I pregiati tessuti esposti nella maestosa Sala del Trono provenienti dal Mobilier National di Parigi accessibili al pubblico fino al 12 settembre
Le celebrazioni per il Quinto Centenario della scomparsa del grande artista Raffaello Sanzio, vedono ancora realizzata una mostra in suo onore. L’evento, viene organizzato dalla Galleria Nazionale delle Marche in collaborazione con i Musei Vaticani e con il Mobilier National di Parigi, “Sul filo di Raffaello. Impresa e fortuna nell’arte dell’arazzo”, curata da Anna Cerboni Baiardi e Nello Forti Grazzini, è dedicata a Raffaello e al mondo degli arazzi.
Indaga: sull’ apporto che il pittore fornì in questo settore, per cui sperimentò invenzioni, e realizzò cartoni tessuti nelle botteghe fiamminghe. Inoltre, la fortuna che le opere di Raffaello conobbero nel corso dei secoli nella produzione degli arazzi. Il progetto pone l’attenzione sul prezioso e poco conosciuto nucleo degli arazzi provenienti dal Mobilier National di Parigi che riproducono gli affreschi delle Stanze Vaticane e su alcune antiche serie perdute come quella dei Trionfi degli dèi , commissionati da papa Leone X Medici, intorno al 1520. La mostra si avvale anche di un comitato scientifico composto, Marc Bayard, Luisa Capodieci, Anna Cerboni Baiardi, Hélène Gasnault, Nello Forti Grazzini, Alessandra Rodolfo e Maria Taboga.
Undici degli arazzi esposti, provengono dal Mobilier National di Parigi e testimoniano come la Francia, più di ogni altro paese, sotto il regno di Luigi XIV ( ma poi fino al XIX secolo), abbia nutrito una vera e propria venerazione nei confronti di Raffaello , al punto di concepire il “folle” progetto di ricreare ad arazzo a Parigi, in più repliche, i più celebri affreschi dell’Urbinate, utilizzando - a tal fine- da un lato i pittori francesi dell’Accademia di Francia residenti a Roma per copiare dal vivo i prototipi, dall’altro l’abilità straordinaria degli arazzieri inquadrati da Colbert sotto l’egida della manifattura dei Gobelins, aperta a Parigi e attiva esclusivamente per le commissioni reali, dove molte delle tappezzerie furono tessute. “Tra le numerose opere d’arte che Raffaello fu chiamato a eseguire per la corte papale, un posto d’onore spetta ai cartoni con gli Atti degli Apostoli, commissionati da papa Leone X per la serie di arazzi destinati alla Cappella Sistina, tessuti di Bruxelles nella bottega di Pieter van Aelst”.
Il Rinascimento faceva così l’ingresso in un genere artistico che fino a poco prima aveva accolto l’espressione di un mondo ancora tardogotico, anche in questo campo l’apporto dell’Urbinate fu a tal punto innovativo e straordinario, da segnare un prima e un dopo nella storia dell’arazzo. “ I Musei Vaticani scrive nel saluto istituzionale il direttore Barbara Jatta – partecipano all’evento con un’unica opera mai uscita prima dalla Galleria degli Arazzi dei Palazzi vaticani:”L’Adorazione dei pastori “.
Accanto a questa fondamentale produzione, vengono presentati altri importanti panni legati all’estro e alla sconfinata inventiva di Raffaello, nei quali si trovò coinvolto solo nelle iniziali fasi di progettazione dei cartoni, poi condotti a termine dai suoi collaboratori. La mostra, è affiancata da un catalogo che offre al lettore un’ampia panoramica sulla produzione di arazzi legati all’universo raffaellesco, che si trova nel percorso espositivo , e il successo ottenuto dalle immagini tessute che entrano a pieno titolo nell’ambito della fortuna che Raffaello conobbe in ogni tempo e costituisce il filo conduttore degli studi contenuti in questo volume, dove si esplorano anche altri aspetti, meno noti in Italia, di questo ricco e sfaccettato fenomeno. Il libro è curato in maniera esaustiva da Anna Cerboni Baiardi e Nello Forti Graziani, con testi di Alessandra Rodolfo, Lucia Meoni, Ana Debenedetti, Guy Delmarcel, Jean Vittet, Luisa Capodieci, Pascal - François Bertrand, Morgane Lucquet Laforque, Maria Taboga, edito da Silvana Editoriale. Undici grandiose pezze tessute nelle migliori arazzerie europee, raffiguranti principalmente le pitture delle Stanze Vaticane, vengono mostrati al pubblico fino al 12 settembre 2021 nel maestoso salone del trono del Palazzo Ducale di Urbino. L’esposizione chiude idealmente le celebrazioni raffaelliane nella sua città natale del grande artista.
Descrizione immagini
Foto Copertina catalogo della mostra
Foto 1 “Giudizio di Paride” Manifattura dei Gobelins, Parigi atelier di Jean Lefebvre (da Raffaello) arazzo 1691-1703, .455x640cm., Mobilier National Parigi
Foto 2 “Cacciata di Eliodoro dal tempio” Manifatture dei Gobelins, Parigi, atelier di Jean Lefebvre(da Raffaello)arazzo1709-1715, 500x895., Mobilier National Parigi
Foto 3 “Incontro di Leone Magno con Attila” Manifatture dei Gobelins, Parigi atelier di Jean Lefebvre (da Raffaello)arazzo 1732-1736, 485x850cm., Mobilier National Parigi
Foto 4 “Incendio di Borgo”. Manifattura dei Gobelins Parigi atelier di Jean Lefebvre (da Raffaello), 1690 circa, 487x800 cm., Mobilier National Parigi
Urbino Palazzo Ducale “Sul filo di Rafafello. Impresa e fortuna nell’arte dell’arazzo” fino al 12 settembre 2021. Telefono per Informazioni:+39 0722 2760. www.gallerianazionalemarche.it
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Articolo pubblicato il 16/07/2021