Nome doppio, doppia personalità?

Due lati della stessa medaglia o due medaglie diverse?

Questo è il dilemma!

E qualche volta anche un alibi.

 

Che il nome sia una specie di marchio di fabbrica può risultare un po’ indigesto alla nostra capacità razionale di intendere le cose. Non lo è più tanto se invece di trarre conclusioni affrettate prendiamo in considerazione il semplice fatto di appartenere biologicamente ad una diversa specie animale con caratteristiche proprie e riconoscibili.

 

Infatti così come nell’ambito animale Gazzella si distingue da Leone per peculiari caratteristiche evidenti agli occhi di qualsiasi osservatore, cosi nell’ambito animale-uomo Tizio di distingue da Caio.

 

Fatta questa assai riduttiva premessa se ne potrebbe immediatamente dedurre che non essendoci in natura un animale allo stesso tempo Gazzella-Leone, similmente non potrebbe esserci un animale-uomo contemporaneamente Tizio-Caio.

 

E così è in effetti!

E così è, in effetti, se si considera il termine “contemporaneamente”!

Infatti non è possibile essere due cose diverse nello stesso tempo. Ma se si considera, invece, la possibilità che due (o più) cose possano susseguirsi o alternarsi durante lo scorrere del tempo, allora potremo riesaminare la questione.

 

Sebbene nell’ambito squisitamente animale Gazzella e Leone non possano mescolarsi e convivere in un unico essere che li rappresenti entrambi, nell’ambito animale-uomo ciò può avvenire, ovvero Tizio e Caio possono coesistere nello stesso essere.

 

Come è possibile che si possa verificare una simile condizione?

 

La chiave per aprire la porta che lascia intravedere dietro di sé una prima risposta si trova nella differenza tra le coscienze dei due gruppi animali considerati.

 

Infatti mentre nel primo caso vi è solo una coscienza comune esterna per tutte le Gazzelle ed un’altra, distinta, per tutti i Leoni, nel secondo caso le cose si complicano.

 

Infatti sia Tizio che Caio sono riuniti sotto una coscienza comune esterna come animali, ma, sia Tizio che Caio, dispongono di un embrione di coscienza personale interna ad essi. Questo embrione di coscienza personale è in grado di interferire (anche se ancora in modo incontrollato ed incontrollabile) con quella comune. Questa particolarità è essenziale per ciò che può avvenire di conseguenza. Infatti sappiamo bene quale importanza possa avere un piccolo scambio lungo una ferrovia nel dirigere un treno verso una direzione o un’altra. Allo stesso modo accade per un animale-uomo. La ferrovia rappresenta la coscienza comune, il treno è il complesso dell’essere umano, lo scambio simboleggia la coscienza individuale.

 

Quindi quell’essere umano può andare in almeno due direzioni. Un secondo nome rappresenta un’altra possibile direzione. Ma in ogni caso sempre collegata alla stessa ferrovia. E quasi sempre l’altra direzione riporta sullo stesso binario da cui si è dipartita. Oppure lo incrocia in vari punti.

 

Solo se in tale essere animale-uomo nasce una coscienza assolutamente diversa ad esso può e deve essere dato un nome completamente nuovo. Un nome nuovo che permette di riconoscere ed attivare un treno capace di affrancarsi dalla ferrovia e, alzandosi in volo, prendere qualsiasi altra direzione.

 

È possibile che un treno possa volare?

 

Prima o poi certamente! (basti pensare per un istante a come sia potuto accadere che un animale-uomo abbia imparato a parlare, leggere e scrivere).

 

grafica e testo

pietro cartella

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Articolo pubblicato il 19/03/2021