Covid. Da domani lunedì 14 il Piemonte è in zona bianca

L'ordinanza del ministro della Salute Speranza porterà a gran parte degli italiani minori restrizioni

Da lunedì oltre 40 milioni di italiani saranno in zona bianca. Anche il Piemonte con la Lombardia, Lazio, Emilia-Romagna, Puglia e Provincia di Trento, raggiungeranno l’ambito disco verde. Lo ha annunciato il ministro della Salute, Roberto Speranza, durante la conferenza stampa di aggiornamento sulla campagna vaccinale e confermato dal presidente Cirio.

In zona gialla rimangono: Valle d'Aosta, Provincia Autonoma di Bolzano, Toscana, Marche, Campania, Basilicata, Calabria e Sicilia.   

Così anche per i Piemontesi da domani,  lunedì 14 giugno diminuiscono ulteriormente le restrizioni e rimangono l’obbligo della mascherina e distanziamento sociale. Sarà tolto il coprifuoco e cambiano le regole per pranzi e cene. Spariscono i limiti alle tavolate all'aperto (rimarrà la regola del distanziamento di un metro tra i tavoli) sia per i privati che per i ristoranti mentre rimane la regola del 6 al massimo al chiuso, oltre alla fine delle restrizioni sulle persone che si possono ospitare in casa. Invece se due nuclei familiari decidono di mangiare insieme in zona bianca possono accogliere fino a sei ospiti esclusi i minorenni.

A chi si trova in zona bianca sono consentiti i seguenti spostamenti:
- senza limiti relativi agli orari o ai motivi dello spostamento, verso altre località della zona bianca;
- senza limiti di orario, verso tutto il territorio nazionale, se lo spostamento avviene per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute;
- verso località della zona gialla, senza doverne giustificare il motivo, nel rispetto delle specifiche restrizioni di orario previste per gli spostamenti in zona gialla e di quelle relative agli spostamenti verso le altre abitazioni private abitate;
- verso tutto il territorio nazionale, se la persona che si sposta è in possesso di una “certificazione verde COVID-19” valida , nel rispetto delle specifiche restrizioni di orario previste per gli spostamenti nella zona di destinazione.

È sempre consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione (per gli spostamenti verso le seconde case o per le visite ad amici o parenti si vedano le FAQ specifiche).

Per quanto concerne i viaggi in auto con persone non conviventi, è ancora prevista  la presenza del solo guidatore nella parte anteriore della vettura e di due passeggeri al massimo per ciascuna ulteriore fila di sedili posteriori, con obbligo per tutti i passeggeri di indossare la mascherina. L’obbligo di indossare la mascherina può essere derogato nella sola ipotesi in cui la vettura risulti dotata di un separatore fisico (plexiglas) fra la fila anteriore e posteriore della macchina, essendo in tale caso ammessa la presenza del solo guidatore nella fila anteriore e di un solo passeggero per la fila posteriore.

Quando e dove si deve indossare la mascherina?

La mascherina va ancora obbligatoriamente indossata sia quando si è all’aperto, sia quando si è al chiuso in luoghi diversi dalla propria abitazione, fatta eccezione per i casi in cui è garantito l’isolamento continuativo da ogni persona non convivente. L’obbligo non è previsto per:
- bambini sotto i 6 anni di età;
- persone che, per la loro invalidità o patologia, non possono indossare la mascherina;
- operatori o persone che, per assistere una persona esente dall’obbligo, non possono a loro volta indossare la mascherina (per esempio: chi debba interloquire nella L.I.S. con persona non udente).
Inoltre, non è obbligatorio indossare la mascherina, sia all’aperto che al chiuso:
- mentre si effettua l’attività sportiva;
- mentre si mangia o si beve, nei luoghi e negli orari in cui è consentito;
- quando si sta da soli o esclusivamente con i propri conviventi.

Per quanto riguarda lo svolgimento dell’attività lavorativa e delle attività scolastiche, la mascherina è obbligatoria nelle situazioni previste dagli specifici protocolli di settore. È comunque fortemente raccomandato l'uso delle mascherine anche all'interno delle abitazioni private, in presenza di persone non conviventi.

Nella scorsa settimana i decessi in Piemonte si sino ridotti a poche unità.

Seguendo le indicazioni contradditorie del ministero della Sanità, anche il Piemonte ha rapidamente mutato i criteri di somministrazione dei vaccini. Le disposizioni impartire dalla giunta regionale nella serata di ieri, hanno stabilito di sospendere la somministrazione delle prime dosi e dei richiami di Astrazeneca alla popolazione  under 60, così per il vaccino Johnson &Johnson.

Si salvi chi può! Intanto a livello nazionale vengono segnalati altri casi di decessi sospetti nel post vaccinazione.

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Articolo pubblicato il 13/06/2021