Pianeta Toro – 72 anni dalla tragedia di Superga; un omaggio e una piccola storia

Un ricordo sempre vivo, un tributo agli sfortunati eroi del Grande Torino e le origini di un sogno

Come ogni anno, il 4 maggio è una ricorrenza “mistica” per tutti i tifosi della squadra Granata. Il rendez-vous alla basilica di Superga è un pellegrinaggio che rende omaggio ai caduti di quella leggendaria squadra che fu il Grande Torino, e che in quel luogo, consumò il suo olocausto nell’aereo che si schiantava contro il monastero alle 17 03 del 4 maggio 1949. Una tragedia ancora viva, che colpì al cuore un’intera città e che modificò la storia del calcio mondiale.

Peccato che  con questa storia della pandemia, per il secondo anno, ogni assembramento è limitato,ma Superga è sempre là  e ogni giorno è buono per concedersi una gita.

Mio padre mi portava spesso a visitare quel luogo magico, pur nella sua immensa disgrazia. Quand’ero piccolino si lanciava con la sua Lancia Appia lungo i tornanti che portano alla basilica, per farmi guardare dall’alto quelle montagne maestose che indicava per nome, e per ammirare la città di Torino. Poi mi portava nel punto dell’impatto. Una volta lì, il babbo mi raccontava la storia che conoscevo ormai, ma mi piaceva vedere come mimava l’aeroplano, il disastro e poi, diventava triste come fosse successo ieri.

Erano gli anni 60 e la mia fantasia fu impregnata da quell’evento. Diventare un cuore Granata fu del tutto naturale, e mentre crescevo, la salita che porta a Superga diventò un percorso emotivo che percorrevo da solo. Dapprima faticando in bicicletta, mio secondo amore sportivo, poi, quando comperai un Benelli 125, presi a condividere quella gita spirituale, con qualche bella ragazza. Le portavo sul posto e come faceva papà, raccontavo loro la tragedia, mimando anch’io lo schianto. Quindi mi facevo mesto davvero e regolarmente riscuotevo un caloroso e duraturo bacio, come si cominciava a fare a quell’età. Ci andavo spesso.

Piccola divagazione di una storia quasi strana. La motocicletta mi entrò anch’essa nel cuore e con l’andar degli anni, una visita a Superga per poi allungare il passo tra le curve della collina, divenne un’abitudine, un piacere e un buon motivo per tornare anche da solo in quel luogo in cui vedevo ancora fumo e lamiere.

Avevo 32 anni, e quella domenica dell’86, avevo preso la motocicletta. Un’auto uscì di colpo da un piazzale. Mi trovai paralizzato in mezzo alla strada. È stato 34 anni fa, a un paio di km da Superga, proprio dove ero diretto.

Certi incidenti cambiano la vita. Tutto diventa battaglia quotidiana. Come non perderla è questione di sfida alla sorte, di orgoglio e di temperamento. Seduto in carrozzina cambiai mestiere. Ero architetto, diventai scrittore. Tra tanti romanzi premiati dai lettori, ne ho dedicato uno a quel Grande Torino e a quel fatto maledetto, inseguendo un sogno, un imbroglio da scrittore, molto apprezzato dai tifosi e da ogni lettore, comprese le signore.

È successo di notte, quando l’ispirazione entra nel cervello e impone di scrivere quasi in apnea. Dunque ho scritto di un angelo appassionato di calcio che all’ultimo momento scelse lo scenario per un altro finale, pur senza privare il racconto di una memoria da affidare ai posteri; di quel tempo, di quei luoghi, di quell’epoca romantica ormai quasi desueta.

Scrissi dunque questo breve romanzo, forse ispirato dall’anima del babbo o forse perché la mia compagna sofferenza, stimola alcuni neuroni che preferiscono l’amore per la vita e le storie a lieto fine. Fatto sta che scrissi: “L’Angelo della Basilica… e la più bella partita del Toro“.

4 maggio 2021, gli eroi ci guardano dall’alto del cielo, noi qui in terra a non dimenticare e a tramandare ai giovani quella tremenda storia. Così fece mio padre e a me, ormai nonno di una certa età, non mi resta che aspettare che il nipotino ancora troppo acerbo arrivi alla giusta età. Lascerò in eredità a lui lo stesso racconto, e agli altri un sogno dedicato a quegli eroi Granata, compresso in un piccolo volume, un sogno che riscrive la storia del calcio.

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Articolo pubblicato il 04/05/2021