Candiolo - La Fondazione piemontese per la ricerca sul cancro onlus ha raggiunto il traguardo dei 35 anni di attività.

La Fondazione è stata costituita per offrire un contributo significativo alla sconfitta del cancro attraverso la realizzazione in Piemonte di un polo oncologico, che sappia coniugare la ricerca scientifica con la pratica clinica.

 

Sabato 19 giugno, la Fondazione piemontese per la ricerca sul cancro onlus ha raggiunto il traguardo dei 35 anni di attività. Per ricordare questo significativo anniversario, il Consiglio regionale ha rinnovato il suo supporto promuovendo l’esposizione di uno striscione commemorativo, sulla facciata del Palazzo della Giunta, in piazza Castello. Un segno per richiamare l’impegno dell’Istituto di Candiolo sul territorio e per ringraziare la comunità per il sostegno fornito in questi anni per rendere il cancro una malattia sempre più curabile.

 

“La Fondazione Candiolo è un orgoglio per l’intero Piemonte, in questi 35 anni di attività si è trasformata ed evoluta diventando un polo oncologico d’eccellenza a livello internazionale”, ha commentato Stefano Allasia, presidente del Consiglio regionale. “Una struttura che è stata in grado di integrare la ricerca con la pratica clinica, un punto di riferimento per tutti i centri oncologici. Un grazie  ai ricercatori, medici e operatori sanitari per il lavoro svolto in questi anni, la loro passione e il loro impegno hanno permesso alla Fondazione di raggiungere importanti risultati. Anche durante l’esperienza pandemica di questo anno e mezzo, il centro di Candiolo  ha confermato la sua capacità di fare sistema, un esempio virtuoso di come un’istituzione privata possa mettersi al servizio per un intero territorio”.

 

Com’è nato Candiolo?

Nel 1986 è costituita la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, con lo scopo di realizzare un istituto per la ricerca e la cura dei tumori e di sviluppare progetti di ricerca scientifica in ambito oncologico.

 

L’idea originaria per la realizzazione dell’Istituto per la Ricerca e la Cura del Cancro di Candiolo nasce all’inizio degli anni ottanta per iniziativa di alcuni illustri oncologi legati all’ AIRC, Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro, tra i quali il Prof. Alberto P. M. Cappa, il Prof. Felice Gavosto, il Prof. Giuseppe Della Porta e il Prof. Paolo M. Comoglio.

 

L’idea prendeva l’avvio dalla consapevolezza da parte di questi ricercatori di un ritardo del sistema oncologico piemontese, sia a livello di ricerca che dal punto di vista della cura: all’epoca infatti il Piemonte era la seconda regione italiana a maggior tasso di migrazione sanitaria, sia verso altre regioni italiane che all’estero.


Mancava allora in Piemonte una struttura di eccellenza in grado di integrare efficacemente la ricerca di base con la ricerca e la pratica clinica, che potesse diventare punto di riferimento utile per tutti i centri oncologici regionali.

 

Dopo alcuni anni di maturazione e sviluppo dell’idea si giunge quindi alla realizzazione dello strumento operativo atto a realizzarlo: nel 1986 viene costituita la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, avente come scopo statutario la realizzazione dell’IRCC e la promozione e l’attuazione di progetti di ricerca scientifica in ambito oncologico. Il primo passo concreto per la realizzazione dell’IRCC avviene nel 1989, con la predisposizione di un primo documento tecnico-progettuale. Lo stesso anno viene inoltre acquisita un’area verde a pochi chilometri da Torino, nel comune di Candiolo.

 

Il progetto elaborato prevede la costruzione dell’edificio in varie fasi e lotti, in modo da poter rendere operative le strutture il più rapidamente possibile ed allo stesso tempo permettere l’integrazione delle parti di successiva costruzione in un unico complesso. Questo anche per ridurre il periodo di tempo necessario a reperire il capitale minimo occorrente per cominciare la costruzione degli edifici nelle varie fasi.

 

Così, da allora, continua l’impegno costante della Fondazione e continua a crescere l’Istituto di Candiolo.

 

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Articolo pubblicato il 22/06/2021