Settimo Torinese (TO) - Per protestare contro il lockdown, il Consigliere comunale Antonio Borrini va alla Procura della Repubblica

“Ho appena depositato, presso la Tenenza dei Carabinieri di Settimo Torinese, una denuncia-querela nei confronti del Governo Conte Bis e del Governo Draghi.”

Il coprifuoco serale sta forse reggendo ancor per pochi giorni. Salvini con il supporto di gran parte delle Regioni e degli operatori del commercio, sta intensificando il confronto con il Presidente del Consiglio per limitare o addirittura annullare il coprifuoco. Si parla di un decreto già allo studio  ddel governo, che dovrebbe essere approvato il 14 maggio, in tempo per valutare l’andamento della pandemia e funzionale a fa decollare l’ulteriore flessibilità, a partire da lunedì 17 maggio.

C’è un consigliere comunale in Piemonte che non ha perso tempo e sin da fine aprile, intercettando e interpretando il pensiero di buona parte dei suoi concittadini, ha presentato una denuncia querela nei confronti dei due governi, Conte bis e  Draghi. Ne parliamo con il personaggio del giorno,  Antonio Borrini, consigliere indipendente di Settimo Torinese.

Antonio Borrini, qual è stata la motivazione che l’ha spinta ad una decisione, al momento solitaria?

Da Consigliere Comunale e da membro delle istituzioni ho il dovere di segnalare agli enti preposti che da un anno a questa parte, si sta utilizzando la Costituzione come carta igienica”.

A conclusione del suo forbito e motivato esposto cosa chiede alla Procura della Repubblica?

Che i responsabili dei reati di cui in narrativa nell’esposto, dunque i Presidenti del Consiglio Giuseppe Conte, Mario Draghi e gli altri Ministri dei relativi Governi, siano puniti per i reati indicati o per quelli meglio visti e ritenuti. Si esprime la volontà di ricevere informazione circa eventuale iniziativa archiviatoria . Si chiede altresì l’emissione dei provvedimenti cautelari meglio visti e ritenuti per restituire la libertà personale ai cittadini senza ulteriori ritardi”

In effetti le premesse ci sono ed i riferimenti di legge pure. Borrini fa riferimento a specifici articoli del codice penale e di procedure penale e precisamente:

-L’art. 287 c.p. punisce: “Chiunque usurpa un potere politico, ovvero persiste nell’esercitarlo indebitamente, è punito con la reclusione da sei a quindici anni (…)”.

-L’art. 605 c.p. punisce: “Chiunque priva taluno della libertà personale è punito con la reclusione da sei mesi a otto anni. La pena è della reclusione da uno a dieci anni se il fatto è commesso: (…) 2) da un pubblico ufficiale, con abuso dei poteri inerenti alle sue funzioni. Se il fatto di cui al primo comma è commesso in danno ad un minore, si applica la pena della reclusione da tre a dodici anni. Se il fatto è commesso (…) in danno ad un minore di anni quattordici, si applica la pena della reclusione da tre a quindici anni”.

–L’art. 323 c.p. punisce: “Salvo che il fatto non costituisca un più grave reato, il pubblico ufficiale o l’incaricato di un pubblico servizio che, nello svolgimento delle sue funzioni o del servizio, in violazione delle norme di legge o di regolamento (…) intenzionalmente (…) arreca ad altri un danno ingiusto è punito con la reclusione da uno a quattro anni”.

Con tali premesse il consigliere comunale di Settimo Torinese, passa in rassegna i molteplici DPCM, con la citazione di una recente sentenza del Tribunale Penale di Reggio Emilia, sent. n. 54/2021 che in riferimento ad un DPCM ha ribadito : ‘’Tale disposizione, stabilendo un divieto generale e assoluto di spostamento al di fuori della propria abitazione, con limitate e specifiche eccezioni, configura un vero e proprio obbligo di permanenza domiciliare. Tuttavia, nel nostro ordinamento giuridico, l’obbligo di permanenza domiciliare consiste in una sanzione penale restrittiva della libertà personale che viene irrogata dal Giudice penale per alcuni reati all’esito del giudizio (ovvero, in via cautelare, in una misura di custodia cautelare disposta dal Giudice, nella ricorrenza dei rigidi presupposti di legge, all’esito di un procedimento disciplinato normativamente), in ogni caso nel rispetto del diritto di difesa. Sicuramente nella giurisprudenza è indiscusso che l’obbligo di permanenza domiciliare costituisca una misura restrittiva della libertà personale.’’

Non manca il riferimento alla Corte Costituzionale che ha ritenuto configurante una misura restrittiva della libertà personale ben più lieve dell’obbligo di permanenza domiciliare come ad esempio, il prelievo ematico (Sentenza n. 238 del 1996). Anche l’accompagnamento coattivo alla frontiera dello straniero è stata ritenuta misura restrittiva della libertà personale e dichiarazione dell’illegittimità costituzionale della disciplina legislativa che non prevedeva il controllo del Giudice ordinario sulla misura poi introdotta dal legislatore in esecuzione della decisione della Corte Costituzionale.

Dunque nulla a che vedere con la mera libertà di circolare in determinate aree che attiene all’art. 16 Cost. e che in ogni caso sarebbe stata soggetta a riserva di legge, peraltro non rispettata in virtù delle forme con cui si è normato e di cui si è già detto”

L’argomentazione di fondo della denuncia, con i riferimenti alle leggi ed alla Costituzione, ruota sulla libertà dei cittadino e così si motiva: “Si è dimenticato che la libertà personale vale più della vita, che l’art. 32 Cost. non è in alcun modo sovraordinato agli altri valori Costituzionali. Lecito bilanciare diritti Costituzionali contrapposti, ma giammai la tutela di un diritto può portare alla soppressione di tutti gli altri. D’altronde se giuridicamente non fosse pacifico, completamente pacifico, che la libertà vale più della vita, principio di diritto naturale ricompreso tra i diritti inviolabili dell’uomo riconosciuti dalla Repubblica ex art. 2 Cost. allora il lockdown avrebbe dovuto essere stabilito in passato e dovrebbe essere programmato anche in futuro davanti a qualsivoglia malattia infettiva.

Non c’è un limite di morti dopo il quale la libertà personale può essere soppressa in nome della salute. Se è la salute che deve prevalere sempre, lo dovrebbe fare in presenza di ogni virus, compreso quello influenzale ad esempio, le cui complicazioni uccidono circa 650 mila persone l’anno nel mondo. Dunque se fosse davvero la salute l’unico diritto assoluto e prevalente su ogni altro diritto costituzionale dovremmo chiuderci tutti sotto una campana di vetro per sempre, perché purtroppo le malattie esistono. Se appunto prevale la salute tra dieci, cento, diecimila o un milione di morti, nulla cambia: la libertà va soppressa per far vivere tutti un po’ più a lungo.

Il Governo di turno, così ragionando, sarebbe in ogni caso obbligato a chiudere tutto. Ma comprenderete facilmente il paradosso, l’aberrante paradosso anzi a cui porta questo ragionamento, è ovviamente inaccettabile sospendere la vita perché esistono le malattie. Bilanciare motivatamente i diritti sarebbe stato invece il solo modo per intervenire, partendo in primis dall’immediato adeguamento dei numeri del nostro sistema sanitario a questa nuova malattia, dalla protezione, esclusivamente facoltativa, delle classi più deboli attraverso reali strumenti e indennizzi.

Ma il comportamento dei due Governi tenuto fino ad oggi “non può più essere tollerato e va punito duramente”. “ In ultimo luogo, continua l’esposto, è doveroso evidenziare che, l’unica azione che avrebbe potuto realmente salvaguardare la salute collettiva sarebbe stata un serio e tempestivo intervento sulle cure precoci domiciliari, in vero così facendo avremmo evitato gran parte dei decessi covid e la saturazione degli ospedali, invece...

E’ la prima iniziativa che ci risulti sia stata portata davanti alla magistratura in Piemonte. Quale potrà essere l’esito e soprattutto quale conseguenze sostanziali potrà produrre? Chi potrà politicamente sfruttare l’impegno e l’iniziativa del consigliere Borrini?

Consigliere Borrini, dinanzi a critiche, censure, o peggio appropriazione dei meriti della sua azione –coraggio da parte dei partiti romani, come potrà reagire?

Non arretro di un millimetro”.

Grazie!

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Articolo pubblicato il 07/05/2021