Luca Giuliano, artista, incisore, pittore
Luca Giuliano nel suo laboratorio

L'inchiostro, il rame, i pennelli, le tavolozze, sono solo alcuni dei materiali che vengono usati dagli allievi dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino. Alcuni di loro prendono la via della docenza nelle scuole superiori, altri cercano impiego in aziende di grafica e stampa, altri ancora si specializzano nella conservazione e nel restauro delle opere d’arte. E poi ci sono gli artisti come Luca Giuliano.

Luca Giuliano, nasce il 9 novembre 1994 ai piedi del Monviso nella splendida Saluzzo. Cresce con la sua famiglia ai piedi delle colline di Manta, paese piccolo ma molto curato, a cui è molto legato.

Dopo l'istituto tecnico per geometri si iscrive al Politecnico di Torino e frequenta il corso di laurea triennale in Design e Comunicazione Visiva. Durante questo triennio altamente formativo matura il desiderio di avvicinarsi maggiormente all'arte e decide di iscriversi al biennio specialistico in Grafica e Stampa d'Arte presso l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino.

Durante il periodo “albertino” Giuliano sperimenta diverse tecniche artistiche, tra cui la litografia, l’incisione calcografica e le diverse tecniche pittoriche. In modo particolare si appassiona all'acquerello, alla china e alla tecnica della pittura ad olio. Per lui sono cose nuove nella pratica ma non nella conoscenza visto che è il figlio del noto artista cuneese Bruno Giuliano, docente universitario di materie artistiche presso l’Accademia di Bella Arti di Cuneo.

Luca Giuliano capisce che l'arte fa parte di lui e decide di farne la sua compagna di vita. Si specializza nell’incisione, nella calcografia e nelle tecniche più complesse del colore. Studia, sperimenta e fa sue le nozioni apprese in accademia. Decide di fare la sua tesi di laurea sulle conchiglie visto che in casa sua ha a disposizione una preziosa collezione di esoscheletri marini.

Una tesi di laurea che risulta precisa, intuitiva, originale e molto apprezzata dall’Accademia. Il Professor Daniele Gay, docente di Tecniche dell’incisione e Illustrazione all’Accademia Albertina, rimane colpito dalla bravura e della tecnica di questo suo brillante allievo e si persuade che ha ormai affinato un’indubbia padronanza della tecnica artistica. Rimane soprattutto colpito dalla forza di volontà e dalla ricerca che Luca Giuliano pone in ogni sua opera. Nessun lavoro è improvvisato, nessuna bozza improvvisata. Tutto quello che il giovane saluzzese produce è frutto di analisi, valutazione e faticoso impegno.

Passa il tempo, Luca Giuliano è ormai un giovane laureato ma il professor Gay non lo dimentica e qualche mese fa lo contatta per coinvolgerlo nella mostra collettiva “Esplorazioni” promossa dall’ Associazione “grandArte” con il patrocinio di Regione Piemonte, Provincia di Cuneo e Comune di Cuneo. Qui gli viene data la possibilità di esporre le sue opere assieme ad altri sei artisti, tutti provenienti dall’Accademia Albertina.

Giuliano accetta con umiltà e grande entusiasmo. Porta in mostra otto opere sulle conchiglie di cui cinque realizzate con la tecnica dell’acquaforte e puntasecca su rame (già presenti nella sua tesi di laurea magistrale) e tre oli su tela.

Quando mi sono trovato nella stanza riservata alle sue opere sono rimasto piacevolmente colpito. Non avevo mai visto una rappresentazione così precisa, puntuale ed al tempo stesso fantastica delle conchiglie.

Tutti noi abbiamo ricordi legati alle conchiglie quando, da bambini, andavamo in colonia o al mare con i nostri genitori. Quanti di noi, però, hanno mai considerato questi piccoli oggetti come opere degne di essere immortalate e consegnate al grande pubblico?

Luca Giuliano ha avuto coraggio e devo dire che è stato premiato. Tutti i visitatori che ho incontrato in questi primi giorni di mostra sono rimasti affascinati dalle sue opere. In modo particolare ho visto i visitatori ammaliati dalla sua “Conus Aulicus” realizzata con la tecnica dell’acquaforte e puntasecca su rame; due colori, dettagli ben curati, graffi che portano l’astante a considerare la complessità della conchiglia, tratto fine ma determinato e definito.

Ho guardato ogni singola opera con attenzione e devo dire che mi sono sentito come immerso in un museo malacologico dove la biologia, l'incisione ed il colore si fondono in un dialogo proficuo e meraviglioso.

Parlando con Luca Giuliano mi sono trovato davanti un ragazzo educato, colto e molto profondo nei ragionamenti. Ho subito percepito un animo artistico ma profondamente ordinato e rigoroso ed ho infatti scoperto che, oltre alle arti figurative, egli pratica la complessa disciplina del Judo ed è molto preparato anche in ambito musicale.

Vedere le sue opere, conoscere questo giovane grande artista è sicuramente un arricchimento ed un approfondimento di tecniche artistiche che, purtroppo, sono poco conosciute e propagandate.

Per chi fosse interessato “Esplorazioni” sarà visitabile fino al 27 giugno prossimo al primo piano del Palazzo Samone, sede dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Cuneo, dalle 16:30 alle 19:30.

Andrea Elia Rovera

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Articolo pubblicato il 08/06/2021