Torino. Artworks di Lia Pascaniuc da Otium

Il Club creativo di Green Pea

La visual artist Lia Pascaniuc, che da anni affronta attraverso le sue opere i temi della sostenibilità ambientale secondo la filosofia del vivere in armonia con il Pianeta, senza rinunciare al bello”, è presente con due suoi progetti, Global Warming 65°00’N 18°00’W e La Ricerca dell’Identità, da Otium, il rooftop di Ozio Creativo di Green Pea.

 

Ogni creazione della Pascaniuc nasce da uno studio artistico e scientifico, spesso accompagnato dalla consulenza di esperti. Ma ciò che caratterizza i suoi lavori è la chiave di lettura dei fenomeni naturali: se pur influenzati dall’uomo, seguono un ordine che la natura in qualche modo ripropone, alla ricerca dell’equilibrio mutevole, ma perfetto. Nel tempo si è compresa l’importanza del rispetto per l’ambiente, della sostenibilità e dell’armonia con la natura ecco perché la maggior parte delle opere dell’artista, infatti, sono dedicate all’acqua, “oro odierno”, ai suoi stati in natura e alle radicali trasformazioni che nei secoli hanno coinvolto il Pianeta.

 

Mi sento molto in linea con le scelte economiche di Green Pea, che anche durante un anno così complesso, ha puntato l’attenzione sulla sfida ambientale – spiega Lia Pascaniuc -. Il rispetto per l’ambiente e una sana convivenza con lui ci permetteranno un impegno più consapevole e inclusivo per affrontare il cambiamento in modo più giusto e pulito”.

 

Alcuni comportamenti dell’uomo hanno però creato un impatto irreversibile, è per questo che è fondamentale puntare su un concetto forte di sostenibilità, per non distruggere l’ambiente in cui viviamo. E proprio sulla sostenibilità si basa la filosofia del Green Retail Park Green Pea, pensato per creare un equilibrio perfetto tra la vita umana, alla continua ricerca del bello e del duraturo, e quella del Pianeta, delicata, ma al tempo stesso soggetta a reazioni e mutazioni violente e durevoli. Green Pea, infatti, punta alla sostenibilità in ogni suo dettaglio, “in modo da permettere all’edificio di respirare e far respirare”, un concetto in linea con la ricerca della visual artist, il cui ultimo progetto “Breath”, con il quale ha partecipato al Trento Art Festival, affronta proprio la tematica del respiro e della leggerezza.

 

Da Otium, un ambient di pensiero creativo, due opere così spiegate della visual artist:

 

Global Warming 65°00’N 18°00’W, il progetto riunisce due serie di scatti realizzati in Argentina e in Islanda e racconta come il surriscaldamento climatico influenzi la vita di tutti gli esseri viventi. I ghiacciai si stanno sciogliendo, la calotta polare artica si sta ritirando dalle coste continentali del Nord America e dell’Asia. Con un clima mondiale sempre più caldo, +0.7°, è cambiato il rapporto tra il ghiaccio che si scioglie in estate e quello che si riforma nella stagione fredda influenzando di conseguenza gli ecosistemi e la loro fauna. Questi temi vengono affrontati ogni anno nella Conferenza delle Parti sui cambiamenti climatici - Cop26, che quest’anno si svolgerà a Glasgow a novembre.

 

Global Warming 65°00’N 18°00’W

Tecnica: stampa argentata metallic lustre, dibond

Dimensioni: 110 X 87 X 4cm ed.1/5

Anno di realizzazione 2015

 

La Ricerca dell’Identità rappresenta la (ri)costruzione della propria identità culturale, come fa una betulla che lasciata al naturale può sopravvivere e adattarsi a un altro ambiente. La natura, in ogni sua forma, è mutevole, si adatta, si rinnova e cambia la propria struttura per sopravvivere al meglio al cambiamento dell’ambiente in cui si trova. Le rose, delicate ma non fragili, riescono a trovare sempre il modo per sopravvivere, anche arrampicandosi se necessario.

 

La ricerca dell’identità

Tecnica: scultura in vero legno di betulla, ferro battutolavorato, pietra Losa e fiori di seta

Dimensioni: h 2 mt X 1 mq - pezzo singolo

Anno di realizzazione 2007

 

 

Lia Pascaniuc, rumena di origini e torinese di adozione, è una visual artist che utilizza diversi linguaggi contemporanei per indagare tematiche ed emergenze dell’odierna società. Dal 2009 affronta con la sua arte (coadiuvata nelle sue ricerche da professionisti sul tema) il fenomeno del clima e di conseguenza la trasformazione dei paesaggi. Tra le più importanti partecipazioni sono da menzionare: nel 2020-2021: Rovereto e Trento Art Festival, 2018-2109: Museo della Shoa - Milano, Vita Liquida - Xerjoff Gallery Torino, Global warming a Casa Olimpia-Sestriere; All’archivio italiano dell’autoritratto fotografico - Senigallia; Galleria Weber & Weber - Torino; con La complessita? dei paesaggi - China Photojournalism (Shandong); Global warming-Parma; nel 2017: La solitudine dell’autoscatto al Palazzo Guidobono-Tortona; nel 2016: Vita Liquida-Acquario Civico di Milano; Istanbul ArtFAir con Galleria Barbara Paci - De Rerum Natura “Infra Terram” a Pietrasanta, al Festival della Scienza, con Galleria AmyD-Genova; nel 2015 : 11° ArtVerona Fair e Liquid Landscape-Galleria RezArte, Circuito Off Fotografia Europea.

 

http://www.otiumpeaclub.com

http://www.liapascaniuc.com

Ufficio stampa: ufficiostampa@liapascaniuc.com

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Articolo pubblicato il 23/05/2021