Covid: Le Regioni spingono per riaprire tutto, verso cabina di regia venerdì

In preparazione il piano Recovery e decreto Imprese. La difesa stonata di Speranza

Ieri abbiamo nuovamente sfiorato i 500 morti, ma nonostante le disavventure incontrate dai vaccini e dal sistema di inoculazione messo in piedi dalle regioni, c’è voglia di girare  pagina e di guardar al dopo, anche per non far prendere piede alle proteste di piazza che, quando iniziano, preludono sviluppi incerti e il più delle volte indesiderati da regioni e governo.

 

 

Così le Regioni, lasciando da parte la retorica, sono pronte a riaprire progressivamente le attività, nei prossimi due mesi, ma hanno fretta di annunciarlo da subito. Al tavolo della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, convocata per oggi, l'aggiornamento delle linee guida per la riapertura delle attività economiche, produttive e ricreative. Venerdì si va verso una nuova riunione della cabina di regia del governo, presieduta dal premier Mario Draghi, sulla situazione epidemiologica in Italia.

 

Ieri pomeriggio, invece, Draghi ha incontrato il coordinatore nazionale e il portavoce del Ct Franco Locatelli e Silvio Brusaferro. In primo piano si discuterà della possibilità di aprire le scuole per le vacanze per assicurare attività ludico-ricreative e culturali agli alunni. Tenere le scuole aperte dopo la fine dell'anno scolastico, al servizio del territorio e su base volontaria "si può fare, ci sono stati stanziamenti appositi. Si tratta di valutare le possibilità di un'offerta formativa specifica per il territorio di riferimento di ogni singola scuola. Qui viene fuori la differenziazione delle nostre aree geografiche. Mi aspetto territori dove questa iniziativa sarà accolta molto positivamente e altri in cui ci sarà maggior freddezza da parte delle famiglie. Ma è possibile e lavoreremo per questo".

 

Lo ha detto il Presidente dell'Associazione Nazionale Presidi, Antonello Giannelli. “L'orientamento del Governo è chiarissimo: riaprire con sicurezza, quando ci saranno le condizioni, ma dare già delle date e delle certezze perché il sistema economico ha bisogno di certezze e di organizzazione. E anche i cittadini hanno bisogno di capire che orizzonte hanno davanti". Lo dice il ministro del turismo Massimo Garavaglia  che ribadisce: "Riapriamo in sicurezza per non chiudere più".

 

Alla domanda se si pensa di riaprire bar e ristoranti all'aperto, sull'esempio dei pub inglesi ribatte: "Ci sono settori e settori - spiega - e categorie e categorie.  Ci sono attività che hanno bisogno di tempi e quindi va detto. Le fiere, di cui abbiamo discusso ieri, hanno bisogno di mesi di preparazione, altrimenti salta tutto e si passa all'anno dopo. Tipologia per tipologia bisogna dare il giusto orizzonte e la giusta agenda. Bisogna mettersi a un tavolo e rivedere tutto, ma vedo il ministro Speranza molto meno "arcigno" rispetto a prima su questo. E' questione di mettere le regole e i protocolli giusti, tanto si sa che si va verso la direzione del Green Pass europeo. Ad esempio noi prima di entrare in Cdm facciamo il tampone... In una mostra che ha gli orari di ingresso scaglionati che problema ci sarebbe?".

 

Ma è sullo stato dei nostri conti che l’attenzione del governo si concentrerà nei prossimi giorni. Draghi vedrà i partiti e prepara lo sprint su piano Recovery e decreto Imprese. Il via libera al nuovo scostamento di bilancio, di 40 miliardi, con l'ok al Def,è all’odg del Consiglio dei Ministri di oggi. Altri 40 miliardi, da immettere nell'economia a stretto giro, per dare ossigeno alle imprese e preparare la ripartenza: il governo è pronto a chiedere il nuovo scostamento da circa due punti e mezzo di Pil, per garantire alle aziende la liquidità, per dare altri ristori - parametrati su due mesi anziché su uno solo - soprattutto a chi è stato chiuso per limitare i contagi - e per abbattere alcuni costi fissi, dall'Imu agli affitti, per i settori più danneggiati dall'emergenza Covid.

 

Lo scostamento servirà anche a finanziare il fondo per le opere escluse dal Recovery ma che si vogliono comunque includere tra quelle prioritarie per i prossimi anni. L'operazione va di pari passo alla preparazione del Documento di economia e finanza, che disegnerà la cornice macroeconomica del prossimo triennio.

 

“La digitalizzazione della pubblica amministrazione è tema centrale. La cooperazione e il lavoro con i territori sarà cruciale e vede già oggi una serie di attività già ben avviate che ora possono essere organizzate al meglio e sostenute con strumenti e risorse adeguate", ha detto il Ministro per l'Innovazione tecnologica e la Transizione digitale Vittorio Colao illustrando le linee guida in tema di digitalizzazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza alla Conferenza Unificata Regioni-Anci-Upi.

 

Durante l'esposizione Colao ha sottolineato come il digitale permette maggiore crescita, produttività e inclusione e ha illustrato gli obiettivi al 2026 del suo dicastero. Intanto la sinistra(PD e grillini) invece di guardare in faccia problemi e carenze, sta montando la difesa di Speranza, quale tema prioritario.

 

Ministro che ha fallito in tutti i campi ed ha regalato all’Italia il maggior numero di morti e le misure adottate più fallimentari. Ma come la Storia dei periodi bui insegna, i “compagni che sbagliano vanno sempre difesi.”

 

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Articolo pubblicato il 15/04/2021