A Roma protestano ristoratori e mercatali e davanti a Montecitorio si scatena la guerriglia. Sull’A1 dieci ore di blocco da parte degli ambulanti

“Buffoni, fateci riaprire” E’ lo slogan dei manifestanti, che animano le piazze d’Italia. Si concretizzano le proposte mediatorie di Salvini a Draghi

Da qualche settimana le piazze d’Italia sono animate dalle categorie non garantite, che lamentano i disagi subiti in seguito a misure che, in alcuni casi poco hanno a che vedere con la sicurezza sanitaria e la prevenzione del contagio. Le misure prive di senso ereditate da Conte, sono state adottate pedissequamente da Draghi. Non si può lavorare per imposizione governativa ed i ristori, oltre che a tardare, sono inefficaci per categorie prive di identificazione statistica.

 

Si chiudono attività senza entrare nel merito ed accettare le proposte migliorative proposte della singole categorie. Intanto  le piazze della movida continuano a segnare cospicue presenze, senza che le Forze dell’Ordine intervengano per dissuadere le concentrazioni. I mezzi pubblici somigliano sempre più ai carri bestiami, ma i Comuni non intervengono adeguatamente, neppur con la sanificazione.

 

Nel contempo sta andando in crisi il piano delle vaccinazioni che non riesce a decollare e la lista dei decessi non demorde. Mancano i vaccini, trionfano le difficoltà organizzative ed in più continua a propagarsi il panico nei confronti del vaccino AstraZenica, sospeso e bandito in alcuni Paesi europei.  Si è determinata una situazione che rischia di diventare ancor più esplosiva e ieri si è palesata l’impotenza del Governo e la rabbia delle Piazze. Perché oltre alle due grandi manifestazioni di cui parleremo, anche  a Milano, Imperia e Napoli, non sono mancate le proteste.

 

Tensione a Roma  in piazza Montecitorio dove ieri si è svolto un sit-in di protesta dei ristoratori e di altre categorie sull'emergenza chiusure per il Covid. La situazione è degenerata e si è arrivati a uno scontro tra manifestanti e forze dell'ordine, con lancio di fumogeni e oggetti contundenti.

 

Alcuni manifestanti sono stati identificati e fermati. Buffoni" e "libertà", le urla partite dalla piazza, dove i manifestanti hanno sfondato le transenne venendo respinti dalle forze dell'ordine. Lancio di fumogeni e oggetti, alcuni poliziotti lievemente feriti. Un poliziotto è stato ferito, ha riportato un taglio alla testa ed è stato portato via in ambulanza. L'agente, di giovane età, era in borghese e per questo non munito di casco protettivo. Ha riportato una ferita profonda, tanto da aver perso parecchio sangue.

 

Inizialmente, prima dell'arrivo dell'ambulanza, è stato aiutato da colleghi e vigili urbani presenti, che gli hanno dato dei fazzoletti per tamponare la ferita. Un altro agente ha riportato un taglio all'altezza del sopracciglio. Ha ricevuto una prima medicazione a Palazzo Chigi e successivamente è stato sottoposto a controlli in ospedale.

 

Al sit-in hanno partecipato diverse categorie di esercenti, dai ristoratori ai proprietari di palestre, che chiedono la riapertura delle attività. I manifestanti hanno continuato ad affollare lo slargo davanti alla Camera e pressare le transenne che circondano Montecitorio. C’erano diverse bandiere tra cui quella del movimento Italexit fondato dal senatore Gianluigi Paragone. Tra i manifestanti uno indossava un copricapo con le corna simile a quello visto durante l'assalto a Capitol Hill.

 

La tensione in piazza si è accesa poco dopo l'intervento del deputato Vittorio Sgarbi che ha dichiarato: ''Sono stato l'unico politico invitato" alle proteste dei ristoratori e di altre categorie oggi a Roma davanti a Montecitorio, "anche perché sono il più fermamente contrario alle misure prese dal Governo. Sono proteste ancora moderate, non ho visto alcuna forma di violenza, hanno solo cercato di passare la soglia della piazza, d'altronde non si capisce perché quello spazio debba essere off limits per i manifestanti''.

 

Prima il lancio di fumogeni e poi quello di bottigliette di plastica, infine i manifestanti hanno tentato di sfondare il cordone della polizia ribaltando le transenne che circondano la piazza. Tanti militanti di CasaPound si sono uniti alla protesta dei ristoratori e pare che le violenze esasperate siano state compute e fomentate da loro. "Siamo qui - spiega Luca Marsella, consigliere municipale di Cpi intervenuto dal palco - per dare sostegno a italiani che non si arrendono e che hanno il coraggio di opporsi a una gestione criminale dell'emergenza sanitaria del governo, anche rischiando in prima persona. Noi siamo al loro fianco e non solo a parole, e anche se è politicamente scorretto sostenere chi non ha intenzione di sottostare alle folli imposizioni del governo, crediamo che sia assolutamente necessario ed inevitabile ribellarsi a Dpcm, già dichiarati incostituzionali dai giudici, che calpestano il diritto al lavoro. Quella di oggi è una protesta sacrosanta come lo è la loro rabbia. Non intendiamo vedere il nostro popolo morire un Dpcm alla volta".

 

Una delegazione dei manifestanti è stata ricevuta a Montecitorio da qualche deputato. Pare sia scaturito l’impegno di un’analisi più approfondita da parte del governo e forze politiche che produrrà un confronto con i ristoratori e le altre categorie, entro la settimana. Così si è sciolta la manifestazione romana.

 

Anche l’Autostrada del Sole è stata bloccata da manifestanti da Roma a Napoli, appartenenti in gran parte agli operatori mercatali. Dopo quasi dieci ore, è stato rimosso il blocco realizzato nel tratto casertano, perché i manifestanti hanno ricevuto rassicurazioni dalla delegazione recatasi a Roma sull’ incontro che si terrà nelle prossime ore nella capitale tra i rappresentanti dei lavoratori e il Governo. "E' stata una giornata dura - dice Peppe Magliocca, presidente di Ana-Ugl Caserta, sindacato degli ambulanti che ha organizzato la protesta - chiedo ancora scusa a cittadini e forze dell'ordine per i disagi provocati, ma era necessario dar vita ad una protesta di questo tipo per alzare l'attenzione sulla nostra categoria, che non lavora da quasi due mesi, ed è ormai allo stremo. Auspichiamo che oggi da Roma possano arrivare notizie positive sulla riapertura di fiere e mercati, ma anche in relazione al pagamento della tosap, la tassa di occupazione del suolo comunale; pagarla senza aver lavorato è un danno per noi".

 

A mediare con i manifestanti i funzionari della questura di Caserta e della prefettura. La protesta si è svolta nei pressi dello svincolo di Caserta Sud, con diverse centinaia di furgoni a bloccare il traffico in entrambe le direzioni. Sono state istituite uscite obbligatorie per bypassare il blocco, con code e rallentamenti per l'intera giornata.

 

La  Lega che già aveva ricevuto la scorsa settimana, assicurazioni da Draghi, di rivedere il piano dei blocchi, non appena gli effetti delle pandemia avessero rallentato il picco, ha preso immediata posizione. Via libera a cinema e teatri con il contingentamento, ristoranti aperti a cena nelle Regioni con dati da zona gialla, locali con saracinesca alzata fino alle 18 anche in zona arancione, ma a patto di avere tavoli distanziati e all'esterno e sport 'one to one'. Sono queste, secondo quanto si apprende da fonti leghiste, alcune delle proposte che i governatori della Lega stanno valutando, con l'obiettivo di negoziare col governo un allentamento delle restrizioni. "Per la Lega - spiegano le stesse fonti - è il momento della programmazione a lungo termine: stop ai divieti e regole certe da far rispettare a tutti.

 

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Articolo pubblicato il 07/04/2021