È uscito il nuovo numero della rivista "Episteme, un laboratorio dei saperi e delle pratiche educative"

Nella mia qualità di caporedattrice sono felice di annunciare la pubblicazione della “nuova nata” della famiglia di "Episteme"

Anche questa volta ce l’abbiamo fatta. Episteme, un laboratorio dei saperi e delle pratiche educative è arrivato al numero undici, quindi ne ha al suo attivo dodici, visto che il primo, uscito nel lontano 2005, era stato il numero zero. La rivista è pubblicata a cura del Liceo Maria Gaetana Agnesi di Merate (Lecco), dove ho lavorato dal 1990 fino al 2018, anno in cui, tra mille dubbi, ho deciso di lasciare l’insegnamento. Ma non certo la  guida della redazione delle rivista.

Avevo già presentato su questo giornale Episteme 9, del 2019 ed Episteme 10, del 2020 a questo link  Quindi cercherò di non ripetermi troppo, anche se temo che per certi versi sarà inevitabile.

Vorrei innanzitutto chiarire che con il termine “rivista” in questa sede si intende un volumetto di duecentoventi pagine, contenente articoli di varia natura, che trattano argomenti che vanno dalla letteratura alla filosofia, dalla fisica alla didattica della storia e della lingua inglese, dalla scrittura creativa alle recensioni; come si vede, dunque, la rivista ha scelto di non essere monografica, ma di offrire ai lettori un ‘ampia possibilità di scelta.

La cadenza della pubblicazione è annuale ed ogni volumetto è suddiviso in tre parti: Ricerca (saggistica), Maieutica (didattica), all’interno della quale si trova la mia rubrica di scrittura creativa Lezioni sottintese, Recensire (recensioni). 

Chi scrive sulla nostra rivista? Docenti della scuola secondaria superiore, alcuni anche con incarichi universitari, e docenti universitari tout court. Ma non mancano neanche firme di esperti su particolari argomenti o testimoni di fatti importanti. Ad ogni modo l’appartenenza della gran parte degli autori all’ambito scolastico ed universitario  testimonia  la vocazione fondamentale della rivista: quella di costituire un ponte tra il mondo della scuola superiore e quello accademico, rapporto fondamentale nell’universo del liceo, ambito in cui la stragrande maggioranza degli studenti prosegue i propri studi all’università.

Ma non solo; questa rivista vuole anche dimostrare con i fatti quanti insegnanti considerino fondamentale per lo svolgimento del proprio lavoro in classe continuare a studiare seriamente ed in modo rigoroso la materia di cui si occupano con i loro studenti, magari anche scrivendo e diffondendo i risultati dei propri approfondimenti.

Diciamola tutta; anche per combattere la vulgata del docente che dopo la laurea non ha più aperto un libro, che ripete la stessa lezione su Leopardi da vent’anni, che lavora diciotto ore la settimana e via dicendo. Non è così, almeno per la maggioranza dei colleghi che ho incontrato nei miei quarant’anni di insegnamento nella scuola pubblica italiana. E con Episteme abbiamo voluto dimostrarlo.

Perché questo titolo? Episteme in greco indica il sapere certo, acquisito, scientifico in senso lato, potremmo dire, che si oppone all’opinione del singolo, cioè alla δòξα (opinione); non solo, considerato che inizialmente indicava ogni conoscenza abilitante a compiere determinati mestieri o attività e successivamente l’aspetto rigoroso e teorico della conoscenza, si poneva in contrapposizione anche con la mera capacità operativa, cioè la éμπειρìα (empirìa). 

Insomma, un titolo impegnativo, così come il simbolo che abbiamo scelto; la moneta che rappresenta il labirinto di Cnosso, cioè un labirinto unicursale, nel quale in realtà è impossibile perdersi, perché la strada che conduce dal centro all’uscita è una sola, tortuosa, che sembra tornare indietro e perdersi nei più contorti ed oscuri meandri, ma poi, seguendo direzioni inaspettate, ci conduce all’uscita.

Così come siamo convinti che solo attraverso lo studio e la riflessione tutti noi, ma soprattutto i ragazzi, possano trovare la loro strada, loro e unicamente loro, per orientarsi liberamente in un mondo complesso e confuso come il nostro. Forse, in fondo, questo è lo scopo ultimo di Episteme; contribuire con il nostro lavoro ad aiutare i ragazzi, ed insieme a loro noi stessi, a trovare la strada per uscire dal labirinto. Anche se poi forse vorrà dire rientrarci a ritroso per scoprire che il centro non sempre coincide con la meta.

Episteme è disponibile in versione cartacea o e-book sul sito dell’editore milanese Mimesis, sotto la voce Riviste e Journal. Questi i link:

https://mimesisjournals.com/magazine_item_list_grid.php?item_mst_id=54

http://mimesisedizioni.it/riviste/episteme/episteme-n-11-2020    

Al momento gli abstract degli articoli del numero 11 non sono ancora disponibili sul sito (mentre ci sono quelli dei numeri 9 e 10), per cui concludo la mia presentazione con qualche informazione sugli articoli che potrete leggere su Episteme 11.

In ambito letterario troverete approfondimenti sulle prime commedie di George Bernard Shaw e su un opuscolo di letteratura odeporica di Giambattista Bazzoni; in ambito filosofico un’analisi del testo di F.Totaro Assoluto e relativo, uno studio sull’idea di tempo in Aristotele, una riflessione  sullo Stato di natura in Hobbes, un confronto fra l’idea di epistemologia in Quine e in Goldman; in ambito scientifico un  articolo sulla Relatività Ristretta; in ambito didattico un lavoro sulla caduta del muro di Berlino e sull’insegnamento dell’inglese; infine, una recensione su Le Benevole di Jonathan Littell  ed un’altra  su Lo Scarafaggio, romanzo-pamphlet di Ian Mc Ewan.

Mi permetto due parole in particolare sulla mia rubrica Lezioni sottintese; si tratta di una serie di racconti, a metà strada tra la narrativa e il saggio, in cui mescolo la realtà di una spiegazione in classe con i pensieri sulle  esperienze, più o meno immaginarie, che le parole dei classici suscitano nella mente del docente, esperienze che magari si rispecchiano negli occhi degli alunni e si riflettono poi nell’anima di chi sta tenendo la lezione, conducendolo spesso a nuove scoperte su di sé e sul mondo. Questa volta lo spunto nasce da X Agosto di Pascoli e dal Cantico delle Creature di San Francesco per concludersi su una terrazza di Torre del Mare, dove si è inaspettatamente posata una gazza, passando per una sera di San Lorenzo in Romagna.

Chi volesse partecipare al nostro lavoro può mandare il proprio contributo in formato word all’indirizzo patrizia.lotti@liceoagnesi.edu.it 

Auguro a tutti una buona lettura!

Patrizia Lotti

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Articolo pubblicato il 03/05/2021