Origine COVID: dove sta il marcio?
Anthony Fauci

Parte seconda “che segue la prima pubblicata il 9 giugno su www.Civico20News"

A dispetto dei dogmi e delle supponenze, come già dimostrato nella prima parte, i signori dei vaccini, e delle verità innate e possedute, continuano a brancolare nel buio.

A sedici mesi dall’inizio del contagio nella città di Wuhan, l’animale che avrebbe dovuto trasmettere il contagio non è ancora stato trovato e le probabilità che venga identificato in futuro sono bassissime. Nelle due epidemie precedenti è stato trovato rispettivamente dopo 3 e 10 mesi”.

Intanto emerge la falsità connaturata all’articolo del The Lancet

Abbiamo scoperto che il famoso articolo pubblicato sul Lancet era in realtà un falso, commissionato da Peter Daszak, presidente di lungo corso della non-profit EcoHealth Alliance che ha l’obiettivo dichiarato di prevenire pandemie, ma che abbiamo scoperto aver versato in passato oltre mezzo milione di dollari proprio al Wuhan Institute of Virology per condurre ricerche potenzialmente collegate al “gain of function”.

Questi soldi provengono in origine dall’agenzia gestita da Fauci.

Nelle email di Anthony Fauci rivelate di recente ne troviamo proprio una di Daszak in cui ringrazia Fauci di aver escluso pubblicamente fin da subito la possibilità che il virus fosse sfuggito dal laboratorio.

Peter Daszak è stato anche il referente americano per l’ispezione condotta a Wuhan da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità all’inizio del 2021, composta da ispettori selezionati personalmente dal governo di Pechino.

L’ispezione è stata in realtà una farsa visto che gli ispettori non hanno potuto ispezionare nulla, ma si sono dovuti basare unicamente sulle dichiarazioni e i documenti forniti dal partito comunista cinese”.

Le falsità poi continuano: “Nella relazione finale, naturalmente, Daszak e compagni hanno escluso categoricamente la possibilità che il virus avesse avuto origine nel laboratorio, ma sono stati subito smentiti da centinaia di altri scienziati che hanno sollevato un tale clamore che lo stesso Tedros, Segretario dell’OMS, ha disconosciuto il risultato dell’indagine e ha dichiarato che non si può escludere che il virus sia uscito dal laboratorio”.

C’è poi Il rapporto dell’indagine di Mike Pompeo: “Il colpo finale alla teoria del pangolino, l’animale che avrebbe dovuto trasferire il virus dal pipistrello che lo ha generato fino all’uomo, è venuto da un articolo pubblicato recentemente sul New York Times.

Si riferisce a un resoconto parziale di un’indagine condotta con gran fatica da un gruppo di investigatori specializzati del Dipartimento di Stato sotto la protezione di Mike Pompeo e desecretata dallo stesso Pompeo prima di lasciare il proprio incarico.

Il rapporto dichiara che già nel mese di novembre 2019, molto prima che il virus emergesse nel cosiddetto mercato del pesce, tre ricercatori del Wuhan Institute of Virology erano stati ricoverati in ospedale con sintomi molto simili al COVID-19 e che la moglie di uno di questi fosse poi morta”.

A questo punto l’intero castello di carte della tesi sulla diffusione naturale crolla come crolla la premessa fondamentale su cui si basa il Grande Reset del WEF.

Emerge nuovamente l’intreccio a favore di certa politica:”Scopriamo inoltre che, appena arrivato alla Casa Bianca, Job Biden ha bloccato l’indagine avviata da Mike Pompeo posizionandosi come possibile complice in questo complicato scenario di dissimulazione.

Questo ha costretto Joe Biden a riavviare un’indagine in cui ha chiesto alla comunità dell’intelligence americana, che non esclude la fuga dal laboratorio, di fornire una relazione entro 90 giorni.

L’intelligence britannica ha pure fatto sapere che l’ipotesi della fuga dal laboratorio è credibile. Persino il Washington Post ha dato come credibile l’ipotesi del laboratorio.”

La verità piano piano emerge, così:

Josh Rogin, commentatore del Washington Post, ha chiamato Anthony Fauci “il padrino della cupola del gain of function” e ha spiegato che Fauci ha riattivato le ricerche sul gain of function negli USA nel 2018, all’insaputa della Casa Bianca, dopo che Obama le aveva già vietate nel 2014. Inoltre, sempre nel 2014, ha continuato a finanziare il laboratorio di Wuhan che potrebbe averle usate per ricerche di tipo gain of function.

Per di più, alcuni rapporti del Dipartimento di Stato pubblicati proprio nel 2018 avevano sollevato serie perplessità circa la sicurezza del Wuhan Institute of Virology che all’epoca stava conducendo ricerche di tipo gain of function.

Anthony Fauci quindi potrebbe aver riattivato attività di Gain of Function, a dispetto dell’esplicito divieto dalla Casa Bianca, che potrebbero anche aver prodotto il risultato finale del COVID-19”.

Così parte della politica Usa insorge:” Il senatore repubblicano mette Fauci sotto pressione.

Per questo motivo diversi senatori repubblicani si sono scatenati alla ricerca della verità. E qui vediamo un interrogatorio tenuto dal senatore e medico Rand Paul nei confronti di Anthony Fauci.

“Dr. Fauci, non sappiamo se la pandemia è iniziata in un laboratorio di Wuhan o si è evoluta naturalmente, ma dovremmo volerlo sapere: 3 milioni di persone sono morte per questa pandemia e questo dovrebbe indurci ad esplorare tutte le possibilità. Invece, le autorità governative, interessate a continuare la ricerca sul gain of function, dicono che non c’è niente da vedere qui. La ricerca “gain of function”, come sapete, consiste nell’aumentare la potenza di virus animali esistenti in natura per infettare gli esseri umani”. 

Per arrivare alla verità, il governo degli Stati Uniti dovrebbe ammettere che il Wuhan Institute of Virology stava facendo esperimenti per aumentare la capacità dei coronavirus di infettare gli esseri umani. La storia insegna che ci sono stati precedenti illustri nel potenziare i super virus, ma oggi ci illudevamo che questi metodi di lotta politica e predominio delle multinazionali fosse accantonato davanti a milioni di morti in tutto il mondo. 

Potenziare i super virus non è una novità. Gli scienziati negli Stati Uniti sanno da tempo come mutare i virus animali per infettare l’Uomo.

La collaborazione tra gli Stati Uniti e l’Istituto di virologia di Wuhan continua. Non intendiamo entrare nel merito degli argomenti legati ai pipistrelli, ci basta constatare come armi letali, nel secolo delle grandi comunicazioni, siano sostenute da lobby con notevoli ramificazioni cui non interessa minimamente sottostare all’ordinamento democratico e tutelare la salute e la libertà dei cittadini del mondo. Ci assicurano che quanto descritto e pubblicato sia solo la punta dell’iceberg, e prossimamente potranno emergere fatti ancor più sorprendenti.

Torniamo all’inizio, ancora increduli che tragici eventi, che nascono da piani e processi orditi contro uomini politici, nei fatti abbiano generato crimini contro l’umanità. Quale novità dell’ultim’ora sullo scenario mondiale e precisamente al G7 che si sta riunendo in questi giorni, si prospetta l’isolamento che Biden pare stia intentando verso la Cina, considerata minaccia per l’occidente, ma non solamente  nel comparto dei contagi e dei vaccini. Strategia globale che prescinde dagli oscuri affinamenti nei laboratori di Wuhan. Aspettiamo con attenzione il seguito, condito anche dei contraccolpi cinesi, da proporre fedelmente ai nostri lettori.

 

Parte prima: https://www.civico20news.it/sito/articolo.php?id=41664

 

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Articolo pubblicato il 12/06/2021