Né questo né quello!

Essere semplicemente sé stessi è il compendio di tutto ciò che esiste.

 

 

Parte ottava del quattordicesimo incontro dei dialoghi sul senso della vita tenutosi nel pomeriggio del giorno 20 dicembre 2013 presso la biblioteca di San Raffaele Cimena (To) sede dell’UNITRE locale.

 

 

Solo l’esperienza ci può insegnare che sapore abbia il latte. Non si può spiegare in maniera completa se non lo si assaggia.

 

È la differenza tra vivere o credere di vivere!

 

IDP … questo manda in crisi tutta la mia esistenza!

 

… si figuri cosa è successo nella mia! Anzi cosa continua a succedere!

 

IDP … in presenza di questa possibile libertà non sceglie quella vita..

IDP … tasse da pagare ce ne sono una marea, … lei dice si vive solo per i soldi e per pagare le tasse, però se non si pagano le tasse ...

IDP … se continua così veramente non potremo più pagarle …

 

… arriveremo comunque al punto in cui non potremo più pagare le tasse … è inevitabile … solo allora ci renderemo conto che le cose funzionano lo stesso … anche se diversamente da come vorremmo.

 

Non possiamo saper prima che accada cosa succederà davvero, possiamo solo fare congetture che si rivelano sempre errate, mentre risparmieremmo energia e preoccupazioni accettando di affrontare quello che occorre al momento che occorre; non possiamo bere in una sola volta tutta l’acqua che ci serve per l’intera vita per evitare di aver ancora bisogno di bere!

 

Ad ogni istante c’è quello che serve, l’aria necessaria per respirare e l’acqua per dissetarci e le altre diverse risorse per ogni altra necessità (necessità, non capriccio, sia ben inteso!).

 

Piccolo intervallo per stemperare l’atmosfera.

 

IDP … e comunque è una ricetta che … sembrerebbe globale … applicabile in qualsiasi campo ... quella che lei suggerisce … in realtà però deve essere adeguata a ciascuno di noi minuto per minuto perché non siamo degli eremiti ... dove sarebbe molto più semplice … forse …

 

… molto più semplice è assai difficile …

 

IDP … no …

 

… sì … perché in quel caso tutte le nostre paranoie sarebbero sempre lì con noi continuamente, non ci lascerebbero neanche per un istante, ci asfissierebbero esattamente come succederebbe se ci chiudessimo in casa nostra e non aprissimo mai le finestre per evitare che entri aria diversa. Finiremmo per consumare tutto l’ossigeno e moriremmo asfissiati nel nostro tentativo di difenderci e difendere il nostro “mondo circoscritto”.

Potremo illuderci di avercela fatta, ma solo per breve tempo.

 

Mentre, fin quando rimaniamo nel mondo, siamo continuamente confrontati con ogni cosa che ci fa da specchio impietoso contro il quale sbattiamo la faccia. Anche in questa condizione, come nel caso dell’eremita, possiamo cercare di evitare il confronto, ma solo per un certo tempo; prima o poi dovremo fare i conti con quel passaggio obbligato; prima lo facciamo meglio è, così eviteremo di far aumentare il conto da pagare per il servizio che ci viene reso.

 

Mentre siamo nel mondo siamo costretti al confronto con gli altri, mentre se ci isoliamo siamo costretti al confronto con noi stessi; nel primo caso la lezione ci viene proposta a piccole rate mensili, nel secondo caso ci tocca ad ogni respiro.

 

IDP … beh, comunque si ha maggior tempo per raccogliere le idee, per pensare in un certo modo … di evolversi, di utilizzare il cervello e poi … ci sono i mezzi di comunicazione, che pur demonizzati, non lo sono per essi stessi ma per l’uso che ne facciamo … usati bene non sono negativi … anch’io mi son vista guardare strano perché ad uno sportello alla richiesta del numero di cellulare ho risposto che non ce lo avevo … ce l’ho, ma solo per le emergenze … siamo noi che semmai utilizziamo male i mezzi che abbiamo … questi mezzi ci danno la possibilità di risparmiare tempo …

IDP … ne abbiamo sempre meno …

 

… non esiste!

 

IDP … non esiste? …

 

…fatevi la domanda attraverso una prova:

prendete due pezzi di carta …

 

IDP … certo si può vivere senza il telefonino … per carità! …

 

… prendete due fogli di carta: su uno scrivete quanto tempo e cosa facciamo con questi “semplificatori” (e vi accorgerete che ci vuole l’intera giornata solo per fare l’elenco); sull’altro scrivete le cose che servono davvero ( che rimarrà il più delle volte bianco) … e capirete cosa ne facciamo del tempo e perché sembra mancarci …

… cosa dovevamo fare di essenziale oggi? … Niente! …

 

IDP … niente! (idp = risate!)

 

… come abbiamo fatto a vivere allora? … se le cose essenziali sono raccolte in una pagina vuota! Mentre quelle “ritenute essenziali” sono un elenco infinito di cose superflue, inutili o dannose …

 

IDP … ma non si può vivere vegetando … dobbiamo fare tutto … ciò che serve e ciò che non serve!

 

… infatti su questa affermazione possiamo opinare tutta una vita intera senza giungere ad alcun risultato; … tuttavia, per evitare di perderci in questo conflitto di opinioni … possiamo semplicemente lasciare tutto com’è, trovando però almeno cinque minuti di spazio per noi.

 

Ho bisogno di silenzio stampa?! Se non posso farlo a lungo, almeno cinque minuti posso trovarli … cinque minuti da dedicare a me stesso.

E se proprio mi voglio bene … un giorno alla settimana.

Solo così possiamo capire come vive un asceta e cosa deve affrontare se non ha più l’alibi degli altri. Solo così possiamo capire cosa comporti restare soli con se stessi; ma anche capire come sia più facile illudersi restando da soli che essendo costretti al confronto con gli altri nella normalità del quotidiano. Per questo ci è stato dato apposta di vivere nella società anziché in un eremo nel quale stare “piantati” tutta la vita. A qualcuno può anche servire quel tipo di lezione transitoria, ma a noi che siamo qui spetta questa lezione; … ognuno ha quello che gli serve!

 

IDP … ok per i cinque minuti … possiamo dire che per i cinque minuti qualcosa si può fare durante un anno … sul risultato però … io personalmente ho dei dubbi … perché cinque minuti di silenzio mi metterebbero in crisi per …

 

… probabilmente non arriverebbe al terzo giorno …

 

IDP … su una giornata di silenzio stampa … veramente … o sei un eremita, o se devi interscambiarti con altre persone … è impossibile perché …

 

… e se si viene ricoverati in ospedale in terapia intensiva cosa succede allora? Cosa succede a tutti questi interscambi? Se noi abbiamo bisogno di questa terapia intensiva per continuare a vivere? Dobbiamo proprio finire in ospedale per capire quale terapia intensiva ci occorre?

 

IDP … bisogna staccarsi un po’ da … tutto quello a cui siamo attaccati …

 

Non sto dicendo di fare così sempre … ma almeno quando è evidente che occorre, che non c’è più alternativa se si vogliono evitare danni irreversibili.

 

Come il corpo fisico ha bisogno di subire una “influenza”, durante la quale la febbre purifica l’organismo, bruciandone anche le scorie sconosciute, così il silenzio stampa purifica gli altri corpi da tutte le scorie, dalle influenze emotive, energetiche e cerebrali che neppure sappiamo di aver “contratto” durante ogni sorta di interscambi. Così si allenta il sovraccarico, la saturazione a cui siamo abituati, e ci viene restituito un po’ di spazio operativo, quella necessaria serenità per vedere come stanno veramente le cose.

 

IDP … e comunque è una storia che non possiamo dedicarci cinque minuti …

 

… che sia difficile posso essere d’accordo …

 

IDP … ma non è così difficile … allora potrebbe essere difficile anche fare una cosa che ci piace …

 

… può essere difficile avere la costanza di trovare cinque minuti per sé ogni giorno … più difficile di quanto possa sembrare …

 

IDP … per me è difficile … io lo faccio … però è molto difficile …

IDP … (commenti e scambi si incrociano e sovrappongono per cui non è possibile distinguerne alcuno)

IDP … vivendo con altre persone non posso dire “oggi non si accende la televisione”, “non si guarda il telegiornale” …

 

… eppure guardi: … io ho lavorato all’interno di fabbriche metalmeccaniche in giro per il mondo … e qui a Torino ho istruito tecnici malesi di religione musulmana: … il venerdì pomeriggio alle cinque si recavano nella stanza loro dedicata per la preghiera rituale all’interno dell’azienda che li ospitava e nessuno aveva niente da ridire. Come mai per loro era possibile trovare quel tempo mentre noi continuavamo a lavorare come se fosse questione di vita o di morte?

 

A chi ci chiedeva come mai loro se ne potevano andare veniva risposto che erano musulmani e quindi giustificati dal fatto di rispettare il proprio credo. Se loro trovavano il tempo per fare quello in cui credono, cosa significa allora il nostro non trovare il tempo per noi?

Semplice! Significa che non crediamo che serva. Significa che non crediamo che serva trovare il tempo per noi stessi, mentre lo troviamo per tutto il resto.

 

Qualsiasi altro commento è superfluo!

 

Intervallo.

 

IDP … posso approfittare dell’intervallo per leggere una cosettina che ho qui con me?

 

… certamente! Grazie!

 

IDP …praticamente ho fatto una sintesi del mio approccio al corso di questo anno sul senso della vita …

 

… posso poi averne una copia?

 

IDP … sì! Le lascio questo brogliaccio!

Ho scritto: nulla è a caso e il corso di questo anno ha avvalorato nel loro significato alcune parole che erano già dentro di me … unione, comprensione, consapevolezza, accettazione, accoglienza, … e frasi come

“siamo tutti sulla stessa barca”,

“guarda il palo nel tuo occhio”,

”non cade foglia che Dio non voglia”,

“fare silenzio e aspettare le risposte che arrivano dal di dentro”, “provare a sostituire il verbo dovere al verbo volere”,

“ho imparato ogni giorno a ringraziare il sole che nasce, la pioggia che lava, il sorriso del prossimo”, … e quindi ringrazio anche voi che ho potuto incontrare sul mio cammino e spero di potervi incontrare nuovamente il prossimo anno … intanto abbiamo un po’ di lavoro da fare … vero?

 

… vero! E tutti noi ricambiamo! (idp = applausi!)

 

IDP … vorremo più incontri ogni anno!

 

… questi bastano e avanzano …

 

IDP … lo sapevo che avrebbe risposto così!

 

… non ne servono di più … se svolgono davvero il loro compito nel profondo! È inutile insistere troppo! Ogni cosa a suo tempo e ha il suo tempo! Possiamo continuare a scambiarci opinioni su qualsiasi argomento; però quello che sta alla base di tutto è quanto è stato esposto in questi ultimi due anni. Infatti sebbene siano ormai sei anni che mi sentite trattare diversi argomenti in modo inconsueto, non potevo certamente esprimermi con voi nel modo in cui lo sto facendo adesso senza che ci fossimo conosciuti almeno un po’. Se però andate a riprendere gli opuscoli degli anni precedenti troverete già la sintesi di ciò che ora abbiamo ulteriormente approfondito.

(equilibrio individuale e collettivo – relazioni tra vita ed essere umano – alimentazione, movimento, riposo e salute – la società è determinata dall’essere umano – vecchia e nuova società )

 

IDP … anch’io sono d’accordo con la signora … io non so scrivere come lei … sono stata … anche perché avevo cominciato male …

 

… ognuno deve essere tranquillo nell’essere quello che è, senza aver paura di fare come si sente … altrimenti è solo falsità … invece così ci si può capire … senza doversi difendere o attaccare … qualsiasi relazione inizia dove può iniziare nel modo in cui può iniziare … se glielo permettiamo …

 

IDP … mi spiega per favore … non riesco a farmi un’idea … sono vivo, sono nessuno e sono tranquillo … ma è questo nessuno che non capisco …

 

… come si fa a spiegare cosa vuol dire essere nessuno?!

… essere nessuno vuol dire non aver una identificazione da difendere …

 

IDP … capito!

 

… non un ruolo, una parte, un titolo, una faccia da difendere! Niente!

Quindi se mi mandate via a calci, l’unica cosa di cui posso patire è il calcio nel sedere (idp = risate) e niente altro.

 

IDP … posso sapere quale è la sua qualifica, cioè laurea o quale altro percorso ha fatto … di apprendimento o di vita ….

IDP …la scuola della vita! …

 

… come studi ho terminato gli studi superiori con il diploma di perito industriale meccanico …

 

IDP … ne ha fatta di strada, eh!

IDP … però mi sembra una strada diversa dagli studi …

 

… dice?

… poi ho cominciato a lavorare e subito dopo mi sono sposato …

 

IDP … quindi grande lezione di vita …

 

… ì! (idp = risate)

… grande lezione di vita! Non importa come è stata impartita … ma sì, grande lezione di vita! (qui è presente mia moglie).

Ho incominciato ad occuparmi e studiare come funziona l’essere umano dall’età di quindici anni, … come funziona l’essere umano e di quali cose è capace. Quindi ho fatto esperienze in vari campi sia interiori che esteriori; per esempio il tai chi chuan mi ha permesso di entrare in relazione con il mio corpo, con gli ordini che riceve per muoversi e l’energia che occorre per eseguirli.

 

Ho cominciato cercando il senso più profondo delle cose che stavo facendo rendendomi conto che c’era sempre qualcosa d’altro, … che non c’era mai una risposta definitiva e che l’essere umano era una meraviglia tutta da scoprire.

 

Sono nato come una persona rigida, paurosa e ansiosa, che ancora sono le mie caratteristiche di base, ora mediate dalle esperienze e una certa qual consapevolezza conseguente.

 

 

Continua nel prossimo articolo.

 

foto e testo

pietro cartella

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Articolo pubblicato il 13/06/2021