Alessandria. Crollo Amazon, FormaSicuro: “incredibile dover assistere a queste tragedie”

Un primo maggio ancor più triste e problematico

Quest’anno in tutt’Italia il Primo maggio è stato celebrato in forma minore, non solo per le disposizioni di distanziamento, ma soprattutto per le condizioni di lavoro ancor più precarie. Si sono persi in un anno oltre novecentomila posti di lavoro, di cui cinquantamila in Piemonte. Purtroppo l’andamento negativo avrà seguito nel corso d’anno.

La sensibilità di cittadini e lavoratori, rimane turbata, quando oltre alla precarietà, il lavoro diventa insicuro, con vittime innocenti. E’ quel che purtroppo è avvenuto giovedì scorso ad Alessandria. Un operaio è morto e altri cinque sono rimasti feriti e uno di loro sarebbe gravissimo, in seguito a  un crollo avvenuto in un cantiere edile, dove si sta realizzando una nuova sede della logistica di Amazon. Dalle prime ricostruzioni il cedimento avrebbe interessato una trave. Le sei persone stavano lavorando in quel momento su quella parte di cantiere.

In merito a questo tragico incidente, l’Organismo Paritetico FormaSicuro, che  fa parte del Sistema Nazionale di categoria per la formazione professionale e la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, ha diffuso il seguente comunicato:

È incredibile dover assistere inermi a queste tragedie” è il commento dell'Ingegnere Rocco Luigi Sassone, Presidente dell'Organismo Paritetico Nazionale FormaSicuro, attivo dal 2008 nel sistema nazionale della prevenzione della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e cantieri. Da quanto è trapelato l'incidente è stato innescato da un cedimento intempestivo di un elemento strutturale su cui si stava eseguendo un getto di calcestruzzo. “Siamo vicini alle famiglie dei lavoratori coinvolti, nella consapevolezza che gli organi di vigilanza sapranno fare luce su una vicenda che di sicuro aprirà un dibattito su cosa è ancora necessario introdurre nell'organizzazione della sicurezza, soprattutto in un periodo congiunturale come quello che stiamo vivendo, per scongiurare eventi tragici e sicuramente evitabili”.

Ci auguriamo che emergano le effettive responsabilità di questo grave infortunio sul lavoro. No alla precarietà ed all’insicurezza del Lavoro. Altrimenti non potremo definirci un Paese civile.

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Articolo pubblicato il 02/05/2021