitare l’approccio a questa indagine, cercate qualcuno che abbia un solo nome (non nomi composti, stroppiati, troppo fantasiosi, più nomi o soprannomi), iniziando con l’osservazione di comportamenti semplici come il modo di camminare o di muovere le mani.

 

Poi gradualmente si può passare a considerare comportamenti più complessi fino a giungere ad aspetti molto profondi e normalmente nascosti.

 

Io ho cominciato osservando alcune persone che portano il mio nome e quello di mia moglie e l’“effetto specchio” che esse mi hanno fornito è stato uno strumento formidabile per comprendere meglio me stesso e la mia compagna di vita.

 

Incredibile, a volte basta così poco per cambiare punto di osservazione rispetto alla solita prospettiva che quasi ci dimentichiamo di poterlo fare, pur disponendo sempre del necessario per farlo, rischiando così di perdere l’ennesima occasione per fare un salto di qualità nella capacità di relazionarci con noi stessi e gli altri.

 

Accade come per le note musicali; quando si comprendono le regole e le possibilità a cui esse danno accesso, e se ne accettano le relazioni, si possono creare armonie e composizioni impensabili e meravigliose.

 

Basta fare il primo passo e il resto viene da sé.

 

grafica e testo

pietro cartella

 

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Articolo pubblicato il 18/03/2021