L'Accademia di Medicina di via Po, a Torino

Nuovo reportage sui "restauri d’arte"

La nuova serie di reportage che Direzione comunicazione e rapporti con i cittadini e il territorio della Città Metropolitana di Torino dedica ai “Restauri d’Arte”viene messa in onda a partire da questa settimana dall’emittente televisiva locale GRP sul canale 13 del digitale terrestre, il venerdì alle 19,45, il sabato alle 13,30 e la domenica alle 22,30. I reportage sinora pubblicati sono dedicati alla chiesa della Misericordia di Torino, al complesso che a Carmagnola comprende la chiesa e il convento di Sant’Agostino e ai lavori in corso nella sede dell’Accademia di Medicina di Torinocon la ristrutturazione dell’andronee il recupero di un ciclo di affreschi di Bartolomeo Guidobono. Quest’ultimo reportage sarà il primo ad essere messo in onda da GRP.

Per visionare la playlist dei reportage videosinorapubblicati sul canale YouTube della Città Metropolitana e alle fotogallery basta accedere al portale Internet della Città Metropolitana di Torino, alla pagina

www.cittametropolitana.torino.it/speciali/2021/riflettori_restauri_arte/

 

LAVORI IN CORSO ALL’ACCADEMIA DI MEDICINA DI TORINO

 

La chiesa parrocchiale di San Francesco da Paola, che interrompe il ritmo porticato di via Po a Torino, è uno di quegli edifici sacri preesistenti al nuovo tracciamento viario voluto e rispettato dai Duchi di Savoia e da Maria Cristina di Francia, così come conferma il grande stemma di Vittorio Amedeo I affiancato dai gigli francesi posto all’ingresso. Chiesa e convento furono edificati a partire dal 1632: la prima, che sorgeva sulla vecchia strada della calce, rimase intatta durante la costruzione della nuova arteria, mentre il convento dei Minimi – ordine istituito da San Francesco da Paola – dovette allinearsi. L’occupazione francese nel 1796 e la successiva soppressione delle congregazioni religiose, costrinsero i Minimi a lasciare il convento e la chiesa conventuale fu trasformata in parrocchia, alla cui canonica oggi si accede da via Po 16. In seguito, i locali dell’ex convento, ospitarono diversi Istituti universitari e per dare ad essi accesso, Carlo Alberto fece praticare un’apertura in via Po all’attuale civico 18, incorniciata dal Talucchi in stile neoclassico.

È qui che da quasi un secolo si trova la sede dell’Accademia di Medicina, dove sono in corso i lavori di ristrutturazione dell’androne e di un ciclo di affreschi di Bartolomeo Guidobono. Si tratta di lavori molto attesi che sono il punto di partenza di un progetto di recupero più ampio come ha raccontato nell’intervista per la rubrica “Restauri d’Arte” il professor Giancarlo Isaia, Presidente dell’Accademia di Medicina. Per rendere possibile l’avvio di questi lavori, l’Accademia ha dovuto affrontare importanti spese, coperte grazie al sostegno di varie istituzioni tra cui la Fondazione Cassa di Risparmio di Torino e la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio e grazie a una sottoscrizione pubblica libera rivolta ai soci, agli amici dell'Accademia e a chiunque volesse e potesse contribuire.

È in corso la ristrutturazione dell'androne che aggetta su via Po e del cortile cinquecentesco negli anni rimaneggiato e nel quale si sta riportando un po' di ordine architettonico. È anche in programma la costruzione di un ascensore che possa eliminare le barriere architettoniche oggi presenti. Importante, soprattutto dal punto di vista artistico, il recupero di un ciclo di affreschi di Bartolomeo Guidobono (Savona 1654 - Torino 1709) conosciuto come “il prete di Savona”, attivo presso la corte sabauda tra il 1685 e il 1688 e poi nuovamente dal 1705, anno in cui si trasferì a Torino insieme al fratello Domenico. Questi tre affreschi, già in restauro da molti anni, riassumono episodi della vita di San Francesco da Paola e, grazie al reperimento di fondi adeguati, saranno inaugurati insieme all’androne ristrutturato e al recupero di una parte del cortile verosimilmente tra pochi mesi. Sempre del Guidobono, a metà dello scalone che porta ai locali dell’Accademia di Medicina, come sfondo al pianerottolo, è possibile ammirare La Crocifissione”, un altro splendido affresco già restaurato negli scorsi anni e, soprastante ad esso, una cupola con tamburo ottagonale.

Al termine dei lavori, la Città di Torino avrà a disposizione uno spazio che l’Accademia, come conferma il Presidente Isaia, metterà a disposizione per incontri e conferenze, soprattutto in questo momento in cui, almeno nei mesi estivi, si predilige riunirsi all'aperto per motivi legati alla pandemia.

Proprio nella prospettiva del ripristino di un pezzo importante della città, è stato costituito un Comitato di scopo, organismo ufficiale di cui fanno già parte o faranno presto parte i commercianti di via Po, l'Università, la parrocchia di San Francesco da Paola e forse il Comune. La missione del Comitato non è quella di raccogliere fondi direttamente quanto piuttosto disensibilizzare istituzioni, Enti e Fondazioni per arrivare a ristrutturare tutto il quadrilatero. È infatti in arrivo un progetto di massima che riassume tutti gli interventi da fare nel tempo: la ristrutturazione del tetto, il rifacimento della facciata lato cortile e altri interventi interni.

 

Fonte: Ufficio Stampa Città metropolitana di Torino.

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Articolo pubblicato il 23/03/2021