Perché l’Unione europea si dimentica del passo del Sempione?
Alessandro Panza

“Inserire la tratta nelle reti europee Ten-T. Bruxelles ascolti voce territorio” lo chiedono gli eurodeputati Campomenosi/Panza (Lega).

Ieri ci siamo occupati della Tav ed oggi ci tocca rimarcare un’altra grave carenza che riguarda il Sempione, valico stradale e tunnel ferroviario. La libera circolazione di persone e merci fa parte dei presupposti dell'Unione europea; invece i fatti ci stanno dimostrando il contrario.

Lo lamentano e denunciano due eurodeputati della Lega: “Dall’Unione Europea, purtroppo, c’è scarsa considerazione verso le esigenze infrastrutturali del passo del Sempione e della viabilità della provincia del Verbano-Cusio-Ossola: è questo che si apprende dalla risposta della Commissione alla nostra interrogazione - dichiarano  Marco Campomenosi, capo delegazione Lega e Alessandro Panza, europarlamentare della Lega -, nella quale chiedevamo un aumento della capacità e della velocità ferroviaria e un miglioramento della connettività tra la provincia del Vco e il Canton Vallese”.

Da Bruxelles, proseguono gli interroganti, sono arrivate risposte vaghe, in cui si ricorda che l’infrastruttura stradale del passo del Sempione non fa parte della rete Ten-T e che tuttavia “la Commissione persegue l’obiettivo di trasferire una notevole quantità di merci su modi di trasporto più sostenibili, in particolare sulle rotaie”. Quale sarà il seguito a garanzia dello sviluppo del territorio e della mobilità dei cittadini europei?

“Prendiamo atto”, proseguono gi europarlamentari, “della mancanza di un reale interessamento da parte di Bruxelles nei confronti della problematica, a dispetto dell’aumento del 371% del traffico pesante lungo il passo. Questo è inaccettabile”. “Continueremo a portare avanti, a Roma e a Bruxelles, le istanze del territorio, in contatto con le amministrazioni e le comunità locali, anche e soprattutto in occasione della revisione delle reti Ten-T. Le carenze infrastrutturali della provincia del Vco, concludono, meritano più attenzione a livello europeo, Bruxelles non ignori la voce del territorio”.

Arriverà una risposta concreta? Se anche la Regione Piemonte tacerà, si creerà una situazione veramente illogica, oltre chè imbarazzante.

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 01/05/2021