Il Green Pass nelle mense e la discriminazione dei lavoratori. Il "Movimento Italiano" dice no!

Cosa sta succedendo nel mondo del lavoro? Quale tutela per i lavoratori che non intendono farsi inoculare il siero anti-Covid?

In questi giorni ho ricevuto diversi messaggi da parte di molti lettori che sono preoccupati per la situazione del Green Pass e per le nuove restrizioni che si paventano nei palazzi della politica.

Chi è ancora nel mondo del lavoro si aspettava di essere tutelato e difeso dai sindacati ma, ahimè, è rimasto deluso perché CGIL, CISL e UIL non solo non hanno tutelato gli insegnanti ed il personale scolastico ma non sono riusciti a tutelare i lavoratori dipendenti che devono usufruire del servizio mensa sul luogo di lavoro.

Fino a qualche giorno fa – seppur con alcune pressioni – i lavoratori dipendenti potevano accedere al servizio mensa aziendale anche se sprovvisti di Green Pass ma poi tra le F.A.Q. del Governo è arrivato il diktat secondo cui chi non possiede la “carta verde” non può mangiare in mensa con i colleghi. I sindacati hanno protestato davanti ad alcune aziende ed anche con gli organi di stampa ma in buona sostanza ad oggi i lavoratori continuano a dover mangiare fuori dalle mense come fossero dei lebbrosi.

A ben vedere queste scelte sembra di essere tornati al XII secolo quando chi era appestato doveva vivere ai margini delle città con un campanello appeso al collo in modo da essere facilmente udibile dai sani quando si avvicinava ai centri abitati. Siamo alla follia discriminatoria più pura!

Queste scelte unilaterali non solo sono discriminatorie ma sono anche faziose e tendenziose. Come si può impedire ad un lavoratore di entrare nella mensa aziendale se legislativamente parlando non vi è alcun obbligo di vaccinazione?

Per valutare questa situazione non serve una conoscenza erudita del diritto ma solo un po’ di semplice logica. Come si può discriminare un cittadino che ha scelto di non sottoporsi ad un trattamento sanitario non obbligatorio per legge? Non si può!

Se il siero anti-Covid è davvero l’unica forma terapeutica per sconfiggere il virus come mai il Parlamento non lo mette obbligatorio assumendosi le responsabilità su eventuali decessi, invalidità e danni collaterali a lungo periodo?

I sindacati di Polizia, Polizia Penitenziaria e Forze Armate sono scesi in campo per ribadire che Mario Draghi deve ripensare la modalità di accesso alle mense. “L’obbligo del Green Pass nelle mense” – a loro dire – “è privo di senso. Il Governo deve agire subito prima che la situazione vada fuori controllo. Le mense sono dei luoghi di lavoro e sono tutelate dai Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro. Bisogna convocare comitati covid in ogni azienda e garantire tamponi di controllo periodici a carico delle aziende e non dei lavoratori”.

Bisogna trovare un equilibrio tra la salvaguardia della salute pubblica e il diritto e la dignità dei singoli lavoratori. La prima non può prevaricare la seconda e nessuno può essere trattato da untore o appestato per il solo motivo di non essersi fatto inoculare un siero sperimentale.

La dignità della persona non può mai venir meno e nessun politico può mettere in atto un comportamento persecutorio nei confronti di chi – per il proprio bene – non vuole farsi inoculare un farmaco senza aver certezza scientifica di non avere poi ripercussioni nel medio-lungo periodo.

La questione è ancora aperta e il 6 settembre il Parlamento dovrà decidere come comportarsi sul Green Pass e sullo stato di emergenza nazionale dettato dalla pandemia.

Il “Movimento Italiano” - che sta riempiendo tutte le più grandi piazze italiane da diverse settimane - non ci sta ed allora ha lanciato un appello accorato ed urgente: “Convogliamo tutti a Roma. Da lunedì 6 settembre andiamo in Piazza Montecitorio per un presidio permanente ad oltranza con inizio all’alba. Non andremo via fino all’abolizione del Green Pass. Purtroppo non abbiamo alternative visto che in quel giorno il Parlamento si riunirà alle 10:00 per discutere sulla conversione in legge del Green Pass e la proroga dello stato di emergenza. Chi non potrà partecipare a Roma continui a manifestare sabato e domenica nelle solite piazze”.

Il Popolo Italiano inizia ad essere stufo delle prevaricazioni del Governo Draghi, del Ministro Speranza e del Comitato Tecnico Scientifico. La parola torni agli italiani.

Continueremo a seguire la vicenda e ad informarvi perché nessuna scelta può esser presa a cuor leggero ma va pesata e ponderata con elementi e prove.

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Articolo pubblicato il 24/08/2021