Domodossola (VCO). Il potenziamento del Punto Nascite

L’assessore Icardi: “Mai voluto chiuderlo, urgenze sempre garantite, ora lavoriamo per potenziarlo in sicurezza”

Tra le demolizioni delle strutture sanitarie messe in  atto dalla giunta Chiamparino e dall’assessore Saitta, i punti nascita ebbero un posto d’onore. Susa, Borgosesia ed altri nosocomi sono casi emblematici di scelte avventate.

 

Preceduti da Saluzzo ove, ancora con la giunta Cota, un sindaco credulone, in cambio dell’arrivo di altre specialità rimaste lettera morta, rinuncio ad una fiorente ginecologia fondata nel 1927 dal dottor Marco Roccavilla un pioniere della ginecologia, con specializzazione conseguita all’Università di Vienna.

 

Questa insana decisione continua a causare disagi notevoli alle popolazioni della valli alpine che gravitano su Saluzzo.

 

Nel mese scorso, a causa di un parto d’urgenza, la momentanea chiusura di Domodossola aveva creato apprensione tra la popolazione e disappunto nel mondo politico. Ora, tutto è stato chiarito e l’assessore Icardi prende una posizione chiara in tal senso.

 

«Il punto nascite di Domodossola non è mai stato né sospeso, né chiuso, ma sta regolarmente servendo i percorsi di nascita in emergenza del territorio di riferimento. Non è certo l’Assessorato alla Sanità del Piemonte a volerlo chiudere. Il problema è il rispetto dei parametri richiesto dal Ministero, 500 parti all’anno.

 

A Domodossola, i parti nel 2018 sono stati 123, 118 nel 2019 e 63 nel 2020. Per mantenere aperto il Punto nascite, anche per gli interventi non in urgenza, occorre garantirne l’operatività in totale sicurezza ed è esattamente quello che faremo: la battaglia non è affatto persa, come invece si è voluto far credere travisando le mie affermazioni.

 

Con la Direzione dell’Asl e il Ministero stiamo individuando un percorso per ripristinare l’attività ostetrica non in urgenza, non appena l’Asl avrà esperito le procedure per la contrattualizzazione di medici e ostetriche, necessari per il funzionamento ordinario del Punto nascita, nel rispetto degli standard di sicurezza previsti per le partorienti e i nascituri».

 

Così l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, al termine dell’incontro di ieri mattina con la direzione generale dell’Asl del Vco, il presidente della Commissione Sanità del Consiglio regionale Alessandro Stecco e il consigliere regionale del Vco, Alberto Preioni.

 

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Articolo pubblicato il 22/07/2021