Roma. L’attenzione del Governo finalizzata a sanare situazione industriale ed occupazionale di Torino e Piemonte, penalizzato dopo decenni di menefreghismo dei sindaci e da fuga di Stellantis

Concordato tra governo e regione, il programma di lavoro per l’autunno

Il grido di dolore causato dalle scelte ostili a Mirafiori ove, sfumato il progetto  Gigafactory, non verranno prodotte le batteria per le auto elettriche, localizzate invece a Termoli con il benevolo assenso dell’ala meridionale del governo, era stato recepito dal presidente Draghi, nel corso dell’incontro del 27 luglio.

 

In tale contesto, i nostri amministratori locali avevano consegnato al presidente del consiglio, il dossier per il rilancio e lo sviluppo industriale del territorio concordato con i rappresentanti del mondo imprenditoriale e delle organizzazioni sindacali dei lavoratori.

 

Così nel rispetto di impegni e tempistica, si è svolto ieri mattina in videocollegamento l’incontro già concordato tra il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, la sindaca di Torino e della Città metropolitana Chiara Appendino   con il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti e il viceministro Gilberto Pichetto.

 

Al centro del vertice, primeggiava il futuro dell’automotive, un settore che in Piemonte dà lavoro a oltre 75 mila persone. È stata accolta la richiesta, sostenuta dall’Unione industriale di Torino, di tenere all’inizio di settembre un confronto che verrà convocato dal ministro Giorgetti con Stellantis e le Istituzioni piemontesi per avere garanzie sui progetti di sviluppo dell’azienda sul territorio.

 

A proposito delle nuove opportunità nell’ambito della componentistica, in particolare, il ministro Giorgetti ha confermato che l’area di Torino rappresenta la candidatura italiana con le caratteristiche migliori per diventare la sede del nuovo stabilimento europeo di Intel. Notizia  già filtrata nei giorni scorsi.

 

Il viceministro Gilberto Pichetto ha approfondito la prospettiva. “Non è l’unica candidata ma quella più qualificata.  Ritengo che possa esserci il via libera dell'Italia all'investimento dello Stato per oltre 8 miliardi e che ci siano ragionevoli speranze su Torino, ma è bene non creare facili aspettative ed entusiasmi. Dobbiamo lavorare tutti insieme sul dossier”.

 

Se questo progetto andasse in porto, si parla di un investimento che potrebbe raggiungere i 20 miliardi di euro, con ricadute occupazionali importanti: 3mila posti di lavoro high tech, altri 3mila per la costruzione degli stabilimenti, 15mila di indotto.

 

Il Governo, inoltre, procederà nei tempi previsti alla nomina del Comitato di coordinamento per la costituzione della Fondazione per l’intelligenza artificiale, per la quale è stato anticipato che oggi verrà inviata la proposta del territorio.

 

È stato anche ribadito che la filiera dell’aerospazio potrà contare sulle risorse del PNRR, un altro ambito su cui il Piemonte ha grande tradizione, competenze e professionalità, ed è stata evidenziata la competitività del territorio per quanto riguarda l’idrogeno.

 

L’incontro di settembre sarà particolarmente importante perché, nel rispetto delle attività automative che rappresentano una cospicua aliquota del nostro indotto anche sotto l’aspetto occupazionale, sarebbe opportuno verificare anche con l’impegno di Stellantis, quali sono le loro previsioni sul futuro di Mirafiori e di Grugliasco, prima di considerare chiusa l’esperienza centenaria dell’automotive con tutto quel che concerne.

 

Poi, argomento di primaria importanza, dimenticando le passerelle  inutili con il protagonismo di Chiara Appendino  ed i suoi assessori comparsa,  sarebbe opportuno conoscere il parere dei due candidati sindaci  maggiormente rappresentativi, sul ruolo che l’industria  potrà rivestire nei loro piani prossimi futuri.

 

Insediare nuove attività produttiva significa affrontate e risolvere molteplici problemi. Dalle modifica al piano regolatore, al contenimento delle pratiche  e delle tempistiche burocratiche, sino ad iniziative sui trasporti urbani ed eventualmente  l’adeguamento dei servizi pubblici essenziali.

 

Nulla a che spartire con le ultime stucchevoli disposizioni della giunta Appendino che spreca milioni per la costruzione di piste ciclabili, mentre  le linee tramviarie vengono ridotte e i nostri corsi sono sempre più disastrati.

 

Registriamo, con favore le dichiarazione di Paolo Damilano, candidato sindaco del centrodestra:” La fabbrica Intel è una sfida chiave per il futuro di Torino. Il ministro Giorgetti parla di Mirafiori sottolineando che soddisfa tutti i requisiti, ma specifica che Torino non è l’unica candidata, che non bisogna creare facili aspettative ed entusiasmi. Giorgetti ha messo sul piatto con la consueta concretezza un’occasione. Ora tutto il sistema Torino, tutte le forze politiche, economiche e culturali devono scendere in campo per vincere una sfida destinata a cambiare la storia e le opportunità della nostra città".

 

Chi potrà seguire, a prescindere dal risultato elettorale, Damilano su questo percorso?

 

Le dichiarazioni di Cirio & Appendino sono trionfaliste, ma i torinesi aspettano  il seguito. Settembre è dietro l’angolo e le lobby schierate contro Torino sono sempre vigili e attive.

 

 

 

 

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Articolo pubblicato il 04/08/2021