Torino. Mino Giachino corre con la sua lista a sostegno di Damilano e rinuncia alla candidatura a sindaco

Il leader Sì tav si schiera sin dal primo turno con l'imprenditore del centrodestra

Mino Giachino, affiancato da un manipolo di candidati al consiglio comunale provenienti dalle professioni, sin dall’inizio della campagna elettorale si era impegnato come candidato sindaco a sostegno della Tav e del lavoro, argomenti strettamente collegati, come aveva spiegato nei molteplici incontri con la città e con le TV. Ieri c’è stato un annuncio che per alcuni osservatori, era già nell’aria da almeno una settimana.

“Occorre far vincere la Tav e il lavoro al primo turno. Per questo la nostra lista civica Si Tav Si Lavoro ha deciso di appoggiare sin dal primo turno Paolo Damilano". Annuncio che racchiude tutto il programma, analizzato ancora in una nota diffusa nella serata di ieri da Giachino.

Mino Giachino, leader della lista che fa del sostegno alla Torino-Lione la priorità, rinuncia così alla corsa da sindaco per sostenere il candidato del centrodestra. "I torinesi devono scegliere un sindaco che sappia fermare il declino e rilanciare lo sviluppo", aggiunge Giachino, sottosegretario ai Trasporti nell'ultimo governo Berlusconi organizzatore con le Madamine delle manifestazioni SI Tav. "Damilano sa quanto contano i collegamenti col mercato europeo e mondiale".

Il candidato sindaco del centrodestra, presente all’incontro è soddisfatto e porge bene: "Ci aspettano sfide importanti per la ripartenza della città e il contributo di Giachino, di cui già da tempo conosco serietà e professionalità, sarà determinante per la realizzazione del nostro progetto - commenta intervenendo ieri mttina al gazebo della lista Si Tav Si Lavoro nel centro di Torino -.
L'aiuto di Giachino e della sua lista sarà determinante prima, in campagna elettorale, ma ancora di più dopo”, conclude.

Conoscendo Giachino non smetterà un attimo di battere ogni angolo della città, tra le macerie create da Chiara Appendino, per rendesi conto della gravità delle situazioni e avanzare  risposte concrete.

Dopo il successo dei raduni oceanici in piazza Castello a partire dai primi di novembre del 2018, dopo che la sindaca Appendino aveva ritirato la partecipazione della città dal comitato pro tav.   

Giachino alle ultime elezioni regionali, aveva portato in dote circa trentamila voti alla maggioranza di Alberto Cirio. Sarebbe stato un ottimo assessore regionale ai Trasporti, ma la scelta è caduta, per ragioni partitiche, su uno zoppicante assessore che pare abbia più dimestichezza con il tinaggio che con i treni, che infatti funzionano poco.

In questi giorni molti torinesi hanno manifestato proteste per lo sciagurato piano di trasporti inaugurato dal duetto macabro Appendino - Lapietra, con la modifica illogica di alcuni percorsi storici delle linee automobilistiche, in modo particolare il 18.

Occasione d’oro per Damilano, in caso di vittoria, di avvalersi della collaborazione di Giachino su trasporti e GTT in un momento di grandi trasformazioni e per porre rimedio a scelte errate, in materia di trasporti e di viabilità.

A lato di questa notizia c’è chi si domanda quale sarà la sorte delle madamine che, pur con rispettivi distinguo sostenevano le motivazioni che ispirano il programma  di Giachino. Con chi si accaseranno? Sarà forse la prossima sorpresa?

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Articolo pubblicato il 27/06/2021