
Quando certe notizie ci ricordano che viviamo in un contesto senza senso.
La notizia della liberazione di Giovanni Brusca, l’assassino, il macellaio “scannacristiani”, ha schiaffeggiato le coscienze degli italiani attoniti. Nell’intimo della brava gente non è importante sapere che così è previsto dalla legge per i mafiosi pentiti. Ma come si può pentire un tale sottoprodotto della razza umana? Laddove i cosiddetti pentiti sono stati trasferiti per salvaguardia della loro incolumità, si sono impiantati beffardi; nuclei di impunita delinquenza che, come un’erba cattiva, ha inquinato marginali contesti di un’Italia ancora innocente.
Uno Stato incapace di catturare e punire in modo definitivo le sue propaggini peggiori, è uno Stato costretto a venire a patti. Ma chi detta le regole? Se occorre un mafioso pentito per catturarne un altro, così da poter usufruire di uno sconto di pena, allora basta che si mettano d’accordo tra di loro, si instaurerà un circolo vizioso: dentro uno e fuori l’altro.
Dunque, Giovanni Brusca libero ha scatenato un senso di raccapriccio in ogni brava persona che sa cosa vuol dire vivere in modo per bene. Gente che non ha bisogno di spiegazioni. La magistratura non è in grado di garantire una sicurezza di Stato. Non vi è certezza della pena e la pena non è adeguata al misfatto. Dunque lo Stato è al servizio di chi? Il bravo cittadino non lo dice, ma lo pensa: "verrà il momento in cui dovremo farci giustizia da soli?"
Di fronte a notizie come questa, riscaldare la storia delle trattative tra Stato e mafia, del 61 bis, del maxiprocesso e di tutta una catena delittuosa di cui l’Italia dovrebbe provare profonda vergogna, oggi non ha senso.
Il senso che si respira nell’aria è quello di tante persone profondamente deluse, confuse e offese. È chiaro che dopo le stragi di Capaci e di via d’Amelio, lo Stato ha avuto paura. La minaccia ha vinto e oggi il togato che ci racconta: “così è la legge”, lo fa sapendo che non può permettersi di dire altro.
Dunque il macellaio è libero e si presume che gli daranno anche la pensione, il reddito di cittadinanza e tutto ciò che gli farà piacere. Si sapeva che sarebbe successo, ciò non toglie che fa veramente molta impressione.
Questa è l’Italia di cui oggi, parlando in prima persona, mi sento straziato cittadino. Altro non so che dire.
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Articolo pubblicato il 02/06/2021