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Firma della Costituzione

Dove ci sta portando il delirio vaccinale?

L’idea macroniana di creare una sotto-razza di francesi -i non vaccinati- da confinare ai margini della civiltà è semplicemente agghiacciante, come ha giustamente detto Giorgia Meloni, ma ancor più agghiacciante è che non si sia levata un’ondata di indignazione contro questa prospettiva nazista in un paese che alla nostra civiltà ha sempre dato moltissimo.

E ugualmente agghiacciante è il fatto che molti, in Italia, già pensino di accodarsi a Macron, sia fra la plebe sia nei piani alti della politica e del culturame che vi ruota attorno.

Capofila di questa deriva totalitaria, manco a farlo apposta, è il PD  che ogni giorno dimostra di essere un pericolo per la nostra democrazia, sempre più assetato di divieti, di norme penali, di restrizioni alle nostre libertà personali, civili ed economiche, preda di ossessioni ideologiche che vanno dal gender al vaccinismo autoritario.

Non sappiamo se questa prospettiva orwelliana si concreterà (Angela Merkel, assai civilmente, l’ha  esclusa per la sua nazione) ma il solo fatto che la si ritenga praticabile è già una cosa inquietante, indice di un imbarbarimento della nostra civiltà che noi, appartenenti alla generazione dell’immediato dopoguerra, non avremmo mai potuto immaginare.

Ma qualcuno si rende conto di che cosa significa rendere dei cittadini italiani, colpevoli solo di fare una scelta autonoma, libera, consapevole, e gettarli nella morte civile dove non potranno più frequentare luoghi pubblici o aperti al pubblico, non potranno più viaggiare, non potranno più frequentare gli altri esseri umani?

Uomini e donne dimezzati -anzi, trimezzati dal momento che il corpo dei divieti supererà ampiamente quello dei loro diritti- nella loro cittadinanza e nella loro stessa umanità.

Il tutto sulla base di una concezione pseudo scientifica secondo cui il sedicente vaccino (che in realtà tutti sanno essere una terapia genetica totalmente sperimentale e piena di ombre) protegge dal contagio, cosa ormai smentita dai fatti e dagli studi più recenti, una terapia assemblata in fretta e furia ignorando uno dei principi fondamentali dell’infettivologia secondo cui non si vaccina durante una epidemia perché si generano varianti del virus. Proprio come quella variante Delta che sta imperversando non a caso nei paesi che hanno maggiormente vaccinato, come l’Inghilterra e Israele.

Eppure su questo principio falso e irrazionale si è costruita una narrazione altrettanto falsa e irrazionale e si sta imponendo un obbligo vaccinale che rischia di sconfinare nella categoria dei crimini contro l’umanità. E quasi tutti fingono di non accorgersene nonostante gli allarmi di scienziati come Montagnier, Raoult, Doshi, Vanden Bossche, Yeadon e altri ancora.

E su questi discutibilissimi presupposti il mondo vaccinista italiano, nella sua duplice componente medica e politica, sta per distruggere la Costituzione, la nostra Costituzione, quella che i nostri padri hanno costruito sui presupposti civili, politici, giuridici che sono -o erano-a fondamento dalla civiltà occidentale. Per combattere una presunta catastrofe sanitaria ci si è sprofondati in una vera catastrofe culturale condivisa dalla maggioranza di una opinione pubblica affetta da dilagante normopatia. Anche la lezione di Tocqueville sulla tirannia delle maggioranze e la necessità di tutelare le minoranze è stata travolta: evidentemente i no vax valgono molto meno degli LGBTQ.

Francamente non comprendiamo due giuristi come Cassese e Flick che hanno legittimato pubblicamente un obbligo vaccinale rafforzato dalle misure restrittive sopra descritte. Evidentemente non basta aver occupato un posto in Corte costituzionale per dire cose sensate. Come sarà possibile conciliare quelle ipotetiche scelte punitive verso i non vaccinati quanto meno con l’articolo 3 della Costituzione, per tacer di tutti gli altri?

Come sarà possibile creare una categoria di sotto-cittadini a cui verranno negati alcuni diritti assolutamente fondamentali? Perché qui non si tratterà di limitare per legge alcuni diritti della persona, come per i delinquenti, per cui comunque vale sempre la riserva di giurisdizione, ma si creerà veramente una categoria di cittadini esclusi dalla vita civile tramite leggi che non è azzardato definire “razziali”.

Come si concilieranno queste ipotetiche scelte, del tutto discriminatorie, con la normativa di quell’Europa  tanto cara a Draghi e alla sinistra che esclude esplicitamente (si veda il regolamento UE 953/2021) ogni forma di discriminazione “diretta o indiretta” verso le persone che “hanno scelto di non essere vaccinate”?

E come si concilieranno con la limpida risoluzione del Consiglio d’Europa 2361/2021 in cui si afferma esplicitamente che non può esistere obbligo vaccinale? Sanno i nostri governanti (e magari anche Macron) che i principi sanciti dal Consiglio d’Europa sono parte integrante anche della normativa UE? E che il principio di prevalenza di tale normativa su quelle nazionali rende inapplicabili norme discriminatorie contro i non vaccinati in tutti i paesi dell’Unione?

E che un giudice italiano il quale dovesse applicare una norma italiana discriminatoria -come quelle di cui si va cianciando- semplicemente non dovrebbe applicarla?

E’ questo il livello di cultura giuridica di chi ci governa?

D’altra parte il Tribunale di Pisa con recente sentenza 419/2021, consolidando ulteriormente una linea giurisprudenziale sempre più netta, ha stabilito che i famosi DPCM del governo Conte del 2020 sono del tutto illegittimi per contrasto con gli articoli 16, 17, 19, 34, 41, 76, 77 della Carta costituzionale, ben sette violazioni che escludono una semplice svista legislativa ma confermano la profonda ignoranza giuridica del Governo, del suo Capo e dei suoi consulenti, cosa che -essendo Conte avvocato e docente universitario-  dovrebbero indurlo a lasciare la politica, e forse anche la cattedra, per dedicarsi ad opere missionarie sotto l’equatore.

E’ questa la gente che vuole governarci? E’ questo il livello di cultura e di civiltà che vantano per sé stessi, dando dell’ignorante a chi, spesso ben più informato e consapevole, s’interroga sulla prassi e sull’obbligo vaccinale? Tanto vale mandare a casa il Parlamento e far fare le leggi direttamente a Burioni, Galli e Bassetti.

Si dirà che tutto questo avviene perché c’è la superiore e inderogabile esigenza di tutelare la salute di tutti, ripetendo all’infinito il dogma, ormai risibile, dei vaccini che impediscono il contagio. E allora come mai non si persegue anche l’esigenza, altrettanto superiore e inderogabile, di tutelare la salute di tutti dai possibili effetti avversi, nel breve, medio e lungo periodo, derivanti da terapie genetiche sperimentali di cui non si conoscono i pericoli nonostante le ormai molte “morti sospette” e che le stesse case produttrici ritengono sicuramente possibili?

Come mai il principio di precauzione e prevenzione, a tutela della salute di tutti noi, qui non è applicato?

Ci sarebbero molte risposte, ma non vogliamo dare ai vaccinisti più invasati l’occasione di rinfacciarci qualche forma di complottismo. Ci limitiamo a dire che in futuro (non adesso, in piena isteria vaccinale) bisognerà pur dare qualche risposta sul ruolo di Big Pharma in tutta questa sciagurata vicenda mondiale,  anche se sarà molto difficile ottenerla.

Non vogliamo una nuova Norimberga o deferimenti alla Corte penale internazionale per crimini contro l’umanità, anche se ci piacerebbe, quanto meno per ripristinare quella sovranità del diritto che ultimamente è stata calpestata in modo così brutale.

Ci basterà qualche verità definitiva, e neppure tutte. Giusto per il piacere di riscrivere dignitosamente un pezzo di storia contemporanea.

 

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Articolo pubblicato il 16/07/2021