Alla scoperta della mostra virtuale interattiva dedicata ai 90 anni della Maglia Rosa

1931 – 2021 Un importante anniversario celebrato da un fantastico allestimento virtuale dedicato al Giro d'Italia, alla maglia e ai suoi eroi.

Sabato 8 maggio  2021 partirà da Torino la centoquattresima edizione del Giro d'Italia, che si concluderà a Milano il 30 maggio, giorno in cui a sollevare la coppa destinata agli immortali, sarà un solo campione, colui che indosserà la Maglia Rosa. 

È una maglia che da 90 anni identifica: ciclistica passione, epiche imprese e stoici sacrifici di sudore e sangue consumati sulle strade della penisola, con un unico obiettivo, un unico colore: il rosa che accomuna tante generazioni di atleti e le loro gloriose imprese.

Per onorare la maglia e ciò che rappresenta nella storia nello sport, in questo 2021 così severo non solo con gli sportivi, è nata una spettacolare e dettagliata mostra virtuale interattiva, che permette agli appassionati di immergersi tra le stanze in cui è custodita la leggenda del Giro d’Italia.

La mostra è stata allestita in collaborazione con il Museo del Ghisallo e con ACdB Museo. Un racconto tutto da scoprire "camminando" lungo un percorso ricco di imperdibili, inediti documenti video, articoli, prime pagine de La Gazzetta dello Sport e reperti delle più grandi imprese legate alla Maglia Rosa.

PER ENTRARE NELLA MOSTRA, CLICCARE:

https://virtualtour.linelab.net/virtuals/magliarosa90anni/  

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Universalmente conosciuta come il simbolo del leader, la Maglia Rosa venne introdotta al Giro d'Italia nel 1931 da Armando Cougnet, giornalista sportivo de La Gazzetta dello Sport. La scelta del colore fu ispirata da quello delle pagine dello stesso giornale che sfogliamo ancora oggi, cambiato nella sua veste dal verde al rosa nel 1899, e che oltre vent'anni prima, già aveva ideato il Giro d’Italia.

A onor del vero, un colore che rappresentasse il leader della classifica non era un’idea originale bensì, ispirata dalla maglia gialla del Tour de France, portata in gara per la prima volta nell’edizione del 1919 

L’obiettivo era quello di scegliere un simbolo che rendesse agevole distinguere dagli altri il corridore al comando della classifica, così da permettere agli spettatori di riconoscerlo al passaggio.

Una tradizione destinata alla maglia del leader della classifica generale, che fino ad oggi si è perpetrata in tutte le più prestigiose corse ciclistiche a tappe. Il giro d’Italia, prestigioso appuntamento mondiale di questo sport, oggi è anche noto come: “La Corsa Rosa”, proprio per il colore della sua maglia più ambita.

Nel lontano 1931, il primo a indossarla fu il mantovano Learco Guerra, soprannominato la Locomotiva umana per la sua forza erculea e per la sua resistenza. Fisicità che gli permisero di conquistare quello stesso anno a Copenaghen, il Campionato del Mondo di Ciclismo su strada e nel 1934 la Corsa Rosa.

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Articolo pubblicato il 15/04/2021