Torino. Salvini, con la Lega dà il via alla candidatura Damilano perché “la città torni quella che era”.

Intensa giornata piemontese del leader della Lega. A Cuneo, quale parte offesa, diffamato da De Benedetti, al cantiere della Tav e alla presentazione del candidato sindaco del centrodestra, in serata

Ieri Matteo Salvini ha trascorso un’intesa giornata in Piemonte. Al mattino, si è recato al tribunale di Cuneo, dove è parte offesa in un procedimento per diffamazione a carico di Carlo De Benedetti.

Il leader della Lega ha testimoniato come persona offesa come parte civile, ricordando i suoi buoni rapporti con Israele e sostenendo che le frasi dell'imprenditore, pronunciate mentre erano in corso le consultazioni al Quirinale, "hanno avuto una incidenza”. "Non tutte le persone approfondiscono e l'aggettivo antisemita si porta dietro questioni come la negazione dell'Olocausto".

Nel maggio 2018, come ricordano i lettori di Civico20News, intervistato da Lilli Gruber, De Benedetti diede a Salvini dell'"antisemita" e dello "xenofobo".
Salvini ha spiegato di aver partecipato a convegni in tutta Europa sul tema, ed essersi battuto a Roma e Bruxelles per leggi contro l'antisemitismo.
Il processo è stato aggiornato al 18 ottobre, quando dovrebbe esserci la sentenza.

Al cantiere di Chiomonte, Salvini ha riaffermato l’impegno ormai noto della Lega a favore della TAV. Ha così espresso la solidarietà del partito alle maestranze  impegnate ed alle forze dell’ordine a difesa del cantiere, recentemente oggetto di assalti delle fronde violente dei NO Tav.

Ma all’incontro di Torino si è consacrato il supporto pieno della Lega al candidato sindaco Paolo Damilano. Salvini ha ribadito, come gli altri oratori Benvenuto e Molinari che lo hanno preceduto, la necessità, dopo lo sfascio della sindacatura Appendino , di ridare dignità ad una città ove la cultura, il lavoro e lo sport , hanno impresso una caratteristica distintiva a livello nazionale.

Sul candidato sindaco Paolo Damilano, Matteo Salvini afferma “  è l’esempio del centrodestra a cui sto lavorando da mesi, che si allarga, che include, che va oltre l’interesse del singolo partito. E se a Torino per la prima volta le elezioni sono aperte, perchè ha sempre vinto la sinistra, questa volta partiamo avanti. Vedo dall’altra parte un certo nervosismo. Lasciamo che attacchino e polemizzino, noi ci occupiamo di città”. 

In merito a recenti affermazioni di Damilano sull’utilità di vincere al primo turno, Salvini ha confermato: "Se a Torino la battaglia la vinciamo al primo turno e riusciamo a evitare il ballottaggio, meglio: ci saranno altri ballottaggi, penso, ai quali mi dovrò dedicare".

Così il leader leghista Matteo Salvini, presentando il candidato sindaco del centrodestra, Paolo Damilano. "Ci sono tutte le possibilità - ha detto Salvini - per riuscirci. Paolo sarà il primo storico sindaco non di sinistra di Torino, sono contento che abbia accettato questa sfida". E ancora:  "A Paolo dico che può contare su di noi, e noi su di lui. La partita preferisco giocarla. Noi lo stiamo facendo a livello nazionale.

Solo poco tempo fa avevamo a che fare con i banchi a rotelle: molto è cambiato al Governo, e spero che molto cambierà a Torino". Con un auspicio: "Questa città merita di tornare dov'era".

Ha poi preso la parola il candidato sindaco Paolo Damilano. Nel suo breve intervento, oltre a credere nella necessità di riscossa della città, piegata dalle scelte sciagurate di Chiara Appendino e dalle occasioni colpevolmente perse, in primis le Olimpiadi, Damilano ha ribadito la centralità del lavoro vero, quello che crea occupazione, del manifatturiero, modello antitetico alla decrescita felice dei grillini, diffidando dalle citazioni green, tanto care alla sinistra, che nascondono la necessità stabile dell’assistenza e del sottosviluppo.

Il lavoro e l’occupazione significano sviluppo e libertà. Riferendosi alla vicenda Embraco, invece di illudere e strumentalizzare i lavoratori come sta facendo la sinistra, Damilano ha ribadito che le aziende decotte o delocalizzate non si possono reinserire nel circuito produttivo.

La vocazione produttiva del territorio e l’impegno di un sindaco potrebbero attirare investimenti e rimodulare l’accanimento burocratico su chi intraprende per far riprendere l’occupazione a Torino. Non è mancato l’impegno alla rivisitazione della rete dei trasporti e lo studio di iniziative valide per il rilancio del Turismo Il cammino procede. Alle prossime scadenze.

Nella sua permanenza a Torino, sempre accompagnato da Damilano, Salvini è passato ad esprimere solidarietà al banchetto della Siulp. «Chi sbaglia paga anche e soprattutto in divisa, chi sbaglia paga perché ha il doppio della responsabilità ma fare retate neanche fossero boss della camorra di decine di donne e uomini delle forze dell'ordine non è quello di cui l'Italia ha bisogno in questo momento», ha aggiunto il leder della Lega, sugli arresti di 52 agenti di polizia penitenziaria del carcere di  Santa Maria Capua Vetere.

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Articolo pubblicato il 29/06/2021