Karlsruhe può affossare la solidarietà europea

Germania ed i paesi del Nord non hanno mai voluto assumersi la responsabilità di un debito comune

Mentre si procede con la predisposizione dei progetti di investimento dei miliardi del Recovery fund, si sta delineando la possibilità che il banco salti con buona pace dei propositi di interesse comune e condivisione delle responsabilità da parte dei paesi UE.

A fine marzo la Corte Costituzionale tedesca ha respinto un ricorso presentato da un’associazione di cittadini tedeschi che contestava la responsabilità comune delle enormi somme messe a disposizione con debito comune UE nel Recovery fund; erano le perplessità dei paesi “frugali” del nord già emerse durante le trattative nella scorsa estate.

La Corte Costituzionale non ha accolto il ricorso ma solo per non intralciare un piano assolutamente necessario alla ripartenza dei paesi UE dopo la crisi pandemica da cui, peraltro, non siamo ancora usciti; tuttavia, se si leggono nel merito le motivazioni espresse dai giudici costituzionali c’è ben poco da stare tranquilli ed il rischio che si blocchi il grosso piano di aiuti comunitario è tutt’altro che scontato.

Infatti la Corte Costituzionale ha ammesso che il ricorso presentato non è per niente inammissibile, semplicemente rimanda la discussione; inoltre riafferma che non deve essere assolutamente messo in discussione il principio dell’autodeterminazione democratica, vale a dire che è pur sempre il parlamento tedesco a determinare ciò che l’Unione Europea può o meno chiedere alla Germania di fare o non fare.

Si ribadisce inoltre che è espressamente vietato dalla Costituzione tedesca la “creazione di strumenti che prevedano una assunzione di responsabilità per decisioni prese da altri Stati”

Quindi, in base a questo principio, se il Bundestag decidesse che la Germania non intende, come non ha mai inteso, farsi carico di un debito comune europeo il piano del Recovery fund verrebbe bocciato dalla Germania con le conseguenze che possiamo immaginare.

Non è un mistero, la Germania ed i paesi del Nord non hanno mai voluto assumersi la responsabilità di un debito comune a tutti i paesi UE; si può discutere all’infinito se abbiano ragione o no, ma senza una condivisione del debito non può esserci un giusto ed equo sistema monetario comune, si può avere solo un insieme di paesi che utilizzano la stessa moneta dove i più forti fanno il bello ed il cattivo tempo.

Il Governo sta definendo gli ultimi dettagli per i fondi europei, ma non dobbiamo dimenticare che la giustizia tedesca ha solo messo in stand by l’approvazione del Recovery; la Germania può ancora permettersi di fare marcia indietro ed una sua uscita dal piano equivarrebbe alla sua sepoltura, altro che solidarietà europea.

Tedeschi e paesi del Nord hanno temporaneamente accettato di scendere a patti con i paesi euromediterranei perché la situazione era troppo grave, ma grazie alla Corte di Karlsruhe si sono riservati di poter tornare all’unica Europa che riescono a concepire: quella in cui loro decidono e gli altri obbediscono.

 

Luigi Cabrino

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Articolo pubblicato il 26/04/2021