A quando le scuse a Pietro Vignali?

Costretto alle dimissioni per una indagine gudiziaria, della completa riabilitazione nessuno parla

Sta ricevendo giustamente la solidarietà di tutto il mondo politico ed amministrativo Stefania Bonaldi, sindaco di Crema indagata perché una bambina si è chiusa le dita in una porta; come giustamente ha fatto osservare il presidente dell’ANCI ogni sindaco dovrebbe essere processato perché negli asili e nelle scuole elementari e medie ( di proprietà comunale) ogni giorno purtroppo si verificano piccoli incidenti; se aggiungiamo le scuole superiori, i cui edifici  sono di proprietà provinciale, andrebbero aggiunti i Presidenti di Provincia di tutta Italia.

Bene inteso, un conto sono le negligenze che magari portano a gravi crolli o ad episodi drammatici, ma le ginocchia sbucciate o le mani spelate sono all’ordine del giorno a scuola.

Ciò che stona però e che tra i più solerti a manifestare solidarietà al sindaco di Crema ci sia Federico Pizzarrotti, sindaco di Parma, anche lui, va riconosciuto, indagato sette volte per piccoli episodi simili.

Purtroppo la memoria corta di gran parte del mondo politico non aiuta; Pizzarrotti, infatti, è divenuto sindaco di Parma nel momento di forte ascesa dei 5 Stelle da cui fu presto espulso, colpevole di volere ragionare con la propria testa, e anche questo gli va riconosciuto.

Ciò che pochi ricordano, a quanto pare, è il contesto in cui fu eletto a furor di popolo l’attuale esponente di + Europa; la sua elezione avvenne dopo le indagini per corruzione sul predecessore, il sindaco Vignali.

Ebbene nel 2011 Vignali fu costretto alle dimissioni per una indagine gudiziaria, come sempre si parlava di malaffare in politica, di ruberie senza fine, corruzione e chi più ne ha più ne metta.

Calpestando il principio costituzionale della presunzione di innocenza appena indagato Vignali fu costretto a dimettersi, portando al commissariamento il Comune; poi, alcuni mesi dopo, senza che ci fosse all’orizzonte uno straccio di sentenza fu arrestato. Stop, carriera politica finita per il Sindaco che aveva introdotto il Quoziente Familiare a Parma su tutti i servizi comunali permettendo alle famiglie di pagare meno all’aumentare del nucleo familiare( forse uno dei pochi casi di attuazione del principio costituzionale di sostegno alle famiglie numerose).

L’indignazione cavalcata dai 5 stelle , “onesti” per definizione, portò Pizzarrotti alla vittoria, confermata anche quando dal movimento ha preso le distanze.

Bene, nessuno allora ha espresso solidarietà a Vignali… sarà stata opportunità politica; ma nemmeno un trafiletto, una minima attestazione di stima o di vicinanza al Vignali quando lo scorso luglio, a distanza di anni è stato completamente riabilitato dalla Giustizia che lo aveva stroncato politicamente.

Si, perché la scorsa estate, con la completa riabilitazione di Vignali, abbiamo potuto scoprire che della corruzione e delle strane trame di cui era stato accusato e che lo hanno portato prima alla decadenza da sindaco e poi addirittura agli arresti non c’è mai stata traccia, l’ennesimo esempio di giustizia(?) usata politicamente come arma per fare decadere gli avversari.

Alle doverose attestazioni di solidarietà al Sindaco di Crema Federico Pizzarrotti non farebbe male a chiedere scusa, con qualche anno di ritardo, al suo predecessore.

 

Luigi Cabrino

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Articolo pubblicato il 11/06/2021