Senza un obiettivo ci si perde facilmente, ma, …

… come avviene in tutti i piani dell’esistenza e della vita, una volta conseguito l’obiettivo ed evitando di imporlo ad altri, lo si deve abbandonare per andare oltre.

“A che serve risolvere un problema se, allo stesso tempo, ci si perde nel pantano degli altri problemi di cui esso fa parte?”.

Sembrerebbe banale, ma, a ben vedere, è quello che facciamo tutti continuamente. Ci intestardiamo nel risolvere una cosa mentre permettiamo che tutto il resto si accumuli dietro alla diga temporaneamente costituita per proteggerci dai comportamenti incoscienti che mettiamo in atto ad ogni istante con i nostri sforzi individuali e collettivi privi di una minima intelligenza.

Così sta avvenendo durante questo momento di emergenza con il quale stiamo cercando di tenere fuori tutte le cose che abbiamo tentato di risolvere precedentemente, avendo perso da tempo l’obiettivo della vita umana.

Finita l’emergenza, dichiarata ufficialmente quale contingenza, si presenteranno, tutte insieme, le altre emergenze, scolastiche, lavorative, occupazionali, sanitarie, politiche, economiche, filosofiche, artistiche, emotive, cerebrali, energetiche, religiose, relazionali, sociali, comunicative.

 

I segnali emergono evidenti dall’acuirsi della diatriba tra le parti che si contrappongono in tutti questi campi accusandosi reciprocamente del disastro che si sperimenta direttamente a tutti i livelli interni ed esterni all’essere umano.

 

Non siamo solamente diventati miopi, ma per essere certi del risultato distruttivo, ci accechiamo volontariamente per non essere costretti a vedere il risultato delle nostre azioni.

 

Ciechi guidati da altri ciechi, non per grazia o disgrazia, ma per insolente autoreferenza e autoassolvimento.

 

Fino a quando sarà possibile?

Fino a quando, come la storia insegna, il tempo presenterà il conto proprio quando crederemo di averla sfangata anche questa volta.

 

L’uso strumentale di questa pandemia imposto dalle istituzioni come panacea delle cose irrisolte si rivolterà verso i suoi creatori, come un boomerang, e li raggiungerà anche quando si crederanno al riparo, per quelle leggi di attrazione e causa-effetto che non fanno distinzione di estrazione e condizione.

 

Perché queste sono leggi della natura: uguali per tutti!

 

La maggioranza non è sempre e solo nel giusto per i numeri che rappresenta!

La minoranza non è solo e sempre nel giusto perché si esprime strillando!

 

Infatti entrambe dovrebbero ricordarsi alcune parole dettate dall’esperienza dell’umanità:

 

- non fare agli altri ciò che non vorresti sia fatto a te,

- non guardare la pagliuzza nell’occhio di tuo fratello dimenticando la trave che sta nel tuo,

- simile attira simile,

- giusto e sbagliato sono i due lati della stessa medaglia

- la pianta si riconosce dai frutti,

- chi è senza peccato scagli la prima pietra,

- non giudicare per non essere giudicato,

- non muove foglia che dio non voglia,

- sia fatto di te secondo la tua fede *,

- chi è causa del suo mal pianga sé stesso! *(vedi link ad un breve video sulle possibilità insite in tal senso nell’essere umano)

 

Perché entro quella tappa certa della vita che è la morte, si scopre l’esistenza di una funzione pratica che sancisce: il cerchio, per essere tale, si deve chiudere! Sempre!

 

Da che mondo è mondo!

 

Chi non si trova d’accordo con nessuna di queste parole può comunque ricorrere, “estrema ratio”, all’ultima possibilità di ravvedimento concessa senza oneri aggiuntivi:

 

tacere e rispettare l’altro, chiunque sia, qualunque opinione esprima o azione pratichi, anche se ci coinvolge nostro malgrado,… prima che “qualcosa di Altro” si attivi, mettendoci tutti nelle condizioni di essere posti, ancora e ancora, davanti ad altre esperienze, “sempre più significative e probanti”, fino a chiudere inequivocabilmente il cerchio della totale comprensione del senso delle cose!

 

schemi e testo

pietro cartella

 

* https://www.youtube.com/watch?v=VNGFep6rncY

 

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 28/07/2021